Bonus Ristrutturazioni: semaforo verde per l'immobile in comodato gratuito. Ecco quando

Il comodatario di un immobile può legittimanente usufruire delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia sullo stesso edificio, se il contratto è regolarmente stato registrato presso l'Agenzia delle Entrate prima dell'inizio dei lavori.

Lo ha confermato il Fisco rispondendo ad un quesito sulla "Posta di Fisco Oggi", e di fatto seguendo un precedente chiarimento sullo stesso tema, ma in quel caso di 'segno' opposto (cioè risposta negativa al quesito).

Comodato gratuito: la condizione per prendere il Bonus Ristrutturazioni

Nel caso specifico, l'abitazione è di proprietà del padre non convivente, e quindi - segnalano le Entrate - il Bonus Ristrutturazioni si può fruire a condizione che il contratto di comodato risulti regolarmente registrato al momento dell’avvio dei lavori di ristrutturazione o al momento del sostenimento delle spese ammesse alla detrazione, se antecedente il predetto avvio.

Anche il comodatario rientra nel perimetro soggettivo

Il comodatario, infatti, è uno dei soggetti ammessi alla detrazione, in quanto detentore dell’immobile oggetto di ristrutturazione in base a un titolo idoneo (comodato) e sempre che ne sostenga le relative spese.

Il consenso scritto del proprietario

In ultimo, il Fisco sottolinea che il comodatario/detentore deve avere l'ok (consenso) all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario, 'ok' da acquisire in forma scritta anche successivamente all’inizio dei lavori ma formalizzato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale si richiede la detrazione.

La registrazione del comodato si può fare online

In ultimo, ricordiamo che dallo scorso 20 dicembre, la registrazione di un atto di comodato d'uso si fa anche online, in virtù dell'attivazione del nuovo servizio dell'Agenzia delle Entrate che consente di inviare la richiesta direttamente dal proprio pc insieme agli allegati (contratto, eventuali planimetrie, ecc).