Gianpaolo Gazzano

GeA Geofisica Applicata S.a.s.

Archivio

GEORADAR: una metodologia di indagine versatile per impieghi a 360°

Negli ultimi anni la metodologia georadar, o GPR - acronimo per Ground Probin (o Penetrating) Radar-, è andata sempre più diffondendosi nel campo ingegneristico, grazie alla sua elevata versatilità e a costi che si sono gradualmente ridotti. Il principio di funzionamento, basato sull’emissione di impulsi elettromagnetici e sulla ricezione degli echi di ritorno, risulta semplice, e ciò ne consente l’impiego su un vasto campo di problematiche. Nel settore ingegneristico, l’ampia gamma di antenne disponibili, con frequenze variabili tra qualche MHz e qualche GHz, ne permette l’utilizzo sia nel campo della geotecnica che in quello della diagnostica strutturale. I dati acquisiti forniscono informazioni di tipo qualitativo e richiedono, quindi, l’integrazione di informazioni derivanti da indagini decisamente più invasive, ad esempio l’esecuzione di sondaggi geognostici o di carotaggi, nel caso della diagnostica strutturale; la possibilità di estendere i valori delle prove puntuali a vaste superfici costituisce però un punto di forza permettendo di ridurre il numero delle prove puntuali dirette. Anche le limitazioni legate alla risoluzione e alla massima profondità di indagine, all’aumentare della prima si riduce la seconda e viceversa, sono compensate dalla possibilità di estendere i rilievi a superfici di elevata ampiezza in tempi molto brevi.

Leggi