Interventi sui muri portanti: quando la CILA non basta
Quando gli interventi coinvolgono elementi portanti, la semplice CILA diventa insufficiente ed è necessaria una SCIA accompagnata dall'autorizzazione sismica rilasciata dal Genio Civile regionale, se l'opera ricade in zona sismica. Nel caso più grave, può essere richiesto il permesso di costruire.
Lo spostamento dei tramezzi interni è una cosa, l'apertura di muri portanti decisamente un altra: ecco perché non tutti i casi di redistribuzione interna degli spazi ricadono nel perimetro applicativo della semplice CILA, ma possono richiedere una SCIA e in alcuni casi anche il permesso di costruire.
Il caso: apertura di un varco in un muro portante
La sentenza 11183/2025 del Tar Lazio affronta un caso emblematico che chiarisce i limiti della Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) negli interventi edilizi.
Il caso riguarda lavori di ristrutturazione in un appartamento romano dove l'apertura di un varco in un muro portante ha portato all'annullamento sia della CILA che della successiva SCIA in sanatoria.
La decisione evidenzia come la presenza di elementi strutturali modifichi radicalmente il regime autorizzativo richiesto.
Che tipo di intervento è? La manutenzione straordinaria non tiene
La ricorrente aveva presentato nel novembre 2021 una CILA per lavori di manutenzione straordinaria nel proprio appartamento.
Gli interventi comunicati comprendevano apertura di varchi murari, spostamento di pareti interne ed altre modifiche distributive, escludendo espressamente interventi sulle parti strutturali dell'edificio.
Durante i sopralluoghi della Polizia Locale (aprile e maggio 2022), emersero però difformità non dichiarate: una nicchia nella parete confinante e, soprattutto, l'apertura di un varco di collegamento tra cucina e sala praticato su un muro portante di spina (dimensioni 1,60 x 2,17 metri su muratura con spessore di 34 cm).
Per regolarizzare la situazione, la proprietaria presentò nel giugno 2022 una SCIA in sanatoria, dichiarando interventi di ristrutturazione edilizia "leggera" e segnalando la presenza della nicchia preesistente. Tuttavia, anche questa pratica ometteva di considerare adeguatamente l'intervento sul muro portante.
CILA vs permesso di costruire: quale titolo abilitativo serve?
La sentenza chiarisce i confini applicativi dei diversi titoli edilizi.
La CILA è sufficiente per interventi di manutenzione straordinaria che non interessino le parti strutturali dell'edificio. Tuttavia, la sua presentazione "non può derogare al rispetto delle altre normative di settore", in particolare quelle antisismiche.
Quando gli interventi coinvolgono elementi portanti, la semplice CILA diventa insufficiente. È necessaria una SCIA accompagnata dall'autorizzazione sismica rilasciata dal Genio Civile regionale, conformemente agli articoli 93 e 94 del D.P.R. 380/2001. Nel caso più grave, può essere richiesto il permesso di costruire.
Il principio è chiaro: più l'intervento incide sulla sicurezza strutturale dell'edificio, più stringente diventa il regime autorizzativo. La CILA resta limitata agli interventi che non compromettano l'integrità statica dell'immobile.
Le problematiche del muro portante
Il cuore della controversia riguarda quindi la natura portante del muro interessato dall'apertura. La ricorrente sosteneva che si trattasse di un semplice tramezzo, mentre Roma Capitale lo qualificava come muro portante basandosi sulle planimetrie catastali allegate alla stessa CILA.
Il TAR ha ritenuto decisiva la rappresentazione grafica: lo spessore maggiore della muratura (34 cm) rispetto alle altre pareti dell'appartamento dimostrava inequivocabilmente la funzione portante. Come sottolineato dai giudici, interventi su muri portanti "possono determinare pregiudizi statici" e non possono essere qualificati come "opere edilizie minori".
La Corte ha respinto la richiesta di consulenza tecnica ritenendo che non sussistesse "oggettiva incertezza" sulla natura del muro, dato che le planimetrie catastali fornivano elementi sufficienti per la qualificazione.
Ha inoltre criticato l'approccio della ricorrente che, per dimostrare il carattere non portante, avrebbe richiesto una "scarnificazione" dell'intero edificio - operazione sproporzionata e impraticabile.
Le conseguenze dell'irregolarità
Roma Capitale ha proceduto all'annullamento in autotutela della CILA (febbraio 2023) e alla dichiarazione di inefficacia della SCIA in sanatoria (maggio 2023). Entrambi i provvedimenti sono stati confermati dal TAR.
La sentenza stabilisce che negli interventi su muri portanti senza le dovute autorizzazioni sismiche ricorrono i presupposti per l'annullamento basato su "false rappresentazioni di fatti".
L'interesse pubblico alla rimozione dell'irregolarità è insito nel rispetto della disciplina urbanistica e della sicurezza sismica.
Abuso Edilizio
L'abuso edilizio rappresenta la realizzazione di opere senza permessi o in contrasto con le concessioni esistenti, spaziando da costruzioni non autorizzate ad ampliamenti e modifiche illegali. Questo comporta rischi di sanzioni e demolizioni, oltre a compromettere la sicurezza e l’ordine urbano. Regolarizzare tali abusi richiede conformità alle normative urbanistiche, essenziale per la legalità e il valore immobiliare.
T.U. Edilizia
Il D.P.R. 380/2001 (più conosciuto come Testo unico per l'edilizia) definisce le regole fondamentali da seguire in ambito edilizio.
Titoli Abilitativi
Permesso di costruire, SCIA, CILA, edilizia libera: cosa sono, quando servono e cosa comportano. INGENIO ti guida nella scelta del corretto titolo edilizio, con articoli tecnici, esempi e normativa aggiornata.
Condividi su: Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp