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VIA, VAS, AIA e AUA: tutte le procedure ambientali per le opere e attività complesse

Le procedure di valutazione e autorizzazione ambientale sono strumenti essenziali per garantire che progetti, piani e attività produttive rispettino criteri di sostenibilità e tutela ambientale. Dalla VIA alla VAS, passando per l’AIA e l’AUA, questi strumenti mirano a prevenire e mitigare gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute pubblica. Vediamoli nel dettaglio.

La realizzazione di opere infrastrutturali complesse comporta l’attivazione di specifiche procedure ambientali: dalla VIA alla VAS, passando per l’AIA e l’AUA. In questo articolo viene tracciato un quadro tecnico e normativo aggiornato su obblighi, strumenti e strategie autorizzative, essenziali per garantire conformità, sostenibilità e corretto permitting in fase di progettazione e realizzazione.

Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali: strumenti di tutela e sviluppo sostenibile

Le attività industriali e più in generale, qualsiasi attività che comporti un impatto significativo sulle diverse componenti ambientali o modifiche significative al territorio, quali il rilascio di emissioni in atmosfera oppure la produzione di scarichi idrici e rifiuti speciali, può necessitare di un’autorizzazione ambientale specifica.

Valutare questi impatti e stabilire condizioni operative che bilancino le esigenze produttive con la tutela ambientale e sanitaria è l’obiettivo dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale e del rilascio delle autorizzazioni ambientali. Il quadro normativo nazionale prevede strumenti di valutazione preventiva e autorizzazioni specifiche per garantire che le opere e le attività produttive rispettino gli standard di tutela ambientale.

Nello specifico, le valutazioni ambientali hanno l’obiettivo di garantire che l’autorizzazione di progetti, sia pubblici che privati, con un impatto potenzialmente significativo sull’ambiente venga concessa solo dopo un’analisi approfondita dei loro effetti. Il processo in questione non prevede solo la determinazione e la valutazione degli impatti, ma anche l’individuazione di misure per mitigarli e contenerli.

Le autorizzazioni ambientali, o “procedure autorizzative ambientali”, invece, sono gli atti amministrativi, rilasciati dalle autorità competenti, che regolano e autorizzano attività potenzialmente impattanti sull’ambiente, assicurando il rispetto delle normative vigenti in materia di tutela ambientale.

Tali strumenti variano in base alla tipologia di progetto o attività e alla sua potenziale incidenza sull’ambiente.

La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) sono Istituti di derivazione europea (vedi BOX successivo) che, nel corso degli anni, sono stati recepiti nell’ordinamento italiano, trovando una riorganizzazione finale nel Testo Unico Ambientale (D.Lgs. n. 152/2006), con il quale si è cercato di superare tutte le discrepanze con le direttive europee in materia ambientale.

Tale dispositivo disciplina anche la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS). Alle precedenti procedure, per evidenti ragioni di contiguità, va aggiunta anche l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), istituita con D.P.R. n. 59/13.

Questi iter, complessi e strutturati, prevedono un confronto tra il proponente e le autorità competenti, il coinvolgimento dei soggetti interessati e un’attenta analisi tecnica delle condizioni operative, supportata da documentazione dettagliata e approfondite istruttorie.

Da oltre venti anni, l’Istituto Iride, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione nel settore dell’ingegneria ambientale, collabora con i principali player nei settori ferroviario, stradale/autostradale, aeroportuale ed energetico per la progettazione e la realizzazione di impianti e infrastrutture sostenibili e la stesura dei relativi procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientali, occupandosi di una vasta gamma di attività legate al permitting, alla progettazione, alla realizzazione e al monitoraggio ambientale.

    

VIA, VAS, VIS e AIA: le definizioni

VIA, VAS, VIS e AIA sono disciplinate dalla Parte II del Testo Unico Ambientale (TUA, D.Lgs. 152/2006, artt. 4-36), fissando, come obiettivo generale quello di “assicurare che l’attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile”, e garantendo che lo svolgimento delle stesse avvenga nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un’equa distribuzione dei vantaggi connessi all’attività economica.

La normativa generale delle autorizzazioni ambientali si concentra nei primi articoli del TUA (dall’art. 4 al 10), per poi passare alla disciplina specifica delle singole tipologie autorizzative nei Titoli II, III, III-bis e IV.
Nell’art. 5 del Titolo I, “Principi generali per le procedure di VIA, di VAS e per la valutazione d’incidenza e l’autorizzazione integrata ambientale (AIA)”, vengono fornite alcune definizioni, centrali nella materia delle autorizzazioni ambientali.

