Filosofia e Sociologia

La dimensione filosofica e sociologica nelle trasformazioni del costruito

Nel contesto della trasformazione digitale, della crisi climatica e dell’infodemia comunicativa, il mondo delle costruzioni si trova a operare dentro un vuoto crescente di senso. Un vuoto che Zygmunt Bauman ha definito come nichilismo, generato da un’iperconnessione che produce disorientamento sociale e smarrimento valoriale. In questo scenario, la progettazione dell’ambiente costruito non può più limitarsi a essere un fatto tecnico o normativo: diventa atto culturale, scelta etica, risposta civile.

Urbanistica, architettura, progettazione edilizia e infrastrutturale non sono mai neutre: determinano relazioni, abitudini, esclusioni e possibilità. Per affrontare consapevolmente le sfide dell’intelligenza artificiale, della sostenibilità ambientale, della digitalizzazione dei processi, serve più che mai integrare filosofia e sociologia come strumenti per comprendere e orientare il cambiamento.

Dare forma a città più umane, eque, intelligenti e resilienti richiede un dialogo costante tra tecnica e pensiero, tra algoritmi e valori, tra prestazione e significato. Questa sezione di INGENIO nasce per offrire un punto di riferimento multidisciplinare, dove trovare articoli, riflessioni e approfondimenti capaci di unire cultura, tecnologia e responsabilità progettuale.

Gli ultimi articoli sul tema

Il futuro dell’umanità

Tra le “Ombre giapponesi” di Lafcadio Hearn e la “Solitudine troppo rumorosa” di Hrabal, si intrecciano amore, memoria e spirito come architetture interiori. Il “kokoro” e il paesaggio diventano forme sensibili del pensiero. Un viaggio suggestivo che invita architetti, ingegneri e geometri a pensare gli spazi come luoghi vivi, custodi di storie, emozioni e identità collettive.

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La passione è geometria

Marcello Balzani intreccia poesia, filosofia e visione architettonica indagando il rapporto tra sacro e sconsacrato, voce e corpo, attraverso autori come Chandra Candiani, Anne Sexton, Calandrone, Rovelli, Pasolini e Bolaño. Il testo esplora l’estetica dell’amore, la geometria del desiderio e il suono come costruzione identitaria e culturale.

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I protocolli del Biophilic Design: una scienza applicata per creare salute e benessere negli spazi costruiti

Il Biophilic Design è una prassi progettuale che mira a ristabilire il nostro legame ancestrale con la Natura negli spazi costruiti per garantire la salute e il benessere degli utenti. Questo articolo propone una panoramica sulle origini di questa disciplina e sui protocolli biofili riconosciuti dalla comunità scientifica, strumenti chiave per superare un approccio puramente intuitivo e colmare il divario tra teoria e pratica e per applicare correttamente i principi biofili nella progettazione.

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Quel vetro tagliente

Un viaggio visionario tra percezione, "seduzione dello spazio" e linguaggio visivo, dal testo di Anne Carson con tutte le follie che conducono a scegliere l’assurdità della guerra al “buco della serratura” di Lacan e Courbet fino alla poetica urbana dei portici UNESCO di Bologna e alla vertigine cinematografica de "Il portiere di notte" di Liliana Cavani. Balzani intreccia arte, corpo e architettura come dispositivi emotivi e cognitivi capaci di mostrare e occultare, unire pubblico e privato, sollecitando nuove letture dello spazio costruito e della memoria collettiva.

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Forma e dimensioni

Un viaggio poetico e concettuale tra forma e desiderio, eros e conoscenza, mito e materia: dalle unioni indivisibili dell’amore alla feroce vitalità dell’eroe, dall’eco di Persefone al patto col diavolo, sino al castello della cultura e al senso delle proporzioni. Sei riflessioni che interrogano anima, corpo e tempo, intrecciando pensiero e immaginario con l’architettura e il progetto come strumenti critici per abitare consapevolmente il presente.

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Il corpo e il ponte

Attraverso porte, muri, ponti e volti, la narrazione intreccia memorie, desideri e mitologie urbane, dove l’architettura diventa corpo simbolico e custode di soglie interiori. Le città si rivelano organismi sensibili e stratificati, teatro di rivelazioni intime e conflitti collettivi. La parola scritta abita e costruisce lo spazio come un atto di resistenza poetica e visione metamorfica del reale.

