Architettura in calcestruzzo
Tra le numerose iniziative organizzate all’interno del MADE IN CONCRETE, molte quelle dedicate alla valorizzazione del calcestruzzo...
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Tra le numerose iniziative organizzate all’interno del MADE IN CONCRETE, molte quelle dedicate alla valorizzazione del calcestruzzo...
COPLAN presenta i nuovi pigmenti liquidi per il calcestruzzo colorato.
Coplan presenta le novità RECKLI: la tecnica del Calcestruzzo 3D
La polizza di Responsabilità Civile Professionale, di cui abbiamo ampiamente trattato nei precedenti articoli, non è l’unica polizza a tutela del professionista. Ne esistono altre la cui operatività può essere estesa, oltre che alla vita professionale, anche a quella privata come la Polizza di Tutela Legale e la Polizza Infortuni di cui ci occuperemo nel prossimo numero. La Polizza di Tutela Legale permette al professionista di affrontare controversie tanto in sede giudiziale che extragiudiziale, sia civile che penale, in ambito professionale o privato (a seconda delle caratteristiche di polizza scelte) senza l’assillo dei costi di difesa e di gestione della vertenza stessa.
L’incapsulamento dei siti contaminati mediante cinturazione con diaframmi impermeabili verticali rappresenta uno degli interventi più efficaci ed economicamente vantaggiosi per la messa in sicurezza temporanea e permanente di siti inquinati. Tra le diverse tecniche disponibili, si dimostra particolarmente vantaggioso il cosiddetto “Deep Mixing” che consente, attraverso una miscelazione meccanica senza asportazione di terreno, di eseguire una barriera impermeabile di ottima qualità e di basso impatto ambientale, riducendo notevolmente il problema della asportazione e ricollocazione del terreno scavato.
Il calcestruzzo, come ben noto, è un materiale caratterizzato da una struttura porosa, con pori che si estendono dalla scala nanometrica a quella micro- e millimetrica, quando non esacerbata da fattori esterni di errata posa in opera e cura dei getti. L’acqua, tanto in presenza di un gradiente di pressione quanto in assenza di esso per assorbimento capillare, può penetrare all’interno di tale struttura, innescando una serie di processi chimico-fisici che possono andare a detrimento della durabilità.
Oltre 7,6 milioni di euro per la messa in sicurezza di edifici pubblici Sono le risorse messe a disposizione dall'ordinanza n. 71 per le opere...
Telecom Italia apre le porte ai giovani talenti. I laureandi di ingegneria del politecnico di Milano e della Sapienza di Roma avranno l'occasione di fare un'importante esperienza professionale, entrando a far parte dei settori aziendali più innovativi, grazie al bando per le selezioni relative al progetto di Apprendistato per l'alta formazione che prevede l'inserimento a livello nazionale di 200 laureandi. Coloro che supereranno le selezioni potranno alternare la frequenza alle lezioni in Facoltà a un'esperienza operativa, direttamente nelle strutture aziendali coinvolte nella progettazione e gestione delle reti ultrabroadband di nuova generazione (Ngn e Lte). Telecom Italia offre un contratto, part-time al 50% e della durata di 18 mesi, che garantirà la regolare frequenza dei corsi di laurea al fine di agevolare il conseguimento del titolo accademico. La società invece provvederà alla formazione riguardante le tematiche tecnologiche, commerciali e di gestione d'impresa, articolata in 240 ore suddivise in più moduli. Alla scadenza del contratto di apprendistato i migliori laureati saranno confermati a tempo indeterminato presso strutture organizzative del Gruppo Telecom per essere inseriti in ruoli direttivi. Grazie al progetto di Telecom Italia sono già più di 100 i ragazzi inseriti nelle sedi Telecom
