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Edilizia sostenibile: il faggio italiano potrà essere impiegato per usi strutturali

A seguito del lavoro di Assolegno e del Cnr-Ibe il legno di faggio italiano ha dimostrato infatti di avere ottimi valori di resistenza. La soddisfazione del Presidente di Assolegno Angelo Luigi Marchetti: “Avere una maggiore eterogeneità di specie a disposizione dell’industria italiana delle costruzioni è un tassello fondamentale per mitigare il fenomeno del “caro materiali”

A seguito del lavoro di Assolegno e del Cnr-Ibe da oggi il legno di faggio italiano è a disposizione dei progettisti per usi strutturali. Ha dimostrato infatti di avere ottimi valori di resistenza.

La soddisfazione del Presidente di Assolegno Angelo Luigi Marchetti: “Avere una maggiore eterogeneità di specie a disposizione dell’industria italiana delle costruzioni è un tassello fondamentale per mitigare il fenomeno del “caro materiali”


 

Edilizia: il faggio italiano ha quasi il doppio della resistenza delle conifere più diffuse 

Il legname di faggio Italiano da oggi sarà a disposizione dei progettisti nel campo dell’edilizia. A seguito, infatti, dell’attività tecnico-normativa di Assolegno e dell’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ibe), il faggio italiano ha dimostrato di avere ottimi valori di resistenza: quasi il doppio delle conifere più diffuse a livello commerciale. 

Del resto, anche il Comitato Europeo di Normazione ha riconosciuto al legno italiano la stessa classe di resistenza, per uso nell’edilizia, degli altri legni europei, e questo si traduce in un valore maggiore per la nostra materia prima. Il legno è infatti l’elemento principe per l’edilizia sostenibile, dato che assorbe anidride carbonica anziché produrla.

Il faggio, insieme al castagno, è probabilmente nel panorama forestale Italiano una delle specie maggiormente diffusa e copre più di 1 milione di ettari, coinvolgendo tutta la dorsale appenninica e parte della fascia prealpina” afferma Marco Vidoni, consigliere del gruppo segherie in Assolegno. “Riportare l’attenzione verso popolamenti locali vuol dire recuperare una tradizione selvicolturale, efficientare la cura del territorio e presidiare tutti quei comuni montani da un progressivo spopolamento”.

 

Angelo Luigi Marchetti- Presidente Assolegno

 

Anche il Presidente di Assolegno, Angelo Luigi Marchetti, è dello stesso avviso: “Avere una maggiore eterogeneità di specie a disposizione dell’industria italiana delle costruzioni in legno è un tassello fondamentale per mitigare il fenomeno del “caro materiali. Diminuire solamente della metà le importazioni di legnami dall’estero potrebbe dirottare circa 600 milioni di euro provenienti da risorse private verso gli stessi territori montani che a loro volta potrebbero generare ulteriori economie di scala valorizzando le imprese e l’utilizzo di legname nazionale. La caratterizzazione e l’utilizzo del legname di faggio in edilizia ha questa potenzialità”.

L’attività di Assolegno non si ferma qui: il progetto “Borsa italiana del legno”, avviato da Assolegno con lo scopo di valorizzare il matchmaking tra domanda e offerta di legname, prosegue il suo iter di sviluppo ed entra nella fase di implementazione digitale a seguito dell’approvazione del Regolamento tecnico da parte del CDA di Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI). BMTI è la società del Sistema camerale italiano istituita dal Ministro delle politiche agricole e forestali per la regolazione, lo sviluppo e la trasparenza del mercato e per la diffusione dei prezzi e dell’informazione economica. 


I dati utilizzati sono stati ottenuti nell'ambito del progetto PRIN2015 (n. 2015YW8JWA) La filiera corta nel settore biomasse-legno: approvvigionamento, tracciabilità, certificazione e sequestro di carbonio. Innovazioni per la bioedilizia e l'efficienza energetica, e della Convenzione di ricerca per la caratterizzazione tecnologica del legname di provenienza “Gargano” ai fini di una qualificazione per uso strutturale finanziata dal Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Regione Puglia.