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Le considerazioni filosofiche e sociologiche possono diventare una bussola utile per:

• Comprendere il significato umano e sociale dell’urbanizzazione

• Rileggere la città come spazio relazionale e non solo funzionale

• Progettare ambienti che rispondano ai bisogni evolutivi della persona

• Introdurre l’etica nella relazione tra tecnici e intelligenze artificiali

• Contrastare la perdita di senso attraverso un’architettura consapevole

• Integrare il pensiero sistemico nella pianificazione territoriale

• Sviluppare un approccio interdisciplinare nelle scelte progettuali

• Riconoscere l’impatto culturale degli strumenti digitali e dei social media

• Ridefinire i paradigmi del costruire alla luce della sostenibilità integrale

INGENIO raccoglie contributi di studiosi, professionisti e innovatori che esplorano questi temi con competenza e profondità, offrendo contenuti che aiutano i progettisti a orientarsi nel nuovo paesaggio della complessità.

Gli altri articoli sul tema

Città

Smarriti nella pioggia digitale

Nelle città intelligenti, ma sempre meno umane, l’uomo si perde tra notifiche e architetture che rispondono ai comandi, ma non ai bisogni. Abbiamo smarrito il silenzio, la lentezza, il senso di appartenenza. In questo paesaggio iperconnesso, resta un desiderio: ritrovare una città che sia madre, non macchina. Perché oggi viviamo come un cammello in una grondaia.

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Filosofia e Sociologia

La macchina mondiale

In sei riflessioni poetiche e critiche, Marcello Balzani intreccia letteratura, filosofia e architettura per esplorare il concetto di 'progetto totale' e per indagare il senso profondo del tempo, della forma e del desiderio. Dai versi di Cortázar e Farrokhzad fino all’utopia concreta di Volponi, ogni pensiero diventa sosta simbolica e spinta visionaria. Un viaggio tra parole e immagini per ridisegnare il nostro modo di abitare il mondo.

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AI - Intelligenza Artificiale

Forse, oggi più che mai, la felicità è un atto di resistenza.

“Diventa ciò che sei”, scriveva Nietzsche, richiamando l’antico invito di Delfi: conosci te stesso. Ma come si declina questa ricerca nell’era dell’intelligenza artificiale, quando ogni nostra azione viene filtrata da un algoritmo? In un mondo dove il dato sostituisce l’esperienza, la vera sfida è riscoprire la nostra autenticità. E con essa, forse, la felicità.

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AI - Intelligenza Artificiale

Fare esperienza nell’epoca nell’era dell’intelligenza artificiale

Nell’era dell’intelligenza artificiale, fare esperienza non è più solo questione di azione e rischio: è anche un confronto con algoritmi, simulazioni e tecnologie che trasformano il nostro rapporto con il mondo. Questo articolo esplora come il senso di experire — tentare fuori — rimanga cruciale per la crescita personale e collettiva.

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Filosofia e Sociologia

Rappresentazione o Presentazione?

Attraverso sei pensieri intrecciati tra parola e immagine, Marcello Balzani esplora le tensioni della nostra epoca tra realtà e rappresentazione, identità e ambiguità, memoria e visione. In un mondo attraversato da crisi percettive e narrative, il gesto del rifiuto, dell’indecisione e della sospensione si trasforma in una forma inattesa di resistenza e creazione.

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Filosofia e Sociologia

Heidegger e l’architettura: una riflessione sull’essenza del luogo

Che cosa rende un luogo davvero “giusto”? Partendo da una frase di Heidegger, questo articolo propone uno sguardo diverso sul progettare edifici, città e territori. Un invito a ingegneri e architetti a considerare anche la dimensione profonda e relazionale dello spazio, tra tecnica, cultura e responsabilità. Una lettura breve, ma densa di spunti da portare nel lavoro quotidiano.

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Filosofia e Sociologia

Apparire è più di essere

“Apparire è più di essere”, scrive Hannah Arendt, e ci costringe a ripensare una parola che oggi suona spesso come sinonimo di superficialità. Ma il suo significato originario – manifestarsi agli altri, rendersi visibili nel mondo comune – racconta un’altra storia. Un’indagine tra etimologia, filosofia e società per riscoprire il valore politico dell’apparire.

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Filosofia e Sociologia

“Se non lascia traccia, non è architettura” – Dialogo a tre voci sul potere dello spazio

Cosa resta di un edificio se non cambia il nostro sguardo, i nostri percorsi, le nostre relazioni? Partendo da una provocazione di Byung-Chul Han, questo articolo mette a confronto un architetto, un sociologo e un filosofo in un dialogo vibrante: un invito a riflettere sul potere silenzioso dello spazio che abitiamo, ogni giorno, oggi più che mai, nelle nostre città.

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Filosofia e Sociologia

Perfetto Sei. Pensieri di Marcello Balzani in viaggio tra parola e immagine

“Perfetto Sei” di Marcello Balzani è una rubrica ispirata al numero perfetto 6, dove pensiero, architettura e immagine si intrecciano in un percorso ciclico e riflessivo. Ogni articolo sviluppa sei frammenti evocativi, lontani dalla funzionalità tecnica, per esplorare nuove visioni del progetto attraverso ecfrasi, spiritualità e contaminazioni interdisciplinari.

