Lavori pubblici, Mazzetti (FI): "Proseguire su rivoluzione liberale in burocrazia, al centro manutenzione e nuove opere"

Per Mazzetti sono 3 le parole chiave: pianificazione, progettazione e realizzazione

A seguito del convegno svoltosi ieri alla Camera, che ha rappresentato un momento significativo per il dibattito sul futuro delle infrastrutture italiane, a fare il punto è l’On. Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale del Dipartimento Lavori Pubblici del partito, nonché presidente dell’Intergruppo parlamentare “Progetto Italia”.

Mazzetti ha definito l’incontro «molto positivo e concreto», sottolineando come siano emerse indicazioni chiare per proseguire l’azione politica a sostegno di un settore cruciale per la competitività e la qualità della vita del Paese. Forza Italia ha raccolto con entusiasmo lo stimolo del Segretario nazionale, On. Antonio Tajani, per avviare una vera e propria “rivoluzione burocratica” nel comparto delle infrastrutture.

Uno dei punti centrali messi in luce riguarda la necessità di programmare già oggi il futuro post-PNRR, considerando che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza giungerà a termine nel 2026. Mazzetti ha evidenziato l’importanza di una legge di traguardo per definire interventi di modernizzazione infrastrutturale, partendo da un censimento accurato delle opere pubbliche: sia quelle da realizzare ex novo, sia quelle da manutenere o rigenerare.

Si punta a una legge quadro semplice e autoapplicativa, capace di stabilire priorità chiare, soprattutto per le opere di primaria necessità nazionale, mettendo al centro l’accessibilità ai territori, il miglioramento della qualità della vita, la semplificazione delle procedure e l’efficienza realizzativa. Tre le parole chiave indicate da Mazzetti: pianificazione, progettazione, realizzazione.

Un altro aspetto fondamentale è la definizione di meccanismi di finanziamento pubblico che prevedano anche il coinvolgimento pragmatico e trasparente del settore privato. Accanto a questo, risulta imprescindibile sostenere le politiche industriali, sociali, ambientali, energetiche e digitali, aggiornando anche normative cruciali come il Testo Unico dell’Ambiente e rivedendo i vincoli sui beni culturali, spesso percepiti come un freno eccessivo.

Mazzetti ha sottolineato l’importanza di rafforzare il rapporto di fiducia tra imprese, stazioni appaltanti e professionisti, un principio già sancito nel nuovo Codice Appalti. Altro elemento chiave sarà la valorizzazione di tutte le figure coinvolte nel settore delle costruzioni, dal progettista al realizzatore, garantendo un compenso adeguato e dignitoso.

Secondo Mazzetti, basterebbe aggiornare e applicare la “Legge Obiettivo” del governo Berlusconi del 2001, integrandola con le esigenze della digitalizzazione e del contesto attuale. Un compito che, secondo lei, il governo di centrodestra ha tutte le carte in regola per portare avanti.

Forza Italia, dunque, si prepara a tradurre in atti concreti le proposte emerse dal convegno, con l’obiettivo di modernizzare il Paese e rendere finalmente più snella ed efficace la macchina burocratica che regola il settore infrastrutturale.