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La Crescita del Settore delle Costruzioni: Qualità e Quantità tra Digitus e Digit

Una articolata analisi, apparsa nel 2015, a cura della LIUC, dedicata alle cause della scarsa Produttività registrata da molti anni nell'Economia Nazionale individuava nel Settore delle Costruzioni, assieme e innanzi a quello dei Servizi, il fattore maggiormente critico, nonché meno soggetto a elementi di competizione sul piano internazionale.
In buona sostanza, il Settore sedeva in primo piano sul banco degli imputati della Improduttività e della Decrescita, segnalando la scarsa reputazionalità di cui gode presso i Decisori Politici e, soprattutto, presso i loro Consulenti Economici.
In effetti, ciò che più colpisce del Comparto è una costante rivendicazione di, sia pur legittimi, incentivi e agevolazioni (oltre che di variazioni in tema di diritto amministrativo, urbanistico, societario), in vista di un aumento, tendenzialmente quantitativo dei volumi di produzioni originabili dalla Domanda Pubblica e Privata.
La sensazione, in effetti, è che il Comparto stenti a proporre di se stesso una versione attraente, inedita, che parli con le parole del futuro delle esperienze del passato.
Negli Stati Uniti, come altrove, peraltro, a fronte di una controversia sulla correttezza dei criteri di misurazione della Produttività del Comparto, le analisi ricorrenti mettono non solo in luce il divario crescente tra la Costruzione e la Manifattura, bensì pure l'andamento costantemente e progressivamente negativo nei confronti dell'origine posta all'inizio degli Anni Sessanta.
Ancor più recentemente, la Banca d'Italia ha sottolineato la crisi dei volumi di produzione del Comparto, presente sin dal 2007, così come la cattiva prestazione del Settore in tema di crediti deteriorati, e la necessità di rafforzare gli Investimenti Infrastrutturali e la Riqualificazione Urbana.
Ovviamente, però, la scarsità delle risorse finanziarie disponibili rende questo obiettivo difficoltoso sia per la Domanda Pubblica sia per quella Privata, enfatizzando le Forme Partenariali e il loro portato in termini di attribuzione del Rischio Operativo.
A prescindere dalla differenza tra Produzione e Produttività, essenziale, non vi ha dubbio, però, che gli immaginari e le attese degli Operatori risiedano prevalentemente sugli Oggetti Tangibili, a cominciare da quelli già esistenti, allorché l'Ineffabile inizia a proporsi con prepotenza.
L'oggetto dell'attenzione del Settore resta, dunque, focalizzato sui Cespiti Immobiliari e Infrastrutturali in quanto tali.
Purtuttavia, coerentemente, almeno nel Nostro Paese, l'avvenire del Settore è giustamente identificato con la triade Circolare/Sociale/Digitale, come aggiornamento di Sostenibile/Etico/Computazionale: lo fa, tra gli altri, ReBuild, ma, ancor più profondamente, lo fa la Biennale di Architettura che propone un forte racconto «digitale», sia pure in termini «analogici».
Occorre, tuttavia, domandarsi se da questa interpretazione, trasformativa, dirompente, si traggano tutte le conseguenze necessarie.
Se, infatti, da un lato, alcune locuzioni, come Abitare Condiviso, Conservazione Programmata, Edifici a Energia Positiva, Edilizia di Sostituzione, Modellazione Informativa, Rammendo Urbano, restituiscono efficacemente il significato della triade sopraddetta, il canovaccio narrativo pare non esplicitare in modo del tutto convincente la geografia concettuale, le categorie opportune.
Un primo elemento da non trascurare, per quanto spesso ripetuto, consiste nel Ciclo di Vita del Manufatto che, peraltro, solitamente è fatto coincidere con la Manutenzione.
Sennonché sia la Occupazione, tramite la Valutazione Post Occupativa, sia le Operazioni, tramite, ad esempio, la Gestione degli Spazi di Lavoro, rimandano a un livello categoriale del tutto differente: appunto, quello della Occupancy, delle Operations, dell'Integrated Workspace Management.
Quantunque il Cespite evidentemente non si dematerializzi, esso sempre più attiene all'Immateriale, si approssima al Servizio, più che al Prodotto, come già chiaramente emerso col Contratto di Disponibilità o col Contratto di Prestazione Energetica.
Non solo, in effetti, le Prestazioni dell'Edificio e dell'Infrastruttura contano, ma esse devono, per così dire, essere subordinate agli interessi, alle ragioni, delle Prestazioni degli Occupanti e degli Utenti, all'insegna del Business Continuity Management.
