Autorizzazioni e permessi in zona sismica: le regole
Qualsiasi intervento edilizio in zona sismica, diverso dalla semplice manutenzione ordinaria, deve essere previamente denunciato al competente ufficio per consentire i controlli preventivi e necessita del rilascio del preventivo titolo abilitativo.
L'autorizzazione sismica serve anche per una baracca con copertura in lamiera o si può ritenere che questa, rientrando tra gli interventi di minore rilevanza, necessiti solo della denuncia di lavori e sia sollevata dall'autorizzazione prevista dall'art.94 del Testo Unico Edilizia?
E ancora: quali lavori rientrano nel perimetro dell'autorizzazione? Ci sono eccezioni?
La sentenza 18653/2025 della Cassazione è senz'altro interessante perchè affronta un caso di violazione della normativa antisismica, chiarendo quando è necessaria l'autorizzazione per interventi edilizi in zona sismica.
La sentenza annulla con rinvio la condanna per insufficiente motivazione sulla responsabilità personale dell'imputato, ma conferma i principi consolidati sulla necessità di controlli preventivi per qualsiasi costruzione in zona sismica, indipendentemente dai materiali utilizzati e dalla natura precaria dell'intervento.
Il caso: baracca abusiva in zona sismica
Il ricorrente era stato condannato dal Tribunale di Reggio Calabria per aver realizzato, in zona sismica, una baracca con copertura in lamiera senza depositare gli atti progettuali presso l'ufficio tecnico regionale e senza ottenere l'autorizzazione della Regione, in violazione degli artt. 93, 94 e 95 del D.P.R. 380/2001.
La costruzione, situata sotto il cavalcavia dello svincolo autostradale di Scilla, era costituita da lamiere e una capriata in ferro collegata sia al pilastro dell'ANAS che al muro di cinta del depuratore comunale.
L'imputato la utilizzava come deposito attrezzi, sostenendo che si trattasse di una struttura preesistente dal 1983.
Normativa antisismica: i principi consolidati
La Cassazione ribadisce che la normativa antisismica si applica a tutte le costruzioni realizzate in zona sismica, la cui sicurezza possa interessare la pubblica incolumità, indipendentemente da:
- materiali utilizzati (non solo muratura e cemento armato);
- natura precaria dell'intervento;
- dimensioni del manufatto;
- ubicazione su proprietà privata.
Il principio fondamentale è che qualsiasi intervento edilizio in zona sismica, diverso dalla semplice manutenzione ordinaria, deve essere previamente denunciato al competente ufficio per consentire i controlli preventivi e necessita del rilascio del preventivo titolo abilitativo.
La Riforma del 2019: classificazione degli interventi
Il legislatore ha profondamente modificato la disciplina con l'introduzione dell'art. 94-bis D.P.R. 380/2001 (D.L. 32/2019), distinguendo tre categorie di interventi:
1. Interventi "Rilevanti" per la Pubblica Incolumità
- Sempre soggetti all'obbligo di autorizzazione preventiva
- Eccezione solo per zone a basso livello di sismicità
2. Interventi di "Minore Rilevanza"
- L'autorizzazione ex art. 94 non è più necessaria
- Resta l'obbligo di denuncia e deposito progetto (art. 93)
3. Interventi "Privi di Rilevanza"
- Esentati dall'autorizzazione anche in zone ad alta sismicità
- Sempre necessaria la denuncia dei lavori
Gli obblighi vigenti
In tutti i casi resta fermo:
- l'obbligo di denuncia dei lavori (art. 93) - sempre richiesto;
- il deposito del progetto - indipendentemente dal grado di sismicità;
- la necessità del titolo edilizio - l'autorizzazione sismica non sostituisce il permesso di costruire.
La classificazione sismica degli interventi ha finalità diverse dalla loro definizione edilizia: l'autorizzazione sismica risponde a esigenze di tutela della pubblica incolumità, mentre il permesso di costruire verifica l'impatto urbanistico.
