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Bonus e Politiche Industriali per il settore della Costruzione e dell'Immobiliare

Non solo proposte per far riprendere il settore della costruzione e dell'immobiliare, sono necessarie azioni che mirano riconfigurarlo. Una riflessione di Angelo Ciribini

Si assiste, in questo frangente, in cui si parla di «salvare» il settore della costruzione e dell'immobiliare, a una serie di proposte estensive dei cosiddetti eco (e sisma) bonus, nelle due direzioni degli interventi parziali sulle singole unità immobiliari e degli interventi complessi sugli immobili o a scala urbana maggiore.

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Queste lodevoli intenzioni rischiano, a mio avviso, però, di «condannare» il settore anziché di salvarlo, se essi finiscono semplicemente per consolidare situazioni di debolezza strutturale delle singole micro organizzazioni della Domanda e, soprattutto, dell'Offerta.

Politiche di incentivazione per sostenere una strategia industriale

Di là, infatti, della crisi di liquidità e della definizione delle condizioni di sicurezza per riaprire i cantieri in corso, le politiche di incentivazione dovrebbero, finalmente, rispondere a una vera e propria strategia industriale che, come sostiene anche il Manifesto di GBC Italia, miri ad assicurare le reali ed effettive prestazioni degli edifici: oltre che le condizioni di vita degli occupanti, indicate dalla evoluzione dei protocolli (a titolo esemplificativo, LEED e WELL).

Si tratta, in altre parole, non semplicemente di far riprendere il settore, bensì di riconfigurarlo, proponendo business model innovativi, incentrati su operatori in grado di erogare servizi alle persone e prodotti capaci di generare valore aggiunto all'ambiente costruito.

Il ruolo delle piattaforme digitali 

L'Università degli Studi di Brescia, assieme al Sistema dell'Edilizia Bresciano, ad esempio, in questi anni, sulla scorta dell'approccio ai Cognitive Building perseguito da eLux Lab, ha messo a punto, con altri importanti partner accademici, finanziari e industriali, il prototipo di un ecosistema digitale, ELISIR, destinato a proporre soluzioni integrate ai condominî, sotto i tre profili del miglioramento sismico, della riqualificazione energetica e dei servizi alla persona.

Servono, infatti, piattaforme digitali che possano assumere la regia nelle transazioni tra micro e piccoli committenti, professionisti e imprenditori, ottimizzando le modalità di rilevazione dello stato di fatto, di progettazione, di approvvigionamento e di esecuzione degli interventi, oltre che di erogazione dei servizi.

Parimenti, l'ateneo bresciano, entro e al di fuori di ELISIR, sempre in collaborazione con primari produttori, ha messo a punto prototipi di componenti edilizi e impiantistici connessi per cui gli interventi legati ai bonus non restino nominali, bensì siano rispondenti a quanto originariamente atteso.

Ancora una volta, attraverso il prodotto, non più attraverso il processo, si evidenzia come il sistema delle identità e delle responsabilità sia destinato profondamente a mutare e in che misura gli Smart Construction Object servitizzeranno il settore.

È opportuno che si cerchi di «sfruttare» questa «occasione» per innescare, infine, dunque, la rivisitazione di un comparto, anziché consolidarne i tratti di debolezza strutturale.

Sotto questo punto di vista, come hanno rammentato numerosi osservatori, una lungimirante e innovativa strategia sistemica di micro e di piccola riqualificazione e di recupero del patrimonio costruito, sotto una regia digitalmente abilitata, si può intersecare positivamente con le attuali dinamiche critiche di carattere economico e sociale.

Non è più tempo, infatti, di riproporre modelli antiquati, la cui efficienza appare prevalentemente in termini nominali e aggregati.