  • La VIA - Valutazione di Impatto Ambientale è il processo che comprende “l’elaborazione e la presentazione dello studio d’impatto ambientale da parte del proponente, lo svolgimento delle consultazioni, la valutazione dello studio d’impatto ambientale, delle eventuali informazioni supplementari fornite dal proponente e degli esiti delle consultazioni, l’adozione del provvedimento di VIA in merito agli impatti ambientali del progetto, l’integrazione del provvedimento di VIA nel provvedimento di approvazione o autorizzazione del progetto”.
  • Per VAS - Valutazione Ambientale Strategica, s’intende “il processo che comprende, secondo le disposizioni di cui al titolo II della seconda parte del presente decreto, lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l’elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l’espressione di un parere motivato, l’informazione sulla decisione ed il monitoraggio”.
  • La VIS - Valutazione di Impatto Sanitario, viene definita come “elaborato predisposto dal proponente sulla base delle linee guida adottate con decreto del Ministro della salute, che si avvale dell’Istituto superiore di sanità, al fine di stimare gli impatti complessivi, diretti e indiretti, che la realizzazione e l’esercizio del progetto può procurare sulla salute della popolazione”.
  • L’AIA - Autorizzazione Integrata Ambientale, è il provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto rientrante fra quelli dell'Allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e prevede “misure intese a evitare, ove possibile, o a ridurre le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente, salve le disposizioni sulla valutazione di impatto ambientale (articolo 4, comma 4, lettera c). Un’autorizzazione integrata ambientale può valere per una o più installazioni o parti di esse che siano localizzate sullo stesso sito e gestite dal medesimo gestore. Nel caso in cui diverse parti di una installazione siano gestite da gestori differenti, le relative autorizzazioni integrate ambientali sono opportunamente coordinate a livello istruttorio”.

 

Le Direttive comunitarie di riferimento
In particolare, le autorizzazioni ambientali vengono recepite nell’ordinamento interno, in applicazione delle seguenti Direttive comunitarie:
2014/52/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, che modifica la 2011/92/UE concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, fornendo le prescrizioni sulle quali si fonda la valutazione d’impatto ambientale (VIA);
2008/1/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio,
concernente la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento, fornisce le prescrizioni sulle quali si fonda la l’autorizzazione integrata ambientale (AIA). Tale Direttiva ha consolidato e semplificato le disposizioni della Direttiva 96/61/CE, nota come Direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) che ha introdotto per prima l’AIA senza modificarne i contenuti essenziali. Successivamente, la Direttiva 96/61/CE è stata abrogata e sostituita dalla Direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali (IED - Industrial Emissions Directive), che oggi costituisce il riferimento principale per l'AIA a livello europeo ed ha rafforzato il quadro normativo esistente, introducendo criteri più stringenti per il rilascio delle autorizzazioni e promuovendo l'uso delle migliori tecniche disponibili (BAT - Best Available Techniques).
• 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
, concernente la valutazione degli impatti di determinati piani e programmi sull’ambiente, fornisce le prescrizioni sulle quali si fonda la valutazione ambientale strategica (VAS).

    

La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): che cos’è e come funziona

VIA

La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è un processo tecnico e amministrativo che ha l’obiettivo di individuare, descrivere e valutare gli effetti significativi che un'opera o un progetto possono avere sull’ambiente. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire che le decisioni riguardanti nuove infrastrutture o attività produttive siano prese tenendo conto delle possibili conseguenze ambientali fin dalle prime fasi di pianificazione e progettazione.

Alla base della procedura di VIA ci sono i seguenti concetti fondamentali (già definiti nella Direttiva 85/337/CEE):

  • prevenzione: analisi dei possibili impatti derivati dalla realizzazione dell’opera/progetto, al fine non solo di salvaguardare ma anche di migliorare la qualità dell’ambiente e della vita;
  • integrazione: analisi di tutte le componenti ambientali e delle interazioni fra i diversi effetti possibili (effetti cumulativi);
  • confronto: in fase di raccolta e analisi dei dati scientifici e tecnici, dialogo tra chi progetta e chi autorizza;
  • partecipazione: consultazione dei cittadini attraverso la pubblicazione della domanda di autorizzazione.

La Valutazione di Impatto Ambientale, all’interno della quale si colloca la fase di verifica di assoggettabilità alla VIA stessa, come previsto dall’art. 19 del D.Lgs n. 152/2006, riguarda i progetti definiti dall’art. 5 come “la realizzazione di lavori di costruzione o di altri impianti od opere e di altri interventi sull’ambiente naturale o sul paesaggio, compresi quelli destinati allo sfruttamento delle risorse del suolo”. Rientrano, quindi, nella definizione di progetto, la costruzione e la modifica degli impianti o delle opere riportate negli Allegati II, III e IV alla Parte II del TUA.

 

Come funziona la VIA?

La verifica di assoggettabilità, nota anche come “screening”, viene definita come la procedura che deve essere attivata per “valutare, ove previsto, se progetti possono avere un impatto significativo e negativo sull’ambiente” e devono essere sottoposti alla fase di VIA. Sono sottoposti a verifica di assoggettabilità a VIA in sede statale i progetti di cui all’allegato II-bis alla parte seconda del D.Lgs. 152/2006.

È quindi propedeutica al procedimento di VIA vera e proprio, che è articolato in diverse fasi. Alla fase di screening, che serve a determinare se un progetto necessiti effettivamente di una valutazione approfondita, segue lo scoping, una fase in cui si individuano i principali impatti ambientali che dovranno essere analizzati nel dettaglio.

