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Consolidamento di murature di edifici storici: il caso della Basilica SS. Cosma e Damiano

Scopri il rivoluzionario restauro della Basilica dei Santi Cosma e Damiano a Roma: un progetto che ha combinato tecnologia e conservazione. Con tecniche innovative di Uretek, come Walls Restoring® e Deep Injections®, il restauro ha consolidato sia le murature che il terreno. Leggi l'articolo completo su Ingenio per i dettagli su questo restauro, completato in soli sei giorni.

La Basilica SS. Cosma e Damiano

La Basilica dei Santi Cosma e Damiano, situata nel Foro Romano a Roma e dedicata ai fratelli martiri Cosma e Damiano, è un importante luogo di culto cattolico con la dignità di Basilica minore. Ha un'alta rilevanza istituzionale, essendo la casa madre del Terzo Ordine Regolare Francescano dal 1512.

La basilica vanta una delle più grandi cupole di Roma e un'antica porta di bronzo, ancora funzionante e tra i pochi esempi del suo genere al mondo.

L'area della basilica ha una storia ricca, risalente all'epoca romana, con edifici di culto e di utilità sociale. Dopo un grande incendio nel 64 a.C., l'area fu ricostruita, incluso il Foro della Pace, un complesso celebrativo costruito dall'imperatore Vespasiano. Più tardi, l'imperatore Massenzio ampliò il complesso, aggiungendo un grande edificio rotondo conosciuto come il Tempio del divo Romolo, dedicato al figlio prematuramente scomparso dell'imperatore.

Nel 527, il tempio e la biblioteca del Foro della Pace furono donati a Papa Felice IV da Teodorico il Grande e sua figlia Amalasunta. Il papa unì i due edifici in una basilica dedicata ai santi Cosma e Damiano, in opposizione ai Dioscuri del paganesimo. Il mosaico absidale della basilica, uno degli ultimi esempi di arte bizantina, ha un'importanza celebrativa e simbolica, rappresentando il passaggio dal paganesimo al cristianesimo.

Nel Medioevo, la basilica svolse un ruolo sociale chiave, offrendo aiuto e riparo ai bisognosi e ai pellegrini. Nel IX secolo, i busti dei santi Marco e Marcelliano furono collocati nella chiesa e nel 1512 fu concessa al Terzo Ordine Regolare di San Francesco. La basilica subì importanti lavori di ammodernamento e restauro, in particolare sotto il pontificato di Urbano VIII nel 1632, che includeva il rialzo del livello del terreno.

Nel 1947, l'ingresso fu spostato su via dei Fori Imperiali e il Tempio di Romolo fu restaurato allo stato romano. La basilica, con il suo mosaico absidale e altre opere d'arte, rimane un luogo di grande valore storico e artistico.

Il muro che costituisce il fianco sinistro della rampa di accesso alla Basilica e che delimita lo scavo sul Foro Romano è stato consolidato dall’intervento descritto di seguito.

 

Basilica SS. Cosma e Damiano di Roma
Basilica SS. Cosma e Damiano di Roma (URETEK)
 

Il problema del cedimento dei muri e la soluzione adottata

I cedimenti del muro verificatisi nel tempo, avevano causato, tra l’altro, l’espulsione della fodera esterna in conci di tufo mettendo a giorno il nucleo della muratura costituito da pietrame posato a secco.

Dovendo rinforzare la muratura in elevazione e consolidare il terreno di fondazione del muro stesso, il committente si è rivolto ad Uretek, titolare delle tecnologie brevettate Walls Restoring® e Deep Injections®.

Con Walls Restoring® si è ricostituita l’integrità del muro per complessivi 178,5 m3 riempiendo i vuoti in esso presenti.

Con Deep Injections® si sono migliorate le caratteristiche meccaniche ed idrauliche del terreno di fondazione, sottostante 17 ml di muratura.

 

Particolari del restauro della Basilica SS. Cosma e Damiano
Particolari del restauro della Basilica SS. Cosma e Damiano (By URETEK)

  

Le fasi dell'intervento in sintesi

Il restauro della Basilica dei Santi Cosma e Damiano a Roma ha seguito un approccio metodico e tecnologico per consolidare sia la struttura muraria che il terreno di fondazione. La basilica, situata vicino al Foro Romano, presentava un muro composito sul lato sinistro della rampa di accesso, caratterizzato da una parte superiore in laterizio e una inferiore in "macera" - un tipo di muratura composta da blocchi lapidei senza legante e paramento esterno in tufo.

Prima di iniziare gli interventi di restauro, è stata condotta un'analisi strutturale dettagliata. Sono state eseguite perforazioni sia verticali che orizzontali per valutare le condizioni del muro. Queste indagini hanno rivelato la presenza di una fondazione più recente vicino al piano di calpestio e di una più antica a una profondità significativa. Inoltre, le perforazioni orizzontali hanno permesso di verificare lo spessore del muro e di identificare eventuali vuoti al suo interno.

L'intervento di restauro si è concentrato su due aspetti principali: il consolidamento della muratura e il rinforzo del terreno di fondazione. Utilizzando la tecnologia Walls Restoring® di Uretek, sono state create perforazioni orizzontali nella muratura e posizionate cannule d’iniezione a varie profondità. Attraverso queste cannule, è stata iniettata una resina speciale che, espandendosi, ha riempito i vuoti nel muro e ne ha migliorato l'integrità strutturale.

Parallelamente, con la tecnica Deep Injections®, è stata migliorata la qualità del terreno di fondazione. Anche in questo caso, sono state realizzate perforazioni attraverso le quali è stata iniettata una resina diversa, volta a consolidare e stabilizzare il terreno sottostante.

 

Test penetrometrico
Test penetrometrico (By URETEK)

Durante l'intero processo, è stato impiegato un sistema di monitoraggio laser per controllare gli spostamenti verticali della struttura e assicurare che l'intervento non causasse danni ulteriori. Inoltre, sono state effettuate prove di permeabilità prima e dopo l'iniezione della resina per valutare l'efficacia del restauro.

In conclusione, il restauro della Basilica ha impiegato sei giorni lavorativi e ha visto l'uso di tecniche innovative per preservare un importante patrimonio storico, migliorando sia la stabilità della struttura muraria sia le condizioni del terreno di fondazione.

In allegato il dettaglio tecnico di tutto l'intervento

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