Zone a bassa vs alta sismicità
Oggi, nelle zone a Bassa Sismicità:
- non è più richiesta l'autorizzazione ex art. 94;
- vale per qualsiasi tipo di intervento;
- resta l'obbligo di denuncia.
Per quel che riguarda, invece, le zone ad alta sismicità:
- l'autorizzazione è necessaria solo per interventi "rilevanti";
- per interventi di minore rilevanza o privi di rilevanza: solo denuncia;
- la preventiva autorizzazione resta obbligatoria per i lavori più significativi.
Natura permanente dei reati antisismici
La Cassazione conferma l'orientamento consolidato sulla natura permanente dei reati previsti dagli artt. 93, 94 e 95:
- Reato ex art. 93 (omessa denuncia): permane fino a quando non si presenta la denuncia con progetto o non si terminano i lavori;
- Reato ex art. 94 (mancata autorizzazione): permane fino al termine dei lavori o all'ottenimento dell'autorizzazione;
- Reato ex art. 95 (costruzione abusiva): permanente fino alla cessazione dei lavori.
Questa natura permanente deriva dalla lesione continuativa dell'interesse pubblico di controllo sulla sicurezza sismica delle costruzioni.
Soggetti responsabili
La normativa distingue chiaramente i soggetti destinatari degli obblighi:
Art. 93 (denuncia lavori): reato a soggettività ristretta, ascrivibile solo a:
- committente;
- titolare del permesso di costruire;
- chi ha disponibilità dell'immobile/area.
Art. 94 (autorizzazione): si estende anche a:
- titolare della ditta esecutrice;
- mero esecutore dei lavori.
Il caso
La Cassazione annulla con rinvio la sentenza di condanna per insufficiente motivazione sulla responsabilità personale dell'imputato. Il Tribunale si era basato su testimonianze che in realtà attestavano come il ricorrente fosse un mero utilizzatore di una baracca preesistente, non il costruttore.
Il giudice di rinvio dovrà:
- accertare la data di effettiva ultimazione dei lavori;
- verificare l'effettiva estraneità del ricorrente alla costruzione;
- applicare eventualmente la formula liberatoria anziché l'estinzione per prescrizione.
La sentenza conferma che anche per manufatti di dimensioni ridotte e natura precaria, la normativa antisismica trova piena applicazione quando la sicurezza possa interessare la pubblica incolumità.
LA SENTENZA INTEGRALE E' SCARICABILE SUL SITO ITALGIUREWEB
Abuso Edilizio
L'abuso edilizio rappresenta la realizzazione di opere senza permessi o in contrasto con le concessioni esistenti, spaziando da costruzioni non autorizzate ad ampliamenti e modifiche illegali. Questo comporta rischi di sanzioni e demolizioni, oltre a compromettere la sicurezza e l’ordine urbano. Regolarizzare tali abusi richiede conformità alle normative urbanistiche, essenziale per la legalità e il valore immobiliare.

Edilizia
Esplora il mondo dell'edilizia, il settore dedicato alla progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e infrastrutture. Scopri come la normativa italiana, come il Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/2001) e le Normative Tecniche per le Costruzioni (NTC), regolano le pratiche edilizie per garantire sicurezza e qualità. Approfondisci il significato etimologico del termine "edilizia" e come le leggi locali e regionali influenzano la costruzione e gestione degli immobili.
T.U. Edilizia
Il D.P.R. 380/2001 (più conosciuto come Testo unico per l'edilizia) definisce le regole fondamentali da seguire in ambito edilizio.
Titoli Abilitativi
Permesso di costruire, SCIA, CILA, edilizia libera: cosa sono, quando servono e cosa comportano. INGENIO ti guida nella scelta del corretto titolo edilizio, con articoli tecnici, esempi e normativa aggiornata.
Condividi su: Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp