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L’uso delle Facciate Ventilate nelle scuole: vantaggi e incentivi

I vantaggi di usare le facciate ventilate nell'edilizia scolastica e quali tipologie usare a seconda delle prestazioni finali richieste per l'edificio

Le tecnologie di facciata ventilata rappresentano un efficace soluzione costruttiva che garantisce sia un'ottima coibentazione invernale che una diminuzione del surriscaldamento nella stagione estiva. Negli ultimi anni l’adozione di questa tecnologia ha registrato una forte diffusione sia nelle nuove costruzione che nel settore del rinnovamento energetico degli edifici, e grazie ai suoi vantaggi si colloca tra le tecnologie più indicate nell’ambito dell’edilizia scolastica.

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Scuola Rubano (PD). Credit foto: sito web Nicolli.it

Facciate ventilate: tra efficienza energetica e impatto architettonico

Il ruolo della facciata negli edifici è quello di relazionarsi con il contesto e di regolare gli scambi di calore, aria e luce tra l’interno e l’esterno. Tra le diverse tecnologiche, la parete ventilata garantisce numerosi vantaggi sia in termini di funzionamento che di resa architettonica; proprio per queste ragioni rappresenta una delle soluzioni più idonee a soddisfare le esigenze dell’edilizia scolastica. 

L’installazione di facciate ventilate garantendo ottime prestazioni dell’edificio risulta sempre conveniente, ma i suoi vantaggi sono ancora più evidenti nel caso di edilizia pubblica o più in generale per strutture di grandi dimensioni, per i quali l’incidenza della manutenzione è una variabile di maggior interesse. Inoltre, la massima personalizzazione estetica del sistema permette la creazione di prospetti ad hoc e di grande impatto architettonico, prerogativa fondamentale nel caso delle scuole che spesso rappresentano dei landmark all’interno dei comuni Italiani. 

Tra i vantaggi del sistema facciata ventilata si elencano:

  • Protezione dall’azione degli agenti atmosferici
  • Miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio
  • Isolamento termico invernale ed estivo
  • Maggiore traspirazione della facciata
  • Eliminazione dell’umidità e condense
  • Riduzione di infiltrazioni e distacchi
  • Grande libertà compositiva
  • Bassissima manutenzione

L’origine del sistema tecnologico

Le facciate ventilate sono oggi una delle soluzioni più evolute in edilizia e garantiscono l’innalzamento oltre che dell’efficienza termica anche del comfort abitativo interno di un edificio. Questa soluzione, anche se di grande attualità possiede una storia che parte da lontano. Il sistema di facciata ventilate nasce, infatti, in Norvegia dove veniva installata per proteggere gli edifici in legno dall’umidità e dall’acqua. Proprio i norvegesi svilupparono questi sistemi drenanti e ventilanti allo scopo di proteggere le murature dall’azione degli agenti atmosferici. Già a partire dagli anni 40’ si iniziò, poi, a studiare con maggior attenzione questa tecnica costruttiva che sfrutta la circolazione naturale dell’aria tra il rivestimento perimetrale e le pareti dell’edificio. Oggi i principi alla base delle facciate ventilate sono rimasti invariati ma i sistemi si sono evoluti notevolmente portando ad un ottimizzazione della resa termica acustica ed estetica. 

Funzionamento delle facciate ventilate

Dal punto di vista costruttivo una facciata ventilata è costituita da tre parti:

  • l’isolamento termico posato a ridosso della muratura (di qualsiasi genere),
  • la sottostruttura, che può essere realizzata in legno o alluminio, fissata tramite staffe all’edificio
  • e il rivestimento esterno, ancorato alla sottostruttura.

Tale soluzione è estremamente versatile e può essere accoppiata a supporti murari tradizionali o essere completamento di sistemi posati a secco. 

Il principio alla base della tecnologia è proprio la respirazione; al disotto del rivestimento visibile della facciata vi è, infatti, una camera d’aria che è responsabile del miglioramento delle performance dell’edificio durante tutto l’anno.

La stratigrafia di un sistema di facciata ventilata è semplice e funzionale ed è pensata affinché i diversi elementi e materiali lavorino in sinergia. E’ compito del progettista della facciata individuare di volta in volta i materiali più adatti che soddisfino le esigente di ogni specifico edificio. 

Con riferimento al funzionamento ed alle prestazioni in opera è utile distinguere due casistiche principali: 

  • Il caso di pareti mediamente o fortemente ventilate nell’intercapedine che, oltre a fornire i vantaggi di alta resistenza e di bassa sensibilità all’azione della pioggia battente, consento di implementare ed ottimizzare la prestazione termo-energetica dell’involucro. Tale sistema è caratterizzato da un intercapedine che deve essere collegata (per l’itera altezza dell’edificio o anche solo per segmenti) a griglie di ventilazione (immissione ed espulsione) dell’aria esterna opportunamente regolabili, così da gestire, secondo convenienza, il moto dell’aria all’interno di questo spazio.
    Nella stagione estive il moto che si genera è di tipo ascendente e viene attivato dalla differenza di temperatura tra l’interno della camera d’aria e l’esterno, dando luogo al cosiddetto “effetto camino”. Grazia a tale fenomeno nella stagione estiva il flusso di ventilazione che si genera contribuisce al raffrescamento dell’edificio, o meglio è responsabile della riduzione del carico termico gravante sugli strati più interni della parete ed, in particolare, sullo strato isolante. Nella stagione invernale il vantaggio del flusso di ventilazione generato nella camera d’aria contribuisce ad una più rapida evaporazione ed allo smaltimento degli apporti d’acqua e umidità raccolti. 
  • I sistemi di rivestimento debolmente o molto debolmente ventilati, chiamati anche micro o pseudo ventilati sono in grado di fornire vantaggi di alta resistenza e proteggere dall’azione della pioggia battente, nonché prestazioni termo energetiche equivalenti o anche complessivamente superiori a quelle offerte dalle soluzioni fortemente ventilate, poiché caratterizzate da spessori di isolamento maggiori. Il vantaggio costruttivo e gestionale è quello di evitare l’installazione di griglie di ventilazione; risultando quindi di più semplice progettazione ed installazione e più concorrenziali nel rapporto costo/prestazioni. Tale tecnologia è maggiormente indicata in zone climatiche non particolarmente calde, dove l’incidenza dei fabbisogni di riscaldamento è molto minore rispetto a quella di raffrescamento. 

