AIS - ASSOCIAZIONE INFRASTRUTTURE SOSTENIBILI
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La transizione ecologica viaggia sulle infrastrutture

E' essenziale anche per chi produce cemento e calcestruzzo cambiare approccio e dotarsi di procedure e strumenti in grado di rispondere adeguatamente. Ne parliamo con Marco Borroni, presidente di ERMCO e coordinatore del Gruppo di Lavoro all’interno di AIS, l’Associazione italiana per la sostenibilità della infrastrutture, sui “Calcestruzzi sostenibili”.

 

Il calcestruzzo costituisce il materiale più utilizzato nella progettazione e nella costruzione di un’infrastruttura.

E se è vero che oggi i due grandi paradigmi che sottendono oggi ad un costruire in qualità e rispondente alle esigenze sociali, economiche e ambientali sono la sostenibilità e l’innovazione allora diventa essenziale anche per chi produce cemento e calcestruzzo cambiare approccio e dotarsi di procedure e strumenti in grado di rispondere adeguatamente.  Ne parliamo con Marco Borroni, presidente di ERMCO e coordinatore del Gruppo di Lavoro all’interno di AIS, l’Associazione italiana per la sostenibilità della infrastrutture, sui “Calcestruzzi sostenibili”.

La sostenibilità è un fattore centrale per il calcestruzzo? Intervista a Marco Borroni - UNICAL

Ingegnere possiamo dire che oggi la sostenibilità è un fattore centrale nei processi produttivi del calcestruzzo anche in Italia?  

Marco Borroni

Se mi aveste fatto questa domanda qualche anno fa vi avrei risposto con incertezza, perché si trattava ancora di principi fortemente ideologici con poche valenze pratiche. Oggi, invece, posso rispondere felicemente in maniera diversa, affermando che, se non siamo proprio vicini a raggiungere anche nel settore delle costruzioni e del calcestruzzo quel salto di specie che ci viene richiesto il percorso non solo è avviato ma molto si è già fatto.

Anche se resta molto da fare, tanti sono i passi fatti in pochi anni, sia nei confronti della digitalizzazione, con il BIM, ad esempio, sia verso una vera transizione ecologica. Quest’ultima adesso è diventata una necessità: è sotto gli occhi di tutti quello che accade dal punto di vista climatico, l’esaurimento delle risorse, la salute nostra e di tutti gli esseri viventi. Anche il nostro settore deve e sta facendo la sua parte, grazie all’implementazione dei principi del riciclo e dell’economia circolare. 

 

La sostenibilità si basa su tre pilastri

Dal vostro punto di vista cosa state facendo e come il comparto sta affrontando le tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità in genere?

Marco Borroni

UNICAL da anni è in prima fila per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, producendo materiali sempre meno impattanti e incentivando l’uso di riciclato per quanto possibile. Questa battaglia è diventata ogni giorno più importante e la attestiamo con le migliori certificazioni di sostenibilità a livello nazionale e internazionale. E’ un processo che oggi vede allinearsi anche gli altri grandi player del settore. Ma per raggiungere gli obiettivi e far sì che il lavoro fatto finora, gli investimenti messi in campo possano diventare storia quotidiana è essenziale che tutta la filiera accetti di cambiare visione e approccio.

Da qui la scelta di aderire nuova Associazione per le Infrastrutture Sostenibili, che aspira ad essere un punto di riferimento per tutti coloro che credono in un settore infrastrutturale più eco-sostenibile, sicuro e in linea con le esigenze delle nostre città e comunità.

 

Perchè un'Associazione sulla sostenibilità

Approfondiamo meglio questa scelta e perché proprio le infrastrutture ?

Marco Borroni

Perché oggi più che mai bisogna fare fronte comune, la logica del network è l’unica vincente.

