Corrimano, parapetti e superfici antiscivolo: requisiti di sicurezza per le scale interne in legno
Corrimano, parapetti e superfici antiscivolo sono elementi fondamentali per garantire la sicurezza delle scale. Il rispetto delle normative, un’installazione corretta e una manutenzione regolare contribuiscono in modo decisivo a prevenire incidenti in qualsiasi contesto.
Corrimano e parapetti: requisiti dimensionali e obblighi normativi
Gli aspetti normativi, strutturali, ergonomici e di sicurezza relativi alla progettazione delle scale sono disciplinati dalla Legge 13/1989 e dal Decreto Ministeriale 236/1989. In particolare, si fa riferimento a:
- Legge 13/1989 (eliminazione delle barriere architettoniche);
- D.M. 236/1989 (regolamento di attuazione della Legge 13/1989);
- D.M. 10 marzo 1998 (Criteri generali di sicurezza antincendio e gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro).
Tuttavia, è fondamentale tenere conto anche dei Regolamenti Edilizi Comunali.
Gli aspetti progettuali sono stati approfonditi nell’articolo “Progettare una scala in legno: essenze legnose, forma e funzionalità”.
In conformità con quanto stabilito articolo 8.1.10 del Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236, che stabilisce le prescrizioni tecniche per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, tutte le scale interne devono essere dotate di parapetto e corrimano, al fine di garantire un utilizzo sicuro e conforme alle normative.
- Parapetto: è obbligatorio per proteggere gli utenti dal rischio di caduta nel vuoto e deve avere un’altezza minima di 1,00 metro.
- Corrimano: deve essere realizzato con una sezione adeguata a offrire una presa sicura e continua lungo tutta la rampa. Quando è fissato al parapetto, non deve presentare interruzioni tra una rampa e l’altra.
- Altezza del corrimano: deve essere installato a 0,90 metri dal piano di calpestio.
- Sicurezza per i bambini: in ambienti frequentati prevalentemente da bambini, è necessario installare un secondo corrimano ad un’altezza commisurata all’età degli utenti, per facilitarne l’utilizzo in sicurezza.
- Scale di larghezza superiore a 1,80 metri: in questo caso, è previsto l’obbligo di installare un corrimano su entrambi i lati della rampa.
- Prolungamento del corrimano: quando fissato alla parete, il corrimano deve essere prolungato di almeno 30 cm oltre il primo e l’ultimo gradino, per agevolare la presa in fase di salita e discesa.
Queste disposizioni sono fondamentali per aumentare il livello di sicurezza e accessibilità delle scale, in particolare in contesti residenziali, scolastici, sanitari e pubblici.

Quando il corrimano è obbligatorio: normativa, installazione e conseguenze
L’obbligo di installazione del corrimano nelle scale è regolato da un decreto ministeriale del 1989, introdotto per favorire l’eliminazione delle barriere architettoniche. Secondo quanto stabilito, tutti gli edifici costruiti dopo il 1989 devono essere dotati di un corrimano conforme alle specifiche tecniche previste.
Per quanto riguarda gli edifici precedenti al 1989, l’installazione del corrimano non è automaticamente obbligatoria. Tuttavia, anche in questi casi può essere richiesta, ad esempio nei condomìni, attraverso una delibera assembleare. In particolare, per brevi tratti di scala (come i gradini che portano all’ingresso), l’intervento può essere deliberato e realizzato a spese del singolo richiedente, se l’assemblea non si esprime entro tre mesi.
Oltre agli edifici privati, l’obbligo di installazione del corrimano si estende anche a:
- spazi pubblici;
- rampe per disabili, dove devono essere presenti due corrimani, uno per lato, posizionati ad almeno 90 cm di altezza;
- servizi igienici accessibili a persone con disabilità.
La pendenza massima delle rampe non deve superare l’8%, salvo adeguamenti particolari (fino al 12%).
Dove il corrimano è obbligatorio: sintesi normativa
La normativa prevede l’obbligo di installare un corrimano nei seguenti casi:
- Edifici privati (residenziali e non) costruiti dopo il 1989;
- Edifici di edilizia residenziale pubblica o agevolata, post-1989;
- Interventi di ristrutturazione su edifici preesistenti, quando incidano sulla fruibilità degli spazi;
- Spazi esterni collegati agli edifici sopra indicati;
- Servizi igienici destinati a persone con disabilità.
Inoltre, è consigliata l’installazione anche in strutture sanitarie o assistenziali, come ospedali e RSA, dove si registra la presenza di utenti anziani, fragili o con mobilità ridotta.
Sicurezza scale: standard progettuali
Per essere efficaci e conformi alla normativa, scale e corrimano devono rispettare precisi standard progettuali:
- Le rampe devono essere regolari, con gradini uniformi in altezza e profondità.
- Le scale devono avere una larghezza minima di 1,20 metri e gradini con pedata di almeno 30 cm.
- La somma tra il doppio dell’alzata e la pedata deve essere compresa tra 62 e 65 cm (regola di Blondel).
- I gradini devono avere un profilo continuo, con spigoli arrotondati e sottogradini inclinati (75°–80°). Se discontinui, l’aggetto deve essere di 2–2,5 cm.
Per quanto riguarda il corrimano, la normativa stabilisce che:
- Deve essere facilmente afferrabile, realizzato con materiali resistenti e non taglienti;
- Deve essere installato a un’altezza compresa tra 90 cm e 1 metro;
- Se previsto un secondo corrimano (es. per bambini), va posizionato a 75 cm di altezza;
- Quando fissato a pareti o parapetti, deve distare almeno 4 cm dalla superficie;
- Deve essere continuo lungo la rampa, senza interruzioni, e prolungarsi di almeno 30 cm oltre il primo e l’ultimo gradino.
Conseguenze legali in caso di caduta
In caso di caduta su una scala priva di corrimano ove previsto, l’utente ha diritto a richiedere un risarcimento per i danni subiti. Nei luoghi di lavoro, ciò può configurare una responsabilità del datore di lavoro per lesioni colpose.
Va tuttavia sottolineato che il risarcimento non è automatico: sarà necessario valutare le circostanze dell’incidente e verificare il rispetto (o meno) delle prescrizioni normative e di sicurezza.
Scivolamenti e cadute: il ruolo delle superfici nella prevenzione degli infortuni
Le scivolate e le cadute sono tra le cause più comuni di infortunio, sia sul luogo di lavoro che in ambito domestico. Secondo i dati statistici, questi incidenti rappresentano una percentuale significativa degli accessi al pronto soccorso, interessando persone di tutte le età, ma in particolare anziani e bambini.
In entrambi i contesti, la tipologia di pavimentazione gioca un ruolo cruciale nella prevenzione. Una superficie inadeguata o non trattata può diventare estremamente pericolosa, soprattutto in presenza di umidità, oli, detersivi, polvere o sbalzi di temperatura.
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