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Superbonus e Bonus: con quali prezzi i professionisti possono asseverare

Il professionista deve asseverare i prezzi, ma con quali riferimenti ? l'articolo di DATAROOM di Milena Gabanelli e Marco Bonarrigo solleva un coperchio, la DEI è privata e nessuno controlla quello che scrive. Ma almeno c'è, ed è presente quasi ovunque. Senza la DEI in molte zone mancano i riferimenti. Un bel problema.


Il problema dell'Asseverazione Prezzi nei lavori con incentivo

L'articolo di Milena GabanelliMarco Bonarrigo dal titolo:

"SuperBonus 110%: già rimborsati 16 miliardi. I prezzi li decide un privato e lo Stato non controlla"

lancia una bomba che riguarda tutto il mondo delle costruzioni.

Riprendo il testo: "Un privato che si chiama Genio Civile: Il Genio Civile non esiste più dal 1972, anno in cui questa struttura del Regno — creata da Vittorio Emanuele I a inizio Ottocento per monitorare i lavori pubblici — si è dissolta. La Dei, che con il Genio non ha mai avuto nulla a che fare, è una società privata con undici dipendenti e sede a Roma. ... I listini Dei sono dettagliatissimi. Siccome lungo lo stivale i prezzi variano, e occorre definire e monitorare 80 mila voci, uno immagina che ci lavoreranno un centinaio di esperti. Sbagliato: sono solo in 6, e qualche consulente." 

E questi listini come sono? nell'articolo di DATAROOM è riportato il commento di un collega:

"Secondo Luca Bertoni, presidente del Collegio degli ingegneri di Lodi, i listini Dei non espongono prezzi spropositati per le singole voci, ma è la loro struttura che permette di alzare i prezzi quando si redige un preventivo. Un esempio: «In zona climatica “E” un serramento può costare 650/750 euro al metro. Io ho visto capitolati basati sul listino Dei che calcolavano anche 2.500 euro al metro. Come ci si arriva? Applicando alla lettera delle singole voci super dettagliate, inserendo separatamente le ore di posa in opera e così via»." 

Superbonus numero interventi nelle regioni

FONTE: articolo "SuperBonus 110%: già rimborsati 16 miliardi. I prezzi li decide un privato e lo Stato non controlla" Corriere della Sera

 

Anche l'ENEA di recente aveva sollevato dei dubbi sui Prezzari DEI: "Superbonus, ENEA: i prezzari DEI non provano i requisiti dei materiali". L'ENEA con la comunicazione del 21 ottobre 2021 nello specifico, aveva precisato che l'inclusione dei prodotti per l'edilizia nel prezzario delle DEI non costituisce di per sé garanzia circa la conformità degli stessi a tutta la normativa a questi applicabile, compresa la rispondenza tecnica ai requisiti previsti dal D.M. 6 agosto 2020 (c.d. DM Requisiti Ecobonus) ai fini delle ammissibilità degli stessi ai benefici fiscali dell’Ecobonus e Superbonus.

 

Lascio alla lettura dell'articolo del Corriere della Sera l'approfondimento di tutti i dettagli, per concentrarmi sull'aspetto per noi tecnici sostanziale: 

Come fa un professionista ad asseverare i prezzi se non ha dei riferimenti precisi ?

Ci sono ampie zone del Paese in cui i prezzari sono incompleti, in cui l'aggiornamento dei prezzi avviene troppo raramente.

Il professionista si trova nella situazione di dovere asseverare in modo preciso, individuando le voci corrette e specifiche, tenendo conto che oggi l'innovazione corre e siamo per fortuna sommersi di soluzioni tecnologiche nuove. Mettiamoci nei suoi panni, deve capire se per quella tecnologia ci sono marcature Ce o CVT obbligatori, e quindi la rispondenza tecnica di queste soluzioni alle normative edilizie e urbanistiche (norme, prassi, istruzioni, regolamenti ...) nazionali e locali, e quindi la capacità di arrrivare alle prestazioni richieste e ... quindi anche la congruenza dei prezzi. Facile ? un compito direi quasi sovraumano.

E non si può non tenere conto che ci troviamo in un momento in cui il trasporto per nave delle materie prime e dei semilavorati ha costi quadruplicati, l'energia è in una fase di crescita  dei prezzi quotidiana, molte aziende devono comprare quote di CO2 o spendere soldi in compensazione carbonica per fornire i prodotti ... e questo - combinato all'aumento della domanda - ha portato ad un aumento di prezzi che non riguarda solo l'Italia.

Ma come fa un professionista a tenere conto di tutti questi aspetti per asseverare ?

Servono riferimenti completi, aggiornati, digitalizzati.

Fino ad oggi Prezzari DEI hanno di fatto compensato una carenza dello Stato: perchè qualcuno dall'alto degli uffici romani in questi anni si è semplificato la vita, applicando il prinpipio della sussidiarietà ha scaricato sui professioni l'onere e la responsabilità di valutare la congruità della spesa di un lavoro finanziato dallo Stato senza preoccuparsi in alcun modo di dare i riferimenti nazionali e locali (alcuni prodotti hanno prezzi che dipendono da contingenze locali, come il calcestruzzo).

Peraltro devo evidenziare che - a mio parere - lo strumento della DEI sia ben fatto, anche con una funzione digitale di ausilio al professionista.

Sono anni che esistono i BONUS.

Probabilmente si sarebbe dovuta creare una commissione interministeriale tra MISE e MIT (oggi MISE, MITE e MIMS) per gestire il tema dei prezzari, con un modello nazionale unico - ovvero con le stesse declaratorie - e poi con l'incarico affidato alle camere di commercio di andare a incidere sui prezzi locali. Sarebbe stato necessario farlo.

E ora che la verità è emersa occorre trovare al più presto una soluzione, perchè se lo Stato vuole delegare una responsabilità così importante ai professionisti tecnici deve assolutamente dargli dei riferimenti incontestabili e, ovviamente, visto che i soldi che vanno in Bonus sono nostri, anche controllati. 

I professionisti possono far tanto, anzi già lo fanno, chiedono solo di poter operare senza ogni giorno mettere a rischio la loro firma.

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