Sono tante le realtà che credono a questa nuova avventura associativa e che vogliono contribuire a migliorare le condizioni di vita di tutti, a partire proprio delle infrastrutture. Le nostre strade, i ponti, i porti, le ferrovie, gli aeroporti sono punti di riferimento strategici per le nostre città e per il nostro settore economico, così per il benessere delle persone.  Se non si parte dalle infrastrutture come si può pensare a sviluppare un modello di sviluppo realmente sostenibile?

Da loro dipende sempre più la crescita economica del Paese, la qualità di vita e degli spostamenti, così come la sicurezza. Non parlo solo di mobilità, ma anche di produzione e distribuzione di energia, così come di acqua e del riciclo e della trasformazione dei rifiuti. E’ questione di attenzione alla comunità e al cittadino, ma anche un discorso economico: porti e aeroporti, oltre a strade e ferrovie, così come acquedotti o reti digitali sono opere essenziali per assicurare competitività al settore delle costruzioni e se saremo capaci di realizzare opere sostenibili in Italia saremo di ispirazione anche per altri Paesi.

 

Il ruolo delle certificazioni

Dal punto di vista dei materiali cresce l’esigenza di dare garanzie sul processo produttivo e sugli impatti sull’ambiente. E’ qui che le certificazioni giocano un ruolo decisivo. Come fare per avere certezza di rispettare i parametri nazionali e internazionali?

Marco Borroni

E’ vero che oggi esistono molte tipologie di certificazione di sostenibilità. Ma è altrettanto vero che ogni certificazione è stata ideata per uno scopo preciso.

Bisogna sicuramente studiare molto, capire bene le differenze e le variabili applicative. Noi puntiamo soprattutto su CSC ed EPD.

CSC sta per Concrete Sustainability Council ed è il protocollo di riferimento per il calcestruzzo sostenibile a livello internazionale che abbraccia i tre pilastri della sostenibilità: ambientale, sociale ed economico. Consente di valutare da un lato l’organizzazione, le procedure e i sistemi di controllo interno delle aziende produttrici, dall’altro di monitorare l’intera filiera dei componenti utilizzati e dei servizi, primo tra tutti il trasporto.


Calcestruzzo: che cosa è la certificazione CSC (Concrete Sustainability Council)

Ecco un'intervista dedicata alla presentazione del CSC e su come funziona.

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L’EPD invece parte dall’ analisi del ciclo di vita di un prodotto, ovvero dell’ LCA, Life Cycle Assessment, attraverso la quale si può analizzare tutto il processo di produzione, utilizzo e dismissione del prodotto e molto spesso offre dei riscontri che consentono di ottimizzare anche i costi di realizzazione.


EPD - Environmental Product Declaration: che cosa è?

Grazie alla crescente attenzione ai problemi del cambiameto climatico, della salvaguardia dell'Ambiente e alle soluzioni connesse all'Economia Circolare si parla sempre più spesso di EPD, ovvero di Dichiarazione Ambientale di Prodotto. Ma che cosa è l'EPD ? una breve nota per saperne di più.

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Grazie alla EPD si rispettano, inoltre, i requisiti di legge in termini di sostenibilità ambientale, come i CAM, e si ha una visibilità a livello internazionale. Ed è proprio perché teniamo tanto a questi sistemi di valutazione che, all’interno di AIS, abbiamo promosso la costituzione di un gruppo di lavoro specifico sui calcestruzzi sostenibili, per dare un indirizzo unico e per valorizzare le tante esperienze positive che i soci di AIS hanno messo in pratica in questi ultimi anni.

Il vantaggio di farlo in una associazione come Infrastrutture Sostenibili è che possiamo confrontarci apertamente con tutti gli attori della filiera costruendo a monte un consenso basato sulle reciproche esperienze così da arrivare a condividere dove andare e come raggiungere gli obiettivi. Faremo delle proposte precise e contiamo di creare una cultura della sostenibilità sempre più diffusa nel nostro settore per cambiare colore alle infrastrutture, per usare lo slogan della recente campagna della nostra Associazione. 

La transizione ecologica viaggia sulle infrastrutture