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Filosofia e Sociologia

La potenza fragile dell’incontro

Nel gioco delle emozioni umane, mito e letteratura si intrecciano per raccontare desiderio, rifiuto, metamorfosi. Sei pensieri, sei immagini e sei storie danno forma a un viaggio che va da Ovidio a Barthes, da Goethe a Botero. Tra mare e memoria, amore e vendetta, scopriamo come i miti antichi restino vivi nel nostro sentire più profondo.

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Filosofia e Sociologia

Il futuro della lettura tra memoria cartacea e sapere digitale: un viaggio nei paesaggi della conoscenza

In un futuro dominato dalla tecnologia, il libro cartaceo riemerge come simbolo di esperienza sensoriale e memoria collettiva, tra riflessioni su archivi, spazi della conoscenza e paesaggi interiori. Un omaggio alla Giornata del Libro che intreccia Asimov, Calasso e l’arte, celebrando la fisicità della lettura come atto progettuale ed emotivo.

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Filosofia e Sociologia

MILANO DESIGN WEEK: suggestione di pace

Tra le luci, i colori e i messaggi della Milano Design Week, Piero Torretta ci guida in una riflessione potente: l’arte non è solo bellezza, ma coscienza. Le installazioni parlano di guerra e di pace, di speranza e resistenza. Un editoriale che scuote e invita a ripensare la politica, la cultura e il nostro ruolo di cittadini.

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Sostenibilità

È morto Papa Francesco, colui che ha difeso la terra e l'umano senza incertezze

Papa Francesco è morto a 88 anni. Primo pontefice latinoamericano, ha guidato con coraggio la Chiesa verso l’inclusione, la giustizia sociale e ambientale. Un pontificato segnato da gesti profetici, riforme profonde e un messaggio universale di fraternità. In questo articolo personale, racconto il suo lascito umano e spirituale.

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Città

Se ti scappa in città

Che cos’è un bagno pubblico e perché è così importante per il benessere collettivo? Dall’antica Roma alle città moderne che puntano su tecnologia e design inclusivo, i servizi igienici urbani hanno attraversato secoli di storia, trasformandosi in presidi di civiltà, sicurezza e accessibilità per tutti i cittadini. Studiarne l’evoluzione svela appieno come le comunità si prendano cura dei propri membri.

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Città

La progettazione degli spazi pubblici e la riqualificazione urbana: creare luoghi di inclusione e valore condiviso

La progettazione degli spazi pubblici e la riqualificazione urbana rappresentano la chiave per migliorare la vivibilità delle nostre città. Dalle piazze ai parchi, dalle periferie ai quartieri storici, un approccio multidisciplinare e partecipato garantisce inclusione sociale e sviluppo sostenibile. Scopri come creare luoghi sicuri, accessibili e capaci di promuovere il benessere collettivo, generando concrete opportunità culturali ed economiche per tutti.

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Filosofia e Sociologia

Habitus e architettura: la dimensione invisibile del vivere sociale

Il modo in cui viviamo e interpretiamo gli spazi architettonici non è mai neutro: è influenzato da strutture culturali e sociali profonde, spesso invisibili. Pierre Bourdieu, tra i più influenti sociologi del Novecento, ha chiamato questo insieme di disposizioni interiori “habitus”. Comprendere questo concetto è fondamentale per chi progetta città e architetture: significa riconoscere che ogni spazio genera – e subisce – relazioni sociali. In questo articolo, Andrea Dari esplora come l’habitus influenzi la percezione degli ambienti costruiti, e come gli architetti possano – e debbano – tenerne conto per generare inclusione e benessere collettivo.

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Città

La mia città

In questa città vibrante, ogni passo risuona come un invito a perdersi tra colori e richiami di voci sconosciute. I vicoli si intrecciano in un labirinto di sorrisi e promesse, le piazze esplodono in una festa di luce e curiosità. Bastano venti passi per sentire un respiro collettivo che ispira un’eterna rinascita. Anche il silenzio risuona di storie mai dette.

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Città

Tra tassonomia e caos: riflessioni per il progetto delle città del futuro

In un futuro ossessionato dalla perfezione digitale, le strade brillano di un ordine innaturale, mentre ogni respiro è sorvegliato da algoritmi predittivi. Sembra l’apice dell’efficienza, eppure la vita ha perso la propria luce: nessuna deviazione, nessuna casualità. Tra grattacieli silenti e sensori ipervigili, si diffonde un’ansia sottile, figlia di un’assenza di libertà davvero persistente, ormai radicata globalmente e profondamente soffocante.

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