Una Protezione Civile europea al servizio di tutti gli Stati. L'iniziativa parla anche italiano A tu per tu con l'europarlamentare Elisabetta Gardini, relatrice in Europa del disegno di legge per lanciare un "Meccanismo europeo di protezione civile" Lunedi 19 Novembre 2012 - Attualità - "Serve una forza di protezione civile coordinata a livello comunitario". Non ha dubbi l'onorevole Elisabetta Gardini, intervistata da Il Giornale della Protezione Civile.it. L'Europa è molto sensibile a questa tematica, la situazione è in continua evoluzione, e l'on. Gardini è stata nominata relatrice presso il Parlamento europeo di un progetto di legge chiamato "Meccanismo europeo di protezione civile", presentato dalla Commissione europea. Onorevole Gardini, in Europa ci sono già molte forze di Protezione Civile, anche ben organizzate. Perché allora la Commissione e il Parlamento stanno lavorando ad una legge per istituire e rendere operativo un meccanismo centrale di protezione civile? Sicuramente in Europa abbiamo realtà d'eccellenza per quanto riguarda la protezione civile, e l'Italia è una di queste. Il problema si pone quando accadono eventi naturali o catastrofi che vanno oltre le possibilità d'intervento dei singoli governi. In questo caso ci vuole un aiuto sovranazionale. Una sorta di "fratello maggiore", per le forze d'intervento dei piccoli Stati, che dia maggiori garanzie di collaborazione e condivisione delle forze. Questo è molto utile anche per le nazioni più piccole, che potrebbero trovarsi a fronteggiare emergenze più grandi di loro. Concretamente come sta procedendo l'iter di legge del quale Lei è relatrice in Europa? Innanzitutto devo dire che essere la "madrina" di un simile lavoro mi rende molto orgogliosa. Corona oltre un anno di lavoro. Le linee guida della proposta di legge sull'istituzione di una Protezione Civile europea sono state completate alla fine dell'anno scorso, in questo momento siamo alla fase più complessa, la sfida di convertire le linee guida generali in leggi pratiche. Il 28 novembre ci sarà su questo un voto molto importante in Commissione Ambiente. Spero che la base legislativa possa concludersi velocemente, con un percorso parlamentare rapido ed efficace. Non appena la cornice burocratica e amministrativa saranno completate si potrà iniziare il lavoro "sul campo". Come funzionerà la Protezione Civile Europea? I singoli Stati saranno ancora competenti per quanto riguarda le emergenze sul loro territorio o dovranno guardare sempre a Bruxelles? Assolutamente no! Gli Stati sono e saranno sempre liberi di intervenire come meglio credono sulle loro emergenze. Spetta a loro la valutazione su come intervenire, e considerare se le forze di cui dispongono siano sufficienti. Se invece vorranno un supporto per fronteggiare la catastrofe, parliamo di uomini, mezzi o anche solo competenze, potranno fare riferimento a un unico centro di coordinamento europeo di protezione civile, che attiverà tutte le risorse e gli aiuti. La Protezione Civile UE sarà quindi una sorta di fratello maggiore per le singole realtà nazionali, che potranno sempre contare su un aiuto. Ma ribadisco, ognuno resta padrone in casa propria, l'Europa non interverrà senza una specifica richiesta di un governo. Quali realtà sono coinvolte nel progetto? Fanno parte del Meccanismo Europeo di Protezione Civile i 27 Paesi membri dell'Unione Europea, i 3 Paesi appartenenti all'Area Economica Europea, Norvegia, Islanda e Liechtenstein e la Croazia. La Protezione civile è incardinata nella Direzione Generale Aiuti Umanitari e Protezione Civile (ECHO) della Commissione europea ed è composta da due unità: Protezione civile - Risposta ai Disastri e Protezione civile - Prevenzione e Preparazione. Che competenze avrà la Protezione Civile Europea? Il campo d'azione è particolarmente vasto. La volontà è quella di garantire maggiore sicurezza per i cittadini dell'Europa, aiutando i singoli governi. Ma il progetto è complesso e coinvolge anche alcuni aspetti economici e di gestione delle risorse. Un esempio pratico: la flotta di Canadair per fronteggiare gli incendi. E' molto costosa, e spesso durante l'anno resta ferma, in carico ai singoli Stati. E' utile invece che sia gestita dall'Europa, usandola di volta in volta nei territori dell'Unione dove è necessaria, abbattendo i costi. Tutto questo lavoro si affianca ai canonici campi d'intervento della Protezione Civile: catastrofi ed eventi naturali, ma non dimentichiamoci anche il terrorismo e il rischio industriale. Avete previsto un piano di formazione? Sì certo, la formazione è molto importante. Premetto che l'Italia dal 2009 è entrata a far parte del network dei centri europei