Massetti: stato dell'arte e temi trattati nella Nuova Norma UNI
Dall’estate 2019 ad oggi: quattro anni di lavoro per la molto attesa norma sui massetti che sta per concludere il suo iter e nei prossimi mesi verrà messa in inchiesta pubblica. Di seguito alcune anticipazioni.
Nascita e evoluzione della norma sui massetti: il contesto
Erano anni che in Italia si sentiva la mancanza di una norma unificata sui massetti, sulla loro progettazione, posa e loro verifica. Spesso venivano utilizzate norme di altri stati come riferimento, ad esempio le normative tedesche DIN, ma le tecnologie costruttive variano notevolmente e la necessità di avere una norma aderente alla realtà italiana si è fatta sentire sempre più forte anche grazie all’evoluzione dei prodotti per i massetti. Altri riferimenti sono presenti nelle norme di posa di specifici rivestimenti (ceramica, legno, resine, ecc) con anche indicazioni di prestazione sui massetti.
Queste norme però non sono sempre concordanti fra loro e da qui la necessità di uno strumento normativo unico sui massetti che, senza togliere quanto già indicato per ogni specifico rivestimento finale, ponga basi chiare e condivise con tutti.
Oltre ad avere uno strumento unico per i massetti, la necessità che si è evidenziata ed a cui la norma protende è quella di progettare in modo esaustivo e completo l’intero sistema pavimento.
L’iter per arrivare ad oggi, con un documento normativo quasi definitivo, è stato molto lungo e solo attraverso la condivisione, l’integrazione delle competenze e la mediazione si è potuto definire la norma intitolata “Massetti per pavimentazioni - Criteri di progettazione, posa in opera e metodi di verifica”.
Avviata nell’estate 2019 su iniziativa dell’Associazione CONPAVIPER il gruppo di lavoro si è messo a lavorare sulla definizione del documento utilizzando come base il “Codice di Buona Pratica sui massetti”, le cui copertine sono riportate nelle immagini di seguito.
Il percorso per la creazione di una norma prevede quattro tappe
1. Messa allo studio. In seguito alla richiesta – proveniente dal mercato, dalle istituzioni, dai consumatori o dagli stessi organi tecnici UNI – si procede con la messa allo studio di un nuovo lavoro normativo che offra un riferimento, una regolamentazione certa e condivisa agli operatori. Per la norma sui massetti la richiesta è arrivata dal mercato e dalle Associazioni che lo rappresentano.
2. Stesura del progetto. Il progetto viene steso dall’Organo Tecnico UNI competente costituito da esperti che rappresentano le parti economiche e sociali interessate (produttori, utilizzatori, commercianti, centri di ricerca, consumatori, pubblica amministrazione…). Per la norma sui massetti: selezione di esperti dai settori e creazione di un sottogruppo di lavoro formato da rappresentati delle associazioni e delle aziende.
3. Inchiesta pubblica. Il documento approvato dalla commissione tecnica competente reso liberamente disponibile al mercato per commenti – in particolare da parte di chi non ha potuto partecipare alla prima fase di discussione – per ottenere il più ampio consenso dalle parti economiche e sociali interessate. Per la norma sui massetti questa fase è ancora da realizzare, verrà avviato l’iter nei prossimi mesi.
4. Pubblicazione. La norma, una volta ratificata dal Presidente, viene pubblicata e entrata in vigore con l’inserimento a catalogo e la possibilità per tutti di acquistarla o consultarla.
Fonte: Uni.com
Nuova norma massetti: il gruppo di lavoro UNI
Le scrittura della norma sui massetti è stata affidata al GL 23 all’interno della UNI/CT 033 Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio. All’interno di questo gruppo sono state selezionate alcuni tra gli esperti per preparare il testo del documento da esaminare all’interno del gruppo di lavoro 23. Tra questi, oltre all’autore del presente articolo, con funzione di coordinatore del sottogruppo vi erano rappresentanti delle associazioni (AIPPL, CONPAVIPER e il CONSORZIO Q-RAD), di UNI e delle aziende produttrici di massetti, di installazione e posa e di altri materiali che costituiscono la stratigrafia del sistema pavimento (a titolo di esempio: colle per pavimentazioni, materassini per disaccoppiare, componenti ad integrazione, additivi per massetti).
La struttura della norma
La norma è composta da 8 punti e due appendici, i contenuti sono dettagliati di seguito.
- SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
- RIFERIMENTI NORMATIVI
- TERMINI E DEFINIZIONI
- CLASSIFICAZIONE DEI MASSETTI in base all’ubicazione, alla tipologia di legante, alla tipologia costruttiva, alla consistenza, alla tipologia di confezionamento e al tipo di pavimentazione.
- PROGETTAZIONE DEL SISTEMA PAVIMENTO INTERNO ED ESTERNO criteri progettuali, caratteristiche del sottofondo, spessori, quote, prestazioni meccaniche dei massetti.
- SISTEMA PAVIMENTO: OPERATORI CHE CONFLUISCONO ALLA SUA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE progettazione e controllo delle fasi di realizzazione del Sistema Pavimento, ruoli e compiti di altri operatori.
