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Dalla diagnosi al restauro: come gestire il degrado degli edifici storici con Edificius

Come rilevare, rappresentare e gestire il degrado negli edifici storici in modo digitale e integrato: dal rilievo 3D alla modellazione per il restauro e la conservazione.

Nel recupero e nella riqualificazione di edifici storici, uno dei passaggi importanti è senza dubbio la rilevazione e rappresentazione dello stato di conservazione dell’edificio. Si tratta di una fase preliminare fondamentale, da cui dipende la qualità dell’intervento progettuale successivo. Lesioni strutturali, fessurazioni, alterazioni dei materiali, fenomeni di umidità, muffe, distacchi e degrado superficiale sono spesso diffusi e stratificati nel tempo, ma difficili da interpretare con chiarezza se non rappresentati in modo scientifico, coerente e tridimensionale.

Tradizionalmente, questa attività viene svolta manualmente con rilievi fotografici, disegni 2D e schede tecniche non collegate tra loro. Questo metodo frammentato comporta perdita di dati, errori progettuali e difficoltà di comunicazione tra i diversi professionisti e gli enti di tutela.

In questo contesto complesso entra in gioco Edificius, con il suo ambiente HBIM pensato per affrontare in modo digitale, integrato e preciso tutte le fasi di analisi, rappresentazione e gestione del degrado edilizio.

 

Individuazione e ricreazione aree di degrado edilizio | Software Edificius (Crediti: ACCA Software)

 

In cosa consiste realmente la rilevazione e rappresentazione dello stato di fatto?

La rilevazione e rappresentazione dello stato di conservazione di un edificio è un’attività sistematica volta a documentarne, analizzarne e descriverne le condizioni attuali, ponendo particolare attenzione ai fenomeni di degrado, alle caratteristiche costruttive, ai rischi e alle esigenze di intervento.

Il processo si articola in diverse fasi. Si parte dalla raccolta di documentazione storica – fotografie, planimetrie, registri – per ricostruire la storia dell’edificio; si prosegue con rilievi in situ mediante tecniche come fotogrammetria, laser scanner o rilievo topografico, per ottenere una rappresentazione precisa delle strutture.

L’analisi continua con l’osservazione visiva, eventualmente supportata da indagini diagnostiche o prelievi di campioni per individuare crepe, muffe, infiltrazioni e altri segni di degrado. Questi dati vengono poi trasformati in una mappatura grafica del degrado, che localizza e quantifica le criticità.

A ciò si aggiunge la valutazione dei rischi legati a sicurezza e conservazione.

Tutte le informazioni raccolte vengono sistematizzate in schede descrittive riferite all’intero edificio e alle sue singole parti, con tre obiettivi principali:

  • conoscere in dettaglio lo stato materiale, funzionale e strutturale dell’edificio;
  • pianificare interventi di manutenzione o restauro nel rispetto della sua identità costruttiva;
  • documentare nel tempo condizioni e interventi, a tutela e valorizzazione del patrimonio edilizio.

 

Oggetti HBIM per edifici storici | Software Edificius (Crediti: ACCA Software)

 

Da ortofoto a oggetto BIM: la nuova frontiera della mappatura del degrado

Il software HBIM per il recupero degli edifici storici -Edificius- progettato da ACCA software rende questo processo più semplice ed efficace: a partire da rilievi 3D e ortofoto, è possibile creare una base accurata e georeferenziata dell’edificio.

Le lesioni e le aree degradate possono essere tracciate direttamente nel modello 3D, con lo strumento “pennello”, definendo per ogni area tipologia, gravità, cause e simbologia.

Questi elementi non sono solo grafiche illustrative, ma diventano oggetti intelligenti BIM che generano automaticamente legende, classificazioni secondo NorMaL (metodo unificato per lo studio delle alterazioni dei materiali lapidei e per il controllo dell’efficacia dei trattamenti conservativi di manufatti di interesse storico e artistico) e tabelle tecniche. Il risultato è un modello aggiornabile e consultabile, ideale per progettare, comunicare e archiviare ogni intervento in modo strutturato.

Tutte le funzionalità in un unico ambiente: dal rilievo alla conservazione

La rappresentazione dello stato di fatto è solo una parte delle funzionalità di Edificius.

Il software offre un ambiente completo per la gestione dell’intero processo di recupero edilizio:

• modellazione con oggetti parametrici HBIM per edifici storici: volte, cupole, costole, solai in legno, nicchie;

 

Importazione oggetti da SketchUp®, Revit®, Blender®, Rhino/Grasshopper® | Software Edificius (Crediti: ACCA Software)

 

  • integrazione con software di modellazione solida come SketchUp®, Revit®, Blender®, Rhino/Grasshopper®, per importare decorazioni architettoniche complesse; 
  • render fotorealistici e navigazione immersiva in Real-Time Rendering o Realtà Virtuale;
  • generazione automatica di tavole tecniche: piante, sezioni, computi metrici e prospetti;
  • gestione e collaborazione online tramite il BIM management system usBIM per condividere modelli e documenti in cloud ottenendo un workflow totalmente digitale, collaborativo e aggiornabile nel tempo.

 

Condivisione in cloud modello HBIM | Software Edificius (Crediti: ACCA Software)

 

Applicazioni pratiche di Edificius in casi studio

Edificius è stato impiegato in diversi casi studio importanti per la digitalizzazione e la gestione di edifici storici utilizzando la metodologia HBIM:

• Complesso monumentale del Monte (Montella, AV): un esempio di HBIM in Cloud, dove il software ha permesso di creare un modello 3D iniziale e di gestire in cloud tutte le informazioni, integrando dati storici, rilievi e analisi del degrado. Questo approccio ha reso possibile un monitoraggio continuo e facilmente aggiornabile nel tempo;
• Giardini di Villa d’Este (Tivoli, Roma): un caso di uso del BIM per la gestione di un parco storico, in cui Edificius ha supportato la documentazione dettagliata e la pianificazione degli interventi di manutenzione di uno dei patrimoni architettonici e paesaggistici più importanti, integrando modelli HBIM e dati storici in un unico ambiente collaborativo;

 

BIM nella gestione di un parco storico (Crediti: ACCA Software)

 

  • Basilica di San Pietro in Vinculis (Napoli): un esempio di applicazione BIM nella conservazione di un edificio storico, con la possibilità di unificare rilievi laser scanner, nuvole di punti e dati storici in un modello digitale collaborativo, condiviso in cloud tramite il sistema usBIM. Questo ha facilitato la comunicazione e la collaborazione tra i vari team tecnici, garantendo una gestione digitale accurata e aggiornata del patrimonio;
  • Rotonda” di Palladio (Vicenza): un caso rappresentativo di modellazione 3D di un edificio storico, utilizzato per valorizzare e studiare il patrimonio architettonico.

 

Esempio modellazione 3D di un edificio storico (Crediti: ACCA Software)

 

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