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Il Piano Salvacolline visto dall'Ing. Carmelo Cascio

Il Piano Salvacolline visto dall'Ing. Carmelo Cascio

Il "vulcanico" Ing. Carmelo Cascio si definisce lo "Zorro" degli Ingegneri, contrariamente al Nostro Editore che lo aveva soprannominato "donCASCIOtte" generando le Sue ire.

Ormai è diventato un accanito lettore di Ingenio Messina.

Personaggio introverso ma buono, ama "scavare" nel torbido cercando di comprendere ciò che gli altri non vedono.

Segue con attenzione tutti gli articoli proposti e al contempo, ci ha chiesto di pubblicare delle Sue note inerenti il Piano Salvacolline.

Lui come tanti altri colleghi (nel rispetto della necessaria forma e dialettica) troveranno sempre aperte le porte di un giornale nato per gli iscritti all'Ordine degli Ingegneri di Messina al fine di dare informazione e stabilire un libero dialogo tecnico.

Buona lettura ...

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MESSINA  SAVACOLLINE  alias “DE PROFUNDIS ex Zone” ZIR” e “ZIS

Si premette che Il TRASFERIMENTO di VOLUMETRIE non puo’ stravolgere e VANIFICARE la complessiva Pianificazione urbanistica dei carichi insediativi prefissati dagli Strumenti Urbanistici.

Nello specifico un eventuale loro trasferimento deve trovare legittimazione in una norma Statale, Regionale o negli strumenti di pianificazione urbanistica che  possono anche impedire o limitare tale operazioni per alcune Aree , allorquando le nuove  volumetrie si presentano incompatibili  con la  disciplina urbanistica. (Consiglio di Stato VI n. 04861/2011 del 21/11/2016).

Inoltre l’Asservimento di Aree della volumetria di un lotto fondiario a favore di altro lotto fondiario , per realizzarvi edificabilità, è possibile solo per  aree aventi la MEDESIMA DESTINAZIONE URBANISTICA, per non creare  alterazione alla  tipologia della zona tutelata dalla norma urbanistica.

Infatti, un eventuale trasferimento tra due sottozone diverse, ad esempio  B2 e B3, che hanno  indici di edificabilità diversi (trattandosi di ZONE DISOMOGENEE tra loro), verrebbero  ad alterare i saldi finali di carichi urbanistici al  massimo consentito in ciascuna zona (Consiglio di Stato, Sez. V 19 aprile 2013 n.2222°.)

In sostanza il trasferimento di cubature è possibile  a condizione di non creare modifiche ai saldi definitivi dei carichi ammissibili , per ogni zona, dai rispettivi strumenti urbanistici.

Peraltro il  Cosiddetto Piano” Salvacolline”…alias “DISTRUGGI   ZONE  ZONE EX ZIR e ZIS, si presenta illegale perché le zone collinari sono classificate AREE  SUB URBANE  e, pertanto, sono anche ZONE TERRITORIALMENTE DISOMOGENEE”

Premesso  quanto sopra ne consegue che La città di Messina, viceversa,  deve riprendersi  la sua destinazione naturale : RIDIVENTARE UN CITTA’ A VOCAZIONE MARINARA E TURISTICA, abbandoniamo, definitivamente le logiche passate  dei PALAZZINARI che, per lunghi decenni ,hanno concorso alla devastazione del territorio!

Il Piano regolatore è un piano di massima la cui concreta realizzazione  viene demandata ai Piani particolareggiati detti anche  Piani ATTUATIVI,    perché  debbono trovare concreta  essere esecuzione.

Il D.M.21 dicembre 1994  ha introdotto il PQU (Piano di riqualificazione Urbana).

Il PQU introduce un meccanismo “innovativo”  che consente di intervenire sul territorio urbano ,legando la  programmazione degli interventi alla pianificazione( o  ripianificazione ) urbanisitca  ed individuando contestualmente  i Soggetti attuatori (pubblici e privati) per le risorse finanziarie .Il PQU si caratterizza per la fattibilità che viene garantita ,non soltanto dalla certezza del finanziamento (pubblico e privato),dagli interventi da  esso previsti ,ma anche dalla procedura di formazione ed attuazione .L’accordo di programma tra  Enti pubblici consente di apportare ,all’occorrenza .varianti allo strumento urbanistico.

I PQU offrono quindi l’occasione.

Di  recuperare, oltre che le periferie urbane, le aree degradate o occupate da attività produttive dismesse o in via di dismissione e le aree comunque interessate da mutati processi di sviluppo.

Di migliorare la dotazione di  aree pubbliche, specie nei settori che-come il verde pubblico-sono particolarmente carenti.

Di riadeguare la pianificazione urbana ,in accordo con le linee di tendenza dello sviluppo economico.

I Fondi necessari  dovranno essere intercettati tra quelli europei (lo scorso anno l’Italia ha restituito a Bruxelles circa 180 milioni di euro di risorse non utilizzate da tutte le regioni,  la Sicilia circa 119 milioni di euro….Omissis…Sic!!!) ma anche attraverso la partecipazione di i privati CON  BANDO” DI EVIDENZAPUBBLICA”!

Gli interventi sopra indicati potranno consentire nelle aree comprese tra    Maregrosso e  Zona Falcata   Il Cosiddetto PIAU-altro bel capolavoro,il recupero delle  ex Zir e Zis, secondo la loro destinazione naturale:  ripristino dei Bagni pubblici;, cantieristica navale; Hotel e Ristorazione ; Parco Urbano!

Abbiamo “smarrito” la memoria: Messina, un tempo, la città piu’ importante della Sicilia ,” primo Porto per  traffici economici del centro sud”

A contrariis, i soliti avvoltoi  tentano, maldestramente, da anni di attuare l’ennesimo CRIMINALE Sacco edilizio della Città:

Il Cosi detto Piano Salvacolline  (o meglio distruggi colline) ed il PIAU-Pianificazione Urbanistica particolareggiata-pura speculazione e cancellazione definitiva della vocazione Marinara della città.

Domanda: Il Sindaco Cateno De Luca, si attiverà per  una NUOVA PIANIFICAZIONE URBANISTICA FINALIZZATA ALLA TUTELA  DELLO SPLENDIDO TERRITORIO CITTADINO,  RIDANDO NUOVA LINFA, PER  UN NUOVO  MODELLO DI   SVILUPPO CHE POSSA     RILANCIARE IL MARTORIATO TERRITORIO DELLA  CITTA’ DI MESSINA. LA CITTA’ DEVE DIVENTARE FORIERA DI SANO SVILUPPO, OCCUPAZIONE,ETC, ANCHE CAPTANDO TUTTE LE POSSIBILI RISORSE FINANZIARIE  CHE L’ EUROPA METTE A DISPOSIZIONE….Oppure?

IN SINTESI: RITORNERA’ AD ALBERGARE NUOVAMENTE A MESSINA LA LEGALITA’ DA TROPPO TEMPO…..SMARRITA?

Ing. Carmelo Cascio