In conclusione, quindi grazie al funzionamento sopra descritto, il sistema a facciata ventilata consente la massima salubrità degli ambienti; garantisce protezione allo strato isolante e costante ventilazione. E’, però, opportuno scegliere materiali e spessori adeguati per ogni strato a seconda delle prestazioni che si vogliono raggiungere. L’adozione di questa tecnologia è di gran lunga più efficiente di un semplice cappotto in quanto la camera di ventilazione consentirà un naturale raffrescamento delle pareti che i tradizionali cappotti non permettono. Inoltre grazie alla capacità del sistema di abbattere l’onda termica estiva si riesce in molti casi ad evitare l’installazione di impianti di condizionamento, fattore particolarmente vantaggioso quando si interviene su un edificio scolastico che, come nel contesto italiano, per la maggior parte dei casi non presenta alcun sistema impiantistico di raffrescamento. Inoltre, gli involucri progettati con pareti ventilate aumentano le loro capacità di ridurre i suoni ed i rumori provenienti dall’esterno migliorando notevolmente il comfort all’interno delle aule. 

La riqualificazione delle scuole esistenti: perché optare per l’installazione di facciate ventilate 

Oltre ad essere un'ottima tecnologia da applicare nel caso di nuove costruzioni, la facciata ventilata rappresenta un'efficace soluzione per la riqualificazione energetica di edifici scolastici già esistenti. I principali risultati di un’intensa campagna sperimentale condotta nel periodo estivo su una facciata ventilata, dimostrano la sua efficacia nella rimozione dei carichi solari, con una riduzione stimata dei flussi di calore in corso, confrontando la configurazione ventilata con quella non ventilata tra il 50 e il 60%. 

Fatta questa premessa è necessario chiarire quanto il patrimonio edilizio scolastico nel nostro territorio sia caratterizzato da edifici costruiti prima del 1974 (cioè prima della pubblicazione delle Legge 373/76). Diversi studi mostrano come le prestazioni energetiche degli edifici scolastici siano molto scadenti; (es. Corgnati et al 2008; Arambula Lara et al 2015) e le campagne di monitoraggio energetico, condotte da lungo tempo e in contesti diversi, hanno dimostrato l’importanza di azioni volte alla riqualificazione di questi edifici. In questi casi la proposta di riqualificazione deve tenere in conto non solo della riduzione dei consumi ma soprattutto il grado di benessere degli occupanti. Ecco perché, l’applicazione esterna di facciate ventilate costituisce uno dei sistemi più efficaci essendo inoltre in grado di correggere i ponti termici e di eliminare fenomeni di condensa e muffe. In aggiunta a ciò, essendo un intervento effettuato sull’esterno dell’edificio, la sua realizzazione non riduce la superficie calpestabile degli ambienti e non crea eccessivi disagi agli occupanti. L’intervento è comunque oneroso ma con un’unica spesa permette il contemporaneo rinnovamento della facciata. Risulta economicamente ancor più conveniente proprio quando si è reso necessario un rifacimento della facciata; se dovessimo riqualificare energeticamente un edificio utilizzando un normale cappotto termico rasato ed incollato, dovremmo ripristinare le superfici d’aggrappo, mentre il vantaggio della facciata ventilata è quello di poter essere applicato su qualsiasi parete pre-esistente senza alcuna preparazione del supporto. 

Come incentivare l’intervento di riqualificazione con facciata ventilata nelle scuole?

La riqualificazione energetica di una scuola pubblica può beneficiare del contributo a fondo perduto del Conto Termico. Possono accedere al meccanismo i Comuni, le Province e agli altri Enti pubblici che detengono la proprietà degli istituti scolastici, anche qualora scelgano di affidarsi a una ESCO per la gestione energetica e per la realizzazione degli interventi.

Il Conto Termico incentiva la maggior parte delle tipologie di interventi che possono rendere energeticamente più efficiente una scuola. In particolare l’incentivo per le coibentazioni è del 40%, e può arrivare fino al 55% fino ad un massimo circa di 400.000 €, considerando un costo dell’intervento massimo di 100€/mq. 

L’incentivo di Conto Termico considera la possibilità di richiedere un anticipo sull'incentivo prima o durante la realizzazione dei lavori, oltre che di effettuare domanda per l'intero ammontare a fine lavori. Il contributo viene erogato direttamente sul conto corrente dell'Ente che ne fa richiesta, entro due mesi dalla sottoscrizione del contratto con il GSE.

Inoltre, gli incentivi del Conto Termico sono cumulabili con tutti gli altri incentivi di natura comunale, regionale, statale e anche europea, fino al 100% di copertura delle spese ammissibili.

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