A questo punto, il proponente deve redigere lo Studio di Impatto Ambientale (SIA), un documento tecnico che descrive nel dettaglio il progetto e le sue possibili ripercussioni sull’ambiente, valutando anche eventuali misure di mitigazione per ridurre gli impatti negativi. Il SIA è il principale documento del procedimento di VIA e dev’essere redatto conformemente all’art. 22 e all’Allegato VII alla Parte II del D.Lgs. 152/2006.

Un aspetto fondamentale della VIA è la consultazione pubblica, che consente a enti, associazioni e cittadini di partecipare al processo decisionale. Questo passaggio garantisce maggiore trasparenza e permette di raccogliere osservazioni e pareri da chi potrebbe essere direttamente coinvolto dagli effetti dell’opera. L’ultima fase del procedimento prevede la valutazione da parte dell’autorità competente, che esamina tutti gli elementi raccolti e formula un parere, il quale può essere favorevole o meno alla realizzazione del progetto.

L’applicazione della VIA è particolarmente rilevante per settori ad alto impatto ambientale, come quello industriale e infrastrutturale.

Le categorie di opere che più frequentemente richiedono questa valutazione includono centrali energetiche, impianti industriali, infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie, porti, aeroporti), impianti di trattamento rifiuti e discariche, oltre a cave, miniere e grandi progetti agricoli.

Il principale obiettivo della VIA è garantire un equilibrio tra sviluppo economico e tutela dell’ambiente.

Attraverso l’analisi dettagliata degli impatti, è possibile prevenire o mitigare eventuali conseguenze negative prima che il progetto venga realizzato. In sintesi, la Valutazione di Impatto Ambientale è uno strumento essenziale per uno sviluppo territoriale responsabile che contribuisce a proteggere la salute umana, a promuovere un uso più sostenibile delle risorse naturali e a ridurre gli effetti negativi sulle diverse componenti ambientali, come aria, acqua, suolo ed ecosistemi, consentendo di prendere decisioni più consapevoli e rispettose dell’ambiente.

  

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

VAS

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è un processo che permette di integrare le considerazioni ambientali fin dalle prime fasi di elaborazione e approvazione di piani e programmi che potrebbero avere un impatto significativo sull’ambiente. A differenza della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che si concentra su singoli progetti, la VAS opera a un livello più ampio, con un approccio preventivo e strategico, influenzando le decisioni di pianificazione prima ancora che i progetti specifici vengano definiti.

Il suo ambito di applicazione riguarda piani e programmi in settori chiave come urbanistica, trasporti, energia, gestione dei rifiuti, risorse idriche e agricoltura, dove le scelte strategiche possono avere un impatto significativo sul territorio e sulla qualità della vita. L’obiettivo principale è garantire che queste scelte tengano conto della sostenibilità ambientale e sociale, contribuendo a uno sviluppo più equilibrato e responsabile.

 

Come funziona la VAS?

Come per la VIA, anche il procedimento della VAS si articola in diverse fasi. Si parte dalla verifica di assoggettabilità (screening), limitatamente ai piani e ai programmi di cui all'articolo 6, commi 3 e 3-bis del D.Lgs 152/2006, in merito ad una valutazione ambientale approfondita, alla quale segue la fase di scoping per definire gli impatti ambientali più rilevanti da analizzare.

Il cuore del processo è la redazione del Rapporto Ambientale, un documento tecnico che valuta gli effetti del piano o programma proposto e suggerisce alternative per ridurre al minimo gli impatti negativi.

Un aspetto fondamentale della VAS è la consultazione pubblica, che coinvolge enti, associazioni e cittadini, permettendo loro di esprimere osservazioni e proposte. Una volta raccolti tutti i contributi, l’autorità competente esprime un parere motivato, che tiene conto delle valutazioni tecniche e delle osservazioni ricevute. Infine, viene avviato un monitoraggio continuo, per verificare che le misure ambientali previste vengano effettivamente applicate nel tempo.

  

VIA e VAS: quali differenze?

Rispetto alla VIA, la VAS si distingue per il suo approccio più ampio e strategico. Se la VIA valuta gli impatti di un singolo progetto in modo diretto e specifico, la VAS opera a monte, influenzando le scelte politiche e di pianificazione generale prima ancora che i progetti vengano realizzati. Questo permette di orientare lo sviluppo del territorio in un’ottica di sostenibilità, evitando problemi ambientali già nelle fasi preliminari.

La Valutazione Ambientale Strategica è quindi uno strumento essenziale per garantire una pianificazione più attenta all’ambiente, prevenire criticità prima che si manifestino e assicurare una maggiore trasparenza e partecipazione nei processi decisionali.

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L'articolo continua con la trattazione:

  • La Valutazione di Impatto Sanitario (VIS)
  • L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA): uno strumento per un’industria più sostenibile
  • L'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA): semplificazione e sostenibilità per le imprese
  • Verso lo snellimento delle procedure

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