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Esperto in edilizia ecosostenibile Italiana: la certificazione nata dall’accordo tra CasaClima, Itaca e CERTING

La nuova certificazione di “esperto in edilizia ecosostenibile” va ad aggiungersi alle 21 attualmente proposte dall’Agenzia Certing e si rivolge a coloro che lavorano nel settore dell’edilizia e che sono in possesso di un attestato di professionista esperto CasaClima e Itaca.

Lo schema di certificazione come Esperto in Edilizia Ecosostenibile Italiana (eee) è stato messo a punto dall'«Istituto per la trasparenza, l’aggiornamento e la certificazione degli appalti» (ITACA); dall’Agenzia CasaClima e dall’Agenzia Certing ed è destinato ai professionisti che applicano i protocolli CasaClima e Itaca.

La prima sessione d’esame per il rilascio della certificazione è in programma per il prossimo 21 ottobre.

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L’accordo tra Agenzia CasaClima, Itaca e l’Agenzia CERTING

La nuova certificazione di “esperto in edilizia ecosostenibile” va ad aggiungersi alle 21 attualmente proposte dall’Agenzia Certing con lo schema di “Ingegnere esperto” che coprono diversi campi dell’ingegneria e molteplici specializzazioni lavorative. 

L’accordo nasce per volontà dell’Agenzia CasaClima e del Comitato promotore del Protocollo Itaca che si sono rivolti all'Agenzia Certing.

Il nuovo schema consentirà a ingegneri, architetti, geometri e periti che adottano i protocolli dei due enti nazionali, di veder riconosciute le loro conoscenze nel settore della sostenibilità in edilizia. Obiettivo dei sottoscrittori è quello di ottenere l’accreditamento dello schema secondo lo standard UNI CEI EN ISO/IEC 17024.

Con la diffusione dei protocolli volontari di certificazione ambientale degli edifici e l’emanazione dei Criteri Ambientali Minimi da parte del Ministero dell’Ambiente, è necessario che anche i professionisti del settore delle costruzioni siano preparati e qualificati per la valutazione dell’impatto che le opere hanno sull’ambiente e sul clima.

Questo accordo, più in generale, completa le attività di certificazione degli edifici svolte dai due organismi pubblici nazionali, da anni impegnati nel campo dell’efficienza energetica, della sostenibilità e della qualità costruttiva nel settore edilizio.  

«L’obiettivo è valorizzare sul mercato i protocolli di sostenibilità nazionali rispetto a quelli di grandi player esteri - ha commentato il presidente di CERTING, Gaetano Nastasi - e il nostro compito sarà quello di validare le conoscenze dei tecnici qualificati e formati secondo i requisiti previsti da CasaClima e Itaca. In questo modo i professionisti avranno una certificazione riconosciuta a livello internazionale. Significa accogliere un mondo che stava subendo la concorrenza e il monopolio del protocollo Leed, di fatto già attivo con la sua agenzia per la certificazione secondo lo standard ISO UNI EN 17024 riconosciuto e richiamato anche dai decreti sui Criteri ambientali minimi (CAM)»

Dopo la prima sessione d’esame, CERTING inoltrerà la richiesta di convalida del nuovo schema ad Accredia e l’autorizzazione potrebbe arrivare già a inizio del prossimo anno.

«Da tempo stavamo valutando la possibilità di adottare uno schema personale - ha commentato Ulrich Klammsteiner, direttore tecnico di CasaClima - ma considerato che sia noi sia Itaca siamo enti pubblici abbiamo scelto di unire le forze e creare un sistema unico rivolgendosi a CERTING, il partner giusto in quanto da anni lavora nell’ambito della certificazione»

Come funziona lo schema di Esperto in edilizia ecosostenibile 

La nuova certificazione potrà essere richiesta da coloro che lavorano nel settore dell’edilizia e che sono in possesso di un attestato di professionista esperto CasaClima e Itaca. Occorre anche aver eseguito almeno la certificazione di un edificio nel caso di tecnici laureati o di due edifici per chi ha solo il diploma.       

Come anticipato da Giuseppe Iiritano, alla guida del Comitato promotore del protocollo ITACA, lo schema di certificazione si basa su tre livelli.

«Il livello base è riservato ai professionisti - ha spiegato - a quello avanzato può candidarsi chi ha il titolo di ispettore Itaca oppure Senior CasaClima e infine c’è il livello specialist a cui possono accedere coloro che operano secondo entrambi i protocolli».

La nuova certificazione volontaria servirà dunque a qualificare gli esperti di un determinato settore, un passo importante perché, come argomentato dal presidente Iiritano «il meccanismo d’iscrizione ai vari Albi è nato tempo fa basandosi su competenze universali, mentre la certificazione attesta competenze specifiche, l’orientamento è quello dei sistemi anglosassoni dove non ci sono gli Ordini, ma sistemi privati che convalidano le conoscenze professionali».

Per ulteriori informazioni scrivere a eee@certing.it oppure contattare l’Agenzia Certing.

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