È per il rilievo e il controllo dei Costi Operativi nel Ciclo di Vita, d'altronde, che sorgono la Modellazione e la Gestione Operativa: l'Information Modeling and Management. E' per questo che ai Committenti e ai Progettisti si richiede l'anticipazione delle conseguenze delle proprie scelte progettuali in ambienti immersivi, focalizzandosi sui Comportamenti simulabili.
È per il medesimo motivo che il CIB (Conseil International du Bâtiment) vara un Gruppo di Lavoro intitolato a Clients and Users, laddove la distinzione tra Clientship e Ownership non appare più così netta.
Epperò, sin qui, sarebbe faticoso individuare il punto di svolta che, di fatti, avviene allorché il Cespite, il Built Asset, diventa Connesso.
Certo, il Modello Informativo del Bene Come Costruito (Conservato, Sostituito, Trasformato), digitalizzato, vale a dire reso computazionalmente, attribuisce un maggior valore al Manufatto in quanto più agevolmente Manutenibile e Operabile.
Eppure, la Connessione, non circoscrivibile a espressioni storicamente datate quali Domotica ovvero Edificio Intelligente, muta sostanzialmente il rapporto che si instaura tra l'Utente/Occupante e la sua geo-localizzazione, all'interno, in prossimità o in remoto riguardo al Cespite.
Non a caso, allorché, con riferimento alla Connettività, bTicino, così come, per altri versi, Bosch, ad esempio, si propone come Family Consultant, in sinergia con gli Sviluppatori dell'Edilizia Residenziale, dimostra sia di assumere un ruolo non marginale quale Driver del Mercato Immobiliare accanto e forse prima dei protagonisti tradizionali, ma, soprattutto, intende evidentemente agire non direttamente sui fattori di produzione del Bene Tangibile, bensì indirettamente sulle risultanze delle Data Analytics che consentono di profilare Identità e Stili di Vita individuali e personalizzati dei Residenti.
Che cosa si potrebbe dire, alla stessa stregua di Amazon, Google, Microsoft, ecc., ora che Airbnb e Uber sono divenuti i riferimenti ideali dei Costruttori?
Analogamente ragiona High Speed Two, quando racconta la potenziale esperienza di viaggio, in senso dilatato, del Cliente, che, in definitiva, muta radicalmente il significato dell'Infrastruttura.
Digitalizzazione e Connettività costituiscono, pertanto, passaggi significativi, ma non decisivi, di un vero e proprio cambio di paradigma per il Settore, esprimibile come Disruptive e Transformational, transizione che si deve imputare alla Cognitività.
Il Cespite, immobile (tranne che per i convogli ferroviari e i veicoli, più o meno autonomi), si mobilita e si servitizza, proprio perché si instaura una continua relazione, e un continuo apprendimento, tra Utenti e Cespiti, non più solo in presenza, non più solo in quanto Contenitori.
Ciò che risulta, infatti, anche dalle sperimentazioni in corso di svolgimento, in collaborazione con primari partner industriali globali, presso eLux, il Laboratorio, il Dimostratore di Smart Living presso l'Università degli Studi di Brescia, è che l'apporto più interessante, più che dai Dati trasmessi in continuo al Modello Informativo Federato dai sensori in vista degli attuatori, in merito alle Prestazioni dell'Edificio, così come alla Soddisfazione dell'Utente, derivi dalla Sentiment Analysis, vale a dire, dall'analisi semantica computazionale dei contenuti dei messaggi inviati dagli Occupanti attraverso i Social Media, oltre che dal tracciamento degli stessi Occupant al fine di offrire loro condizioni micro-ambientali personalizzate.
La metafora telemetrica mostra, inoltre, come i flussi informativi di interesse dell'Utente siano specialmente quelli che lo raggiungono prima dell'ingresso nello Stabile e subito dopo la sua uscita dal medesimo.
L'Edificio Connesso e Cognitivo, o l'Infrastruttura Connessa e Cognitiva, coi i Componenti, a loro volta, connessi, sancisce certamente l'ingresso del Settore dell'Ambiente Costruito nella Smart City, nell'Internet of Everything, nella Quarta Rivoluzione Industriale.
Qui, però, emergono alcuni interrogativi:
1) che cosa è un Organismo Edilizio o una Infrastruttura?
2) che cosa significa essere Committenti, Progettisti e Costruttori?
3) quanto conta essere Proprietari del Cespite (per alienarlo o per gestirlo) oppure essere detentori dei flussi informativi e dello loro analisi?
4) che cosa significa essere «Produttori»?
E' palese come dalle risposte a questi quesiti dipenda il futuro del Settore.