Manutenzione straordinaria della piastrellatura: cos’è, quando serve e come si esegue
Cos'è la manutenzione straordinaria della piastrellatura? Quando è necessaria? Come intervenire su fughe, giunti e piastrelle danneggiate per mantenere le superfici ceramiche funzionali ed esteticamente integre.
Pavimenti e rivestimenti in ceramica: differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria
Nel contesto delle superfici piastrellate, è importante distinguere tra manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria.
La prima comprende tutte le operazioni quotidiane e periodiche – come la pulizia regolare e il controllo visivo – che servono a mantenere in buone condizioni le piastrelle.
La seconda, invece, riguarda interventi mirati e più incisivi, necessari per ripristinare la funzionalità, la durabilità e l’estetica delle superfici, soprattutto in presenza di segni di deterioramento o usura.
Cos’è la manutenzione straordinaria della piastrellatura
La manutenzione straordinaria comprende tutte le attività necessarie a riparare, sostituire o rigenerare porzioni della piastrellatura che hanno perso efficienza estetica o funzionale.
È fondamentale perché le superfici piastrellate, sebbene resistenti, sono soggette nel tempo all’usura meccanica, all’azione di agenti chimici (come detergenti aggressivi) e agli sbalzi termici o all’umidità, soprattutto in ambienti esterni.
Quasi mai si interviene direttamente sulle piastrelle, se non per alcun aspetti che vedremo in seguito, in quanto la ceramica conserva nel tempo le proprie caratteristiche tecniche ed estetiche, la manutenzione straordinaria si esegue soprattutto in alcuni aspetti della piastrellatura più soggetti ad usura e danni accidentali
Questi interventi sono richiesti tanto in pavimenti quanto in rivestimenti, sia in contesti interni (bagni, cucine, zone living) che esterni (terrazze, facciate, marciapiedi, ingressi).
Cosa dice la UNI 11493-1 a riguardo?
La manutenzione straordinaria della piastrellatura comprende tutte quelle azioni atte a preservarne la durabilità, ripristinarne o mantenerne la funzionalità e l’estetica per come è stata progettata e realizzata.
La definizione soprariportata la possiamo approfondire e sviluppare per temi.
Quando è necessaria la manutenzione straordinaria
La manutenzione straordinaria si rende necessaria in presenza di:
- Crepe nelle fughe o nelle piastrelle;
- Distacchi, rigonfiamenti, avvallamenti della pavimentazione;
- Fughe annerite, sbriciolate o ammuffite;
- Macchie persistenti o superfici opacizzate che non migliorano con la pulizia ordinaria.
In contesti residenziali, questi interventi possono essere richiesti ogni 8–10 anni, mentre in ambienti commerciali o industriali soggetti a maggior traffico e sollecitazioni, i tempi si riducono.
Ignorare i segni di degrado può portare a infiltrazioni, danni strutturali al sottofondo, o perdita di adesione tra piastrelle e supporto, rendendo necessaria una ristrutturazione completa.
Tipologie di interventi di manutenzione straordinaria
Ripristino delle fughe
Le fughe si deteriorano nel tempo per effetto di umidità, muffe o detergenti aggressivi.
Il ripristino consiste nella rimozione della vecchia fuga e nell’applicazione di una nuova miscela, che può essere:
- Cementizie, per uso standard;
- Cementizie ad alte prestazioni, indicate per superfici sottoposte a elevata umidità e shock termici, o soggette a traffico elevato, come ambienti commerciali e industriali a elevata intensità;
- Polimeriche, ideale su supporti flessibili;
- Epossidica, più resistente e impermeabile, ideale per ambienti soggetti a forte umidità o prodotti chimici.
Ripristino dei giunti
I giunti di dilatazione servono ad assorbire i movimenti strutturali e prevenire fessurazioni nella superficie.
Se danneggiati, vanno sostituiti o rinnovati con sigillanti elastici specifici sostanzialmente siliconici o poliuretanici, per garantire la continuità e la funzionalità della superficie.
Sostituzione parziale della piastrellatura
In presenza di piastrelle rotte, distaccate o di rigonfiamenti ed avvallamenti è possibile intervenire con una rimozione localizzata, seguita dalla posa di nuove piastrelle abbinate per colore e formato. È una operazione che richiede precisione, per evitare disallineamenti o danni alla zona circostante.
È sempre buona norma conservare una scorta di piastrelle, in quantità proporzionata alla destinazione d’uso della pavimentazione o del rivestimento. In caso contrario, in futuro si potrebbe essere costretti ad accontentarsi di un semplice abbinamento cromatico o, nei casi peggiori, a riprogettare parzialmente l’intera piastrellatura.
Pulizia professionale
Quando le superfici presentano incrostazioni ostinate, residui di cantiere, patine opache o aloni, la pulizia ordinaria potrebbe non essere sufficiente.
Si interviene con tecniche come:
- Idropulizia ad alta pressione;
- Pulizia a vapore;
- Trattamenti acidi o alcalini, a seconda del tipo di sporco e del materiale che in taluni casi vengono commissionate ad aziende specializzate quando sono presenti problemi particolari.
Ripristino attraverso trattamenti superficiali
Le superfici ceramiche graffiate, entro certi limiti di danno, possono essere ripristinate con appositi trattamenti chimici eseguiti da personale specializzato.
Anche le superfici che nel tempo possono avere perduto, per qualsiasi motivo, la loro capacità antiscivolo possono essere ripristinate con prodotti specifici e riportate al valore iniziale
In genere le superfici ceramiche non hanno necessità di trattamenti superficiali ma in casi particolari, là dove si rendesse necessario, le superfici trattate (ad esempio con prodotti idrorepellenti, antimacchia o antiumidità per giunti e fughe) devono essere periodicamente rinnovate per mantenere la loro efficacia.
Il ripristino si esegue con l’applicazione a rullo, pennello o spruzzo di prodotti compatibili, dopo una pulizia accurata della superficie.
Prevenzione e buone pratiche
- Nei siti web e nei cataloghi delle aziende ceramiche è possibile trovare informazioni sui prodotti più adatti per la manutenzione, oltre a indicazioni su quali imprese specializzate offrono trattamenti specifici o avanzati.
- La scelta appropriata delle piastrelle, delle fughe, dei giunti in funzione delle condizioni d’uso della superficie ceramica, unitamente ad una posa corretta secondo norma UNI 11493 è il miglior metodo per limitare la necessità di qualsiasi manutenzione della piastrellatura ceramica
- Una manutenzione ordinaria ben fatta può ritardare la necessità di interventi straordinari.
- Pulire con detergenti appropriati alla superficie ceramica in uso.
- Proteggere le superfici da urti di elevata intensità o abrasioni eccessive.
- Controllare periodicamente lo stato delle fughe e dei giunti.
- Non lasciare acqua stagnante su pavimenti e rivestimenti.
La manutenzione straordinaria della piastrellatura è un’attività fondamentale per preservare il valore, la sicurezza e l’estetica
degli ambienti nel tempo.
Pianificare interventi periodici mirati permette di evitare danni maggiori e mantenere le superfici belle e funzionali, sia in casa che in ambienti professionali.

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