Filosofia e Sociologia
La dimensione filosofica e sociologica nelle trasformazioni del costruito
Nel contesto della trasformazione digitale, della crisi climatica e dell’infodemia comunicativa, il mondo delle costruzioni si trova a operare dentro un vuoto crescente di senso. Un vuoto che Zygmunt Bauman ha definito come nichilismo, generato da un’iperconnessione che produce disorientamento sociale e smarrimento valoriale. In questo scenario, la progettazione dell’ambiente costruito non può più limitarsi a essere un fatto tecnico o normativo: diventa atto culturale, scelta etica, risposta civile.
Urbanistica, architettura, progettazione edilizia e infrastrutturale non sono mai neutre: determinano relazioni, abitudini, esclusioni e possibilità. Per affrontare consapevolmente le sfide dell’intelligenza artificiale, della sostenibilità ambientale, della digitalizzazione dei processi, serve più che mai integrare filosofia e sociologia come strumenti per comprendere e orientare il cambiamento.
Dare forma a città più umane, eque, intelligenti e resilienti richiede un dialogo costante tra tecnica e pensiero, tra algoritmi e valori, tra prestazione e significato. Questa sezione di INGENIO nasce per offrire un punto di riferimento multidisciplinare, dove trovare articoli, riflessioni e approfondimenti capaci di unire cultura, tecnologia e responsabilità progettuale.
Gli ultimi articoli sul tema
Quel vetro tagliente
I portici di Bologna diventano metafora di passaggio, identità e memoria, spazio urbano e interiore insieme. Come nel film "Il portiere di notte", l’architettura e la psiche si intrecciano, rivelando luci, ombre e l’ambiguità profonda dell’essere umano.
Forma e dimensioni
Un viaggio poetico e concettuale tra forma e desiderio, eros e conoscenza, mito e materia: dalle unioni indivisibili dell’amore alla feroce vitalità dell’eroe, dall’eco di Persefone al patto col diavolo, sino al castello della cultura e al senso delle proporzioni. Sei riflessioni che interrogano anima, corpo e tempo, intrecciando pensiero e immaginario con l’architettura e il progetto come strumenti critici per abitare consapevolmente il presente.
Il corpo e il ponte
Attraverso porte, muri, ponti e volti, la narrazione intreccia memorie, desideri e mitologie urbane, dove l’architettura diventa corpo simbolico e custode di soglie interiori. Le città si rivelano organismi sensibili e stratificati, teatro di rivelazioni intime e conflitti collettivi. La parola scritta abita e costruisce lo spazio come un atto di resistenza poetica e visione metamorfica del reale.
Smarriti nella pioggia digitale
Nelle città intelligenti, ma sempre meno umane, l’uomo si perde tra notifiche e architetture che rispondono ai comandi, ma non ai bisogni. Abbiamo smarrito il silenzio, la lentezza, il senso di appartenenza. In questo paesaggio iperconnesso, resta un desiderio: ritrovare una città che sia madre, non macchina. Perché oggi viviamo come un cammello in una grondaia.
La macchina mondiale
In sei riflessioni poetiche e critiche, Marcello Balzani intreccia letteratura, filosofia e architettura per esplorare il concetto di 'progetto totale' e per indagare il senso profondo del tempo, della forma e del desiderio. Dai versi di Cortázar e Farrokhzad fino all’utopia concreta di Volponi, ogni pensiero diventa sosta simbolica e spinta visionaria. Un viaggio tra parole e immagini per ridisegnare il nostro modo di abitare il mondo.
Forse, oggi più che mai, la felicità è un atto di resistenza.
“Diventa ciò che sei”, scriveva Nietzsche, richiamando l’antico invito di Delfi: conosci te stesso. Ma come si declina questa ricerca nell’era dell’intelligenza artificiale, quando ogni nostra azione viene filtrata da un algoritmo? In un mondo dove il dato sostituisce l’esperienza, la vera sfida è riscoprire la nostra autenticità. E con essa, forse, la felicità.
Le considerazioni filosofiche e sociologiche possono diventare una bussola utile per:
• Comprendere il significato umano e sociale dell’urbanizzazione
• Rileggere la città come spazio relazionale e non solo funzionale
• Progettare ambienti che rispondano ai bisogni evolutivi della persona
• Introdurre l’etica nella relazione tra tecnici e intelligenze artificiali
• Contrastare la perdita di senso attraverso un’architettura consapevole
• Integrare il pensiero sistemico nella pianificazione territoriale
• Sviluppare un approccio interdisciplinare nelle scelte progettuali
• Riconoscere l’impatto culturale degli strumenti digitali e dei social media
• Ridefinire i paradigmi del costruire alla luce della sostenibilità integrale
INGENIO raccoglie contributi di studiosi, professionisti e innovatori che esplorano questi temi con competenza e profondità, offrendo contenuti che aiutano i progettisti a orientarsi nel nuovo paesaggio della complessità.