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L’uso delle membrane desolidarizzanti nella posa di ceramica e pietra naturale

Cosa sono le membrane desolidarizzanti? Qual è la loro funzione? Marco Albelice, Tecnico-Formatore Senior Mapei Spa, lo spiega nel dettaglio in questo articolo di approfondimento.

Ristrutturazioni o nuove costruzioni in ambienti civili e industriali

Nella realizzazione di nuove pavimentazioni ceramiche o nel in caso di ristrutturazione, l’aspetto progettuale ha un’importanza rilevante. Gli elementi che normalmente compongono la stratigrafia di un pavimento, dal calcestruzzo alla stuccatura delle fughe, sono connessi tra loro determinando il comportamento complessivo del rivestimento.

In alcuni casi, specialmente in caso di ristrutturazione - ma non solo -, è possibile che il piano di posa del nuovo rivestimento ceramico o di pietra naturale, non possieda più le caratteristiche previste dalle normative per ricevere un pavimento. Oppure le istanze tecniche del sottofondo, ad esempio i giunti del massetto, non coincidono con le esigenze tecnico/estetiche di una lastra di gres porcellanato di grandi dimensioni.

È in queste situazioni che si inserisce l’opzione oggetto di questo articolo: le membrane desolidarizzanti.

 

Perché usare le membrane desolidarizzanti per la posa del pavimento ceramico?

I sottofondi, con particolare riferimento al contesto delle ristrutturazioni, risultano talvolta problematici o non rispondenti ai requisiti richiesti. Fattori come umidità, continuità (presenza di giunti di frazionamento o dilatazione), stabilità, impermeabilità, se non correttamente gestiti, possono influire negativamente sulla corretta posa della pavimentazione (UNI 11493-1 e UNI 11714-1).

A questo si aggiunga che ormai da molti anni in diversi Paesi si è diffusa la produzione di lastre di grès porcellanato realizzate, in grande formato e basso spessore. Tali lastre conferiscono alle superfici un aspetto monolitico, riducendo fortemente la quantità di fughe e giunti sul rivestimento.

Tuttavia, la piastrellatura ceramica è un sistema composto da più strati e al di sotto del rivestimento è di solito presente un supporto sul quale vengono realizzati dei giunti di controllo.

 

 

Molto spesso accade che le campiture dei giunti realizzati sul massetto non coincidano con il formato o il disegno previsto per la posa di un grès porcellanato di grande formato.

O ancora, nel caso di posa sul pavimento esistente, il vecchio pavimento presenterà dei giunti che in teoria andrebbero rispettati (per via dei movimenti a cui è soggetto).

 

 

Posando il nuovo rivestimento occorrerebbe tagliare la piastrella in corrispondenza del giunto, perdendo definitivamente così uno dei pregi estetici più apprezzati di questo tipo di lastre.

Un'eccellente soluzione a questo genere di problematiche è costituita dalle membrane desolidarizzanti. La membrana si interpone tra il nuovo pavimento e il vecchio supporto, impedendo alle tensioni sottostanti di danneggiare il nuovo rivestimento. Va ricordato che alcune normative di posa, come quelle italiane UNI 11493-1 e UNI 11714-1, definiscono le tipologie e le caratteristiche prestazionali che i supporti devono presentare per l’installazione di rivestimenti ceramici o materiali lapidei.

 

Cosa sono le membrane desolidarizzanti?

In assenza di un riferimento internazionale, è utile ricordare che le membrane desolidarizzanti sono definite dall’Handbook Tile Council of North America (TCNA) come membrane di plastica geometricamente configurate in modo da creare uno spazio di aria tra la pavimentazione in piastrelle e il sottofondo. Ampliando lo sguardo ad altre importanti funzioni attribuite alle membrane, troviamo le membrane acustiche insonorizzanti, quelle antifrattura, impermeabilizzanti o isolanti, le cui caratteristiche a volte si sovrappongono ma che possono essere comunque distinte concordemente alle esigenze progettuali o di cantiere.

 

Qual è di fatto l’utilità delle membrane desolidarizzanti?

Queste membrane permettono alla pavimentazione e al sottofondo movimenti indipendenti, limitando così il trasferimento delle tensioni sulla pavimentazione. Ne deriva che l'applicazione di una membrana desolidarizzante permette di posare un pavimento ceramico anche di grande formato senza il tassativo rispetto dei giunti presenti sul sottofondo.

La membrana può essere incollata al sottofondo esistente mediante lo stesso adesivo utilizzato per la successiva posa del pavimento. In altri casi, la membrana può essere “appoggiata” su vecchio supporto (sia esso un pavimento esistente o un sottofondo cementizio), e ricevere successivamente il nuovo pavimento scelto.

 

Qual è la proposta di Mapei?

Tra le diverse membrane nella gamma Mapei citiamo MAPEGUARD UM35, una membrana bi-strato, desolidarizzante, anti-frattura, impermeabilizzante, composta da uno strato alveolare in HDPE con superficie irruvidita e da un tessuto in polipropilene sul retro, che permette di installare un rivestimento ceramico o materiale lapideo sulla maggior parte dei sottofondi, anche quando questi presentano problematiche e/o non raggiungono alcuni dei requisiti previsti dalle norme.

Una valida alternativa è MAPETEX SYSTEM, membrana antifrattura in tessuto non tessuto che consente di posare pavimenti in ceramica su supporti fessurati o non completamente stagionati, evitando che le irregolarità del sottofondo possano danneggiare la pavimentazione finale. Permette inoltre di posare le piastrelle senza rispettare i giunti di frazionamento presenti nel massetto, per soddisfare le esigenze estetiche del cliente, soprattutto nel caso di piastrelle di grande formato. Applicato su supporti fessurati, evita che le fessure presenti nel sottofondo si propaghino sulle piastrelle danneggiando la nuova pavimentazione. È un sistema rapido e di facile installazione, disponibile in comodi rotoli di diverse misure.

Un’altra membrana particolarmente utile per l’isolamento acustico da calpestio è MAPESONIC CR, membrana di gomma e sughero costituita da materie prime riciclate e riciclabili, in spessore da 2 e 4 mm, utilizzata al di sotto di nuove pavimentazioni in ceramica, materiale lapideo, resilienti o parquet multistrato.

 

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