UNIONSOA, rammarico per le dichiarazioni di Cantone sulle SOA
“Chiediamo rispetto per un servizio che garantisce regolarità e trasparenza”
Roma, 31 luglio 2018. “Abbiamo appreso con sconcerto il pensiero del Presidente ANAC, Raffaele Cantone, sulle SOA, espresso in occasione dell’audizione in commissione lavori pubblici del Senato ieri mattina”. Con queste parole Tiziana Carpinello, Presidente di UNIONSOA – la più importante realtà associativa degli organismi di attestazione, che rappresenta il 60% delle imprese di lavori pubblici attestate sul mercato – replica alle dichiarazioni di Cantone. “Ci rammarica constatare - prosegue Carpinello – che dopo tutto il lavoro di questi anni e le continue dimostrazioni di serietà e collaborazione da parte nostra, il Presidente dell’ANAC ritenga le SOA fonte di problemi e, al contempo, una “tassa occulta” per le imprese. Le SOA lavorano per garantire regolarità e trasparenza nella partecipazione degli operatori economici alle gare di appalto di lavori, al fine di assicurare che le imprese aggiudicatarie dei singoli contratti siano in grado di eseguire correttamente e nei tempi prefissati i lavori appaltati, rispettando gli standard qualitativi previsti, a vantaggio della collettività. A fronte della nostra costante disponibilità a lavorare insieme nell'interesse del mercato dei lavori pubblici, delle imprese e dello Stato, continuiamo immotivatamente a ricevere attacchi, da quella stessa autorità di vigilanza che noi contribuiamo a sostenere economicamente con il 2% del nostro fatturato. Questa sì che è una tassa, e neanche occulta! E aggiunge il Presidente di UNIONSOA, “Chiediamo rispetto per il nostro lavoro e per i nostri sforzi che hanno contribuito sin dal 2000 al miglioramento del mercato, rendendo evidente non solo l’impossibilità di ricorrere ad altri sistemi alternativi di qualificazione, ma anche l’opportunità di estendere, quantomeno in via sperimentale, il sistema SOA agli appalti di servizi e di forniture, dove i fenomeni corruttivi sono oggi di gran lunga maggiori rispetto al mercato degli appalti di lavori.”