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Borroni: Combustibili secondari per le cementerie, in alcuni Paesi uno dei migliori approcci alla sostenibilità

ciò che qui viene talvolta osteggiato, spesso per scarsa informazione, all'estero è analizzato, valutato e favorito se porta benefici alla comunità.

A meno di un mese dalla sua elezione, torniamo a intervistare l'ing. Marco Borroni, presidente di ERMCO, l'associazione europea dei produttori di Calcestruzzo preconfezionato. La pandemia COVID è sicuramente un elemento di forte discontinuità e vogliamo scoprire se e come possa essere anche uno stimolo per far crescere un settore da troppi anni in crisi.

Intervista a Marco Borroni, presidente ERMCO

[Andrea Dari]

Caro Marco, l’emergenza sanitaria da un lato ha messo a nudo le criticità organizzative dei diversi comparti industriali. Alcuni settori hanno cercato solo di contenere la crisi, per altri si è colto lo stimolo e si è avviata una revisione delle politiche strategiche industriali e commerciali. A livello Europeo cosa sta succedendo nel nostro settore ? Prevale lo spirito di resilienza o si cercano nuove politiche di sviluppo ?

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[Marco Borroni]

Ciao Andrea,

Sicuramente questa situazione d’emergenza ha generato alcune riflessioni nel mondo del calcestruzzo. Da un lato, il nostro livello di attività dipende dall’edilizia, e non possiamo fare altro che adeguarci, in casi eccezionali come questo. Dall’altro lato, ti confermo che non c'è stata alcuna pausa nell'attività di sviluppo del settore. Inoltre, l'impulso alla comunicazione digitale, in un’industria storicamente più tradizionale, ha indotto un effetto di accelerazione nella diffusione delle conoscenze. 

A mio avviso, non possiamo parlare solo di resilienza ma credo che siamo davanti ad una possibile svolta nella crescita del settore,  nell'adozione di nuove tecnologie per migliorare e rendere  più efficienti tutte le nostre attività.

 

 [Andrea Dari]

Uno dei driver più importanti per gli investimenti a livello globale è quello della green economy. Nel nostro Paese vi è da tempo un importante sforzo da parte dell’industria, in particolare di quella del cemento, di adottare le best practice per una produzione sempre più sostenibile, come per esempio l’uso dei CSS nei forni, ma questi processi sono spesso osteggiati da una burocrazia eccessiva e da una politica troppo social e poco sociale. Cosa accade all’estero, vi sono le stesse difficoltà ? Ci sono eccellenze da richiamare, ovviamente sia per il cemento che per il calcestruzzo ?

[Marco Borroni]

Tocchi un tasto delicato per la situazione italiana: ciò che qui viene talvolta osteggiato, spesso per scarsa informazione, all'estero è analizzato, valutato e favorito se porta benefici alla comunità. Il caso dei combustibili secondari per le cementerie è indicativo: nelle nazioni del centro e nord Europa è considerato uno dei migliori approcci alla sostenibilità del settore e applicato su larga scala.

Analoga attenzione si trova nel calcestruzzo, con gli Schemi di Certificazioni di Sostenibilità (come quello CSC, di cui Federbeton è Operatore Regionale Italiano) diffusi e riconosciuti. ERMCO ovviamente sostiene questo schema, che contribuisce a mettere in luce le virtù della filiera di produzione del calcestruzzo con un processo di certificazione rigoroso e trasparente.

 

[Andrea Dari]

Parlando di sostenibilità, ho finito per parlare sia di cemento che di calcestruzzo. Questo dimostra come sia fondamentale ragionare non più per settori ristretti ma per filiere. In Italia abbiamo un esempio positivo con Federbeton. A livello Europeo come è organizzata la rappresentanza della filiera ?

[Marco Borroni]

La situazione italiana è all'avanguardia, con un processo di integrazione delle Associazioni in Federbeton sui molti temi di interesse comune. A livello europeo ci sono nazioni che già lavorano in sinergia mentre a livello globale, abbiamo una Associazione mondiale come GCCA  (Global Cement Concrete Association) che già nel nome evoca il legame dei due settori.

Sempre pensando all’Europa, vogliamo lavorare per migliorare la comunicazione e l'attività in comune  con le altre associazioni del nostro mondo che comprendono il cemento, gli additivi, i prefabbricati e gli aggregati; oltre naturalmente ai macchinari e alle attrezzature da cantiere.

In un futuro sempre più vicino, il settore delle costruzioni dovrà rispondere a nuove richieste, in particolare di sostenibilità e di industrializzazione: per questo saremo vincenti solo lavorando insieme.

 

[Andrea Dari]

E per quanto riguarda i rapporti con il mondo tecnico, ERMCO ha rapporti anche con il FIB ?

[Marco Borroni]

ERMCO è membro della FIB anche se non partecipa ai gruppi di lavoro specifici.

Come rappresentante della European Concrete Platform, la piattaforma europea che vede riuniti cemento, calcestruzzo, prefabbricati e additivi, ERMCO segue i lavori di redazione della nuova versione dell'Eurocodice 2, la cui uscita è prevista per il 2023. In tale versione molti capitoli sono basati sui Codici Modello (MOdel Code) della FIB. 


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