“Il primo lascito dell’età industriale siamo noi”: al via gli Stati Generali del Patrimonio Industriale
Iniziano i 2° Stati Generali del Patrimonio Industriale, ideati ed organizzati da AIPAI - Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale - che da 25 anni promuove la cultura del patrimonio industriale e ne tutela i valori.
Focus su buone pratiche di conservazione, progetti di riuso e valorizzazione del patrimonio
Iniziano il 9 giugno i 2° Stati Generali del Patrimonio Industriale, ideati ed organizzati da AIPAI– Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale - che da 25 anni promuove la cultura del patrimonio industriale e ne tutela i valori.
La serie di incontri, che si svolgeranno fra Roma e Tivoli dal 9 all’11 giugno, saranno ospitati a Roma nella Facoltà di Ingegneria della Sapienza nella sede di San Pietro in Vincoli e a Tivoli nel Santuario di Ercole Vincitore, è promossa in collaborazione con DICEA Sapienza - Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale - ed organizzata in collaborazione con l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este (MiC).
“I 2° Stati Generali del Patrimonio industriale saranno l’occasione per tracciare un bilancio ed elaborare strategie e visioni per il futuro prossimo. Un incontro tra gli addetti ai lavori e un confronto tra i molteplici ambiti operativi, di ricerca e istituzionali coinvolti” dice Edoardo Currà Presidente AIPAI e continua – “con la consapevolezza che il primo lascito dell’età industriale siamo noi, la nostra società con i suoi pregi e le sue contraddizioni, le incredibili conquiste degli ultimi secoli”.
Ben oltre 350 tra professionisti, docenti e rappresentanti delle istituzioni, prenderanno parte alla tre giorni di approfondimenti. I contributi giunti riguardano studi di approfondimento e denunce, buone pratiche di conservazione e progetti di riuso, percorsi culturali e azioni di valorizzazione del patrimonio intangibile segno di un crescente interesse e della necessità di confrontarsi su un tema che non rappresenta il passato ma il prossimo futuro di territori, dove la rigenerazione urbana assume una posizione rilevante nel dibattito attuale sull’economia circolare: spazi “vuoti” pubblici e privati che possono diventare un valore per il territorio e per la popolazione, grazie a progetti di riqualificazione proposti dagli enti pubblici in riscontro al PNRR.
SCOPRI IL PROGRAMMA DELL'EVENTO
Sessioni plenarie e parallele si alterneranno su 11 aree tematiche dove professionisti e docenti, con esperienze internazionali, presenteranno approfondimenti superando i meri aspetti classici dell’archeologia industriale: partendo dalla macchina, perno dell’industria, si allarga lo sguardo su città, territori e paesaggi, producendo studi, strategie e prassi operative. Si passa dal restauro al recupero totale, al turismo, all’industria del cinema e alle pratiche di rigenerazione. Strumento imprescindibile che sostiene questo percorso sono gli archivi e i musei d’impresa che da sempre raccolgono e conservano la ”memoria produttiva dei territori”.
L’approccio internazionale, affidato alla prima sessione europea del TICCIH - Comitato Internazionale per la Conservazione del Patrimonio Industriale - porrà l’attenzione sul confronto costruttivo tra tutte le associazioni del patrimonio industriale, attraverso un memorandum of understanding centrato sui temi comuni europei per comporre programmi di scopo con obiettivi chiari e risultati determinabili, per creare partenariati, società miste e, soprattutto, coinvolgere i cittadini.