- POSA IN OPERA DEL SISTEMA PAVIMENTO posa dei giunti, dello strato di desolidarizzazione/ barriera al vapore, degli strati resilienti, dei sistemi radianti, del massetto e della pavimentazione.
- PRESTAZIONI DEL SISTEMA IN OPERA E RELATIVI CONTROLLI verifiche di semplice esecuzione, fessurazioni, planarità, quote, resistenze, umidità residua.
AP A SISTEMI RADIANTI A BASSO SPESSORE E BASSA INERZIA integrazioni di progettazione e prescrizione.
AP B FORMAT ESEMPLIFICATIVO DEL VERBALE DI CONSEGNA.
Temi “caldi” norma massetti: alcune anticipazioni sui contenuti
Come in tutti i lavori complessi e articolati alcune tematiche hanno richiesto molto tempo per il loro approfondimento e in alcuni casi è stato necessario un sondaggio interno al gruppo per valutare come procedere nella scrittura della norma.
I contenuti di seguito descritti potrebbero variare in quanto il documento in bozza deve essere ancora valutato dal gruppo di lavoro (GL 23) nonché la fase di inchiesta pubblica finale.
Nella prima parte del lavoro grande attenzione è stata dedicata alla scrittura delle definizioni. Tale attività, tutt’altro che semplice deve partire dalle definizioni già presenti nelle norme pubblicate. In alcuni casi infatti non è stato possibile modificare definizioni già presenti e si è potuto solo aggiungere qualche dettaglio esplicativo.
Ad esempio, la definizione di Massetto è indicata nella EN 13318 e non può pertanto essere modificata da questa nuova norma UNI.
Massetto: Strato, non strutturale, di materiale per massetto posato in cantiere, direttamente sul relativo sottofondo e ad esso aderente o non aderente, oppure posato su uno strato intermedio o su uno strato isolante al fine di raggiungere uno o più degli obiettivi sotto specificati:
o ottenere un livello determinato;
o ripartire il carico degli elementi sovrastanti;
o ricevere la pavimentazione finale.
Alcune tra le nuove definizioni inserite sono:
Sottofondo: Strato posto superiormente al solaio/supporto esistente con funzione di isolamento e/o alleggerimento e/o compensazione (quindi senza funzione di posa diretta della pavimentazione/finitura), atto a ricevere il massetto.
Sistema radiante tradizionale: sistema radiante di tipo A o tipo B secondo UNI EN 1264-1 il cui massetto ha spessore minimo sopra tubo ≥ 30 mm.
Sistema radiante tradizionale con massetto a spessore ridotto: sistema radiante di tipo A, tipo B, tipo H, tipo I e tipo J secondo UNI EN 1264-1 il cui massetto ha spessore sopra il tubo < 30 mm e > 15 mm (ad esclusione del tipo B) il cui il comportamento termico è paragonabile al radiante tradizionale (3.21).
Sistema radiante a bassa inerzia: sistema radiante di tipo A, tipo B, tipo H, tipo I e tipo J secondo UNI EN 1264-1 il cui massetto ha spessore sopra il tubo ≤ 15 mm (ad esclusione del tipo B). Vedi appendice A.
Nota: l’uso di un sistema radiante a bassa inerzia permette di raggiungere la temperatura ambientale desiderata in un breve tempo e contemporaneamente contenere i consumi energetici. Una quantità elevata di massetto posato a parità di superficie richiede maggiore temperatura e portata dell’acqua di riscaldamento.
La norma accompagna il progettista dalla fase di iniziale di verifica delle condizioni del piano di posa fino alle verifiche sul massetto finito, percorrendo tutti i dettagli costruttivi e di posa. Così facendo la stratigrafia del sistema pavimento risulta correttamente progettata, posata e verificata. Anche tutti i componenti integrativi quali barriere, membrane, isolanti, giunti sono dettagliati e approfonditi.
Il Punto 6 della norma dal titolo “Operatori e loro attività che confluiscono alla progettazione ed esecuzione del sistema pavimento” dettagli le competenze e responsabilità di tutte le figure coinvolte, ovvero: Progettista (del sistema pavimento), direttore dei lavori, impresa di costruzioni, tecnico responsabile dell’isolamento acustico, termotecnico, idraulico, posatore del sottofondo, del massetto e del rivestimento.
L’Appendice A relativa ai sistemi radianti a bassa inerzia approfondisce le tipologie, i dettagli sulle applicazioni speciali e la posa con pavimentazioni in legno.
L’Appendice B si intitola “FORMAT ESEMPLIFICATIVO DEL VERBALE DI CONSEGNA” ed è un esempio di documento da produrre in cantiere a cura del posatore di massetto. L’obiettivo è fornire al cliente e alle altre figure coinvolte (ad esempio il posatore della pavimentazione oppure l’idraulico che dovrà eseguire il ciclo di riscaldamento iniziale del sistema di emissione) tutte le informazioni utili e/o necessarie.
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