di formazione di protezione civile. L'iniziativa ha dato vita al Joint Italian Civil Protection Training centre, costituito dal Dipartimento della Protezione Civile, la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, capofila del progetto, e il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. La nuova legge sulla Protezione Civile Europea prevede dei Corsi di formazione, per formare gli esperti che potranno partecipare agli interventi di assistenza del Meccanismo europeo di protezione civile sia in Europa che in Paesi terzi. Poi ci sono anche le esercitazioni che vengono organizzate a livello comunitario, per testare la cooperazione e l'efficienza nella gestione delle operazioni di soccorso delle squadre dei Paesi partecipanti. Durante lo svolgimento delle esercitazioni vengono valutate l'efficacia e la validità di un modello di intervento per fronteggiare un'emergenza grave, i piani, le procedure decisionali e la gestione dell'informazione. Per finire... com'è la situazione della Protezione Civile italiana vista dall'Europa? Il nostro sistema di protezione civile è un riferimento, non sono in Europa, ma a livello mondiale. Ci tengo a porre l'accento sugli elogi alla Protezione Civile italiana espressi in più di un'occasione dal Commissario agli aiuti umanitari Georgieva. Attenzione dunque ad amplificare determinate polemiche sul lavoro della nostra Protezione Civile che rischiano di rovinare, a livello europeo, un'immagine frutto di anni di duro lavoro.
Digital e new media inarrestabili Cresce del 20% la richiesta di profili professionali specializzati Pagina a cura di Robert Hassan Con un aumento del 20% della richiesta di profili professionali specializzati, il settore digital e new media si conferma in crescita e in controtendenza con l'attuale congiuntura del mercato del lavoro. Secondo le previsioni, nel 2013 la domanda potrebbe crescere ancora del 25%.
Lite continua sulla riforma professioni Gli agrotecnici ricorrono al Tar contro il provvedimento: troppo dirigismo sul tirocinio. Ma gli architetti non ci stanno. Sembrava una storia finita. La riforma delle professioni era stata archiviata come acquisita da tutte le categorie. E invece il colpo di scena è arrivato alla fine (come nella più classica delle tradizioni). Dopo che gli agrotecnici hanno impugnato il Dpr 137/2012, si è riaperta la guerra all'interno del mondo professionale. Contro gli agrotecnici,
Si è concluso il 19° Congresso del CTE (Collegio dei Tecnici della Industrializzazione Edilizia ) tenutosi a Bologna nei giorni 8-9-10...
Nei cantieri dislocati sul territorio nazionale, nella stagione estiva, nei mesi da giugno a settembre, quando la temperatura ambientale raggiunge...
C3: SISTEMA INFORMATIZZATO PER LA GESTIONE ANONIMA DEI PROVINI Dalla categoria dei produttori nuove proposte per controlli più efficaci...
Lo scorso 31 ottobre il Prof. Francesco Karrer ha concluso la sua esperienza alla Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici,...
E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GUUE L 316/12), il 14 novembre, l'atteso Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla...
Come previsto dal decreto del Ministero dell'Interno 7 agosto 2012 recante "Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle...
L'Associazione AIF - Associazione Italiana di Ingegneria Forense, in collaborazione con l' Università di Pisa - Dipartimento di Ingegneria...
Nell'area relativa al terremoto dell'Emilia Romagna è possibile scaricare la versione aggiornata del documento Linee di indirizzo per...
Rapporto ISPRA sulla qualità dell'ambiente urbano; i dati, le interviste ad esperti dell'Istituto e del Sistema Nazionale delle Agenzie...
Sarà operativo entro fine anno il rating di legalità delle imprese: l’Antitrust, nella riunione del 14 novembre 2012, ha...
[FONTE: http://www.confprofessioni.eu/] L'audizione del presidente Gaetano Stella alla X Commissione Industria del Senato sul dl 179/2012...
PROTEZIONE CIVILE: il punto sulla pianificazione nazionale sul rischio sismico Pianificazione nazionale sul rischio sismico. Si è tenuto il...
Workshop tecnico in programma nell’ambito dell’EXPOlaser forum: La tecnologia laser al servizio dell’edilizia civile