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I vantaggi dei micropali precaricati rispetto a quelli tradizionali

I micropali pressoinfissi consentono di superare i principali disagi dei micropali tradizionali. Scopri come aiutano a consolidare le fondazioni.

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I micropali pressoinfissi consentono di superare i principali disagi dei micropali tradizionali. Scopri come aiutano a consolidare le fondazioni.

Gli edifici in muratura con un po’ di anni sulle spalle spesso e volentieri finiscono per presentare problemi di cedimenti differenziali che conducono al manifestarsi di crepe su pareti, pavimenti, solai e travi portanti.

La stabilità degli edifici, specialmente quando poggiano su terreni argillosi, può venire meno e condurre a movimenti di assestamento che portano al manifestarsi di fessurazioni più o meno ampie e profonde. Il cedimento delle fondazioni consiste in un abbassamento differenziale di un edificio causato da una insufficiente consistenza dei terreni che può essere ricondotta a varie cause tra le quali l’escursione termica stagionale, la variazione del livello delle falde acquifere, la siccità, eventi sismici, interventi di scavo nelle vicinanze ecc. 

Per fortuna esiste una soluzione molto efficace a queste problematiche. Gli interventi di micropalificazione permettono di trasferire i carichi strutturali allo strato del terreno via via più denso e stabile. Essi prevedono l’utilizzo di piccoli pali in acciaio (spessi intorno ai 100 mm) che possono essere applicati sia su edifici antichi che moderni, al fine di rinforzare le fondazioni delle zone ammalorate o maggiormente caricate.

Micropali pressoinfissi: i vantaggi per il consolidamento delle fondazioni 

fase-di-infissione-palo-attivo.jpgI micropali pressoinfissi sono una variante evoluta dei pali tradizionali contraddistinti da una serie di vantaggi quali la riduzione dei tempi di realizzazione (bastano pochi giorni di intervento per realizzare anche un gran numero di micropali di lunghezza importante), la bassa invasività del cantiere e un ottimo rapporto qualità/prezzo. 

I micropali pressoinfissi in acciaio ad alta resistenza S355J, di diametro tra 76 e 114 millimetri, sfruttano il contrasto fornito dalla struttura per infiggere i moduli usando speciali martinetti idraulici collegati in serie tra loro. L’intervento di consolidamento delle fondazioni con micropali deve essere eseguito da esperti geoedili che si occupino di svolgere delle appropriate indagini geologiche volte a ottenere informazioni dettagliate sulle caratteristiche geotecniche del terreno, a rilevare la presenza di eventuali falde acquifere e ad appurare lo stato fessurativo della struttura e delle fondazioni.

Questa tipologia di intervento per il consolidamento delle fondamenta riscuote da anni un gran successo sul mercato per merito della sua immediatezza: gli interventi richiedono poco tempo e i cantieri sono sicuramente meno invasivi di quelli delle metodologie tradizionali. 

I vantaggi dei micropali pressoinfissi rispetto ai micropali tradizionali si riassumono in:

  • rapidità di installazione e di esecuzione dell’intervento
  • cantieri poco invasivi
  • assenza di vibrazioni a carico del terreno
  • costi molto contenuti
  • ingombro limitato (nessuna produzione di rumore, polvere e vibrazioni)
  • nessuna estrazione di terreno
  • possibilità di controllare istantaneamente e di calibrare la portata di ogni singolo palo
  • assenza di produzione di materiali di risulta
  • possibilità di comandare più martinetti contemporaneamente per sollevare anche cedimenti elevati
  • garanzia di un collegamento efficace palo-struttura al termine dei lavori 

Micropali pressoinfissi: la migliore metodologia per contrastare i cedimenti fondali

Il consolidamento delle fondazioni con micropali in acciaio pressoinfissi consente di compattare il terreno e trasferire i carichi in profondità, senza produrre materiale di risulta, perciò senza dover provvedere allo smaltimento dei detriti risultanti. Questa soluzione permette la riattivazione della fondazione nonché di sollevare e recuperare il cedimento, senza provocare dannose vibrazioni e componenti di risulta da smaltire, con conseguente abbattimento dei costi.
La lunghezza e il numero dei micropali appropriati da impiegare dipendono dalle condizioni geotecniche del terreno e dai carichi da sostenere, infatti questa tecnologia permette anche di calibrare la portata di ogni singolo palo in corso d’opera per scongiurare il verificarsi di cedimenti successivi.

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Ma come avviene il consolidamento delle fondazioni attraverso i micropali precaricati?

Nella prima fase le piastre in acciaio vengono ancorate alla fondazione della struttura mediante tassellatura. Esse vengono dimensionate e progettate secondo le condizioni dell’edificio, le esigenze di stabilità da ottenere, la forma geometrica dei supporti e la profondità del terreno alla quale si può incontrare un supporto stabile.

Nella seconda fase il martinetto idraulico, mediante una apposita “scarpa”, viene fissato sulla piastra per iniziare a operare.

Nella terza fase inizia l’infissione dei pali: l’operatore verifica in maniera continuativa le pressioni esercitate, che possono arrivare a una spinta corrispondente a 36 tonnellate. Questa tecnologia ha il pregio di testare la portata raggiunta da ciascun singolo palo e aumentare eventualmente la profondità se le condizioni geotecniche non sono all’altezza delle previsioni.

Nella quarta fase, a ogni singolo palo viene assegnato un tratto di fondazione più esteso di quello di esercizio, che permette di contrastare in men che non si dica i cedimenti primari e di scongiurare la possibilità di abbassamenti successivi, in quanto il palo non ha bisogno di scendere ulteriormente per caricarsi. 

Nella quinta fase si giunge alla discesa dei micropali alla profondità desiderata e alla pressione corretta: con il martinetto idraulico ancora in carico, si procede con il collegamento del palo alla piastra mediante un adeguato quantitativo di bulloni in acciaio ad alta resistenza.

Il collegamento del martinetto con il precarico è una parte fondamentale del processo di consolidamento fondazioni, in quanto permette di produrre dei risultati immediati e di evitare successivi cedimenti. 

I Tecnici di Systab si occupano da oltre 18 anni di interventi di consolidamento delle fondazioni e impiegano tecniche all’avanguardia come i micropali in acciaio pressoinfissi ad alta resistenza per arrestare i cedimenti differenziali. La rete di ingegneri e geologi si occupa di valutare la pericolosità del dissesto e di consigliarti la soluzione più indicata al tuo problema. Se hai bisogno di un consulto sulla stabilità del tuo edificio, siamo a tua disposizione!

Per ulteriori informazioni >> www.systab.it  - info@systab.it

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