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Officine Maccaferri approva il bilancio 2022: fatturato in aumento del 23.1%

Il 2022 è stato un anno molto positivo per Officine Maccaferri, che ha chiuso il bilancio con un fatturato pari a €665,7 milioni, in aumento del 23,1% rispetto ai €540,5 milioni del 2021. L'aumento del Valore della produzione è stato invece di 125 milioni di euro, pari al 23%.

La PFN è passata da un indebitamento di 188 mln a un attivo di 60.7

Officine Maccaferri è tornata ad occupare la posizione di grande leader internazionale che gli spetta” ha commentato Sergio Iasi, Presidente di Officine Maccaferri. “La società ha compiuto con successo un processo di turnaround estremamente ambizioso, portato a termine grazie al supporto degli azionisti e alla straordinaria ricchezza di competenze e di dedizione del management e di tutti i dipendenti. Grazie a questi ingredienti, la società è adesso stabilmente posizionata su una traiettoria di crescita solida e sostenibile”.

Sergio Iasi - Presidente Officine Maccaferri

Nonostante le importanti sfide poste dallo scenario economico e geopolitico a livello mondiale, il Gruppo ha registrato nel corso dell'esercizio risultati economico finanziari ancora più straordinari rispetto all'anno precedente.

La continua attenzione all'efficienza operativa, il sempre maggior focus su soluzioni tecniche a valore aggiunto e sostenibili, e l'aumento strutturale della generazione di cassa, hanno costituito delle solide basi per i risultati raggiunti. Il lavoro svolto ci consente di guardare al futuro con fiducia e di perseguire con successo gli ambiziosi obiettivi di crescita previsti dal piano industriale.” ha commentato Lapo Vivarelli Colonna, Amministratore Delegato di Officine Maccaferri.

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Nell’esercizio conclusosi il 31 dicembre 2022, Officine Maccaferri ha registrato un fatturato pari a 665,7 milioni, in aumento del 23,1% rispetto ai €540,5 milioni del 2021. L'aumento del Valore della produzione è stato di 125 milioni di euro, pari al 23%, soprattutto grazie al consolidamento della leadership in tutti i mercati in cui è presente il Gruppo.

L'EBITDA è stato pari a €89 milioni in valore assoluto, corrispondente al 13,6% del fatturato, in aumento del 40,9% rispetto ai €63,2 milioni di euro dell'anno precedente. Il risultato è in continuità con il trend di crescita della redditività registrata dalla società, che ha visto l’EBITDA triplicare nell’arco degli ultimi 3 anni, passando da 30,2 milioni di euro nel 2020 a 89 milioni di euro nel 2022, grazie ad una gestione operativa virtuosa e un sempre maggior focus su prodotti specialty.

L'utile prima degli interessi e delle imposte, al lordo dei costi non ricorrenti, è stato di €69,9 milioni, con un margine di vendita del 10,7% (positivo e pari a 42,4 milioni di euro nel 2021, con un margine di vendita dell'8%).

Le poste straordinarie nette sono state positive e pari a €149,6 milioni. Tale voce include il provento straordinario derivante dall'esdebitazione del debito della Capogruppo a seguito dell'omologazione del Piano di Concordato Preventivo ottenuta dal Tribunale di Bologna il 6 ottobre 2022, per €161,8 milioni. Al netto di questa componente, la voce sarebbe negativa e pari a €12,2 milioni, in aumento di €8,5 milioni di euro rispetto ai €3,7 milioni del 2021.

Il Gruppo ha registrato un utile di €199,3 milioni, in aumento rispetto a €20,7 milioni del 2021 anche per effetto, ma non solo, della suddetta riduzione del debito. Al netto di questa componente, il risultato sarebbe stato comunque positivo e circa doppio rispetto all'anno precedente, grazie all'aumento dei volumi di vendita, al miglioramento dei margini industriali, allo stretto controllo dei costi di struttura e dei costi diretti di vendita e all'attento controllo degli oneri finanziari.

La posizione finanziaria netta (PFN) a fine anno è passata da un indebitamento netto di €188,1 milioni nel 2021 a un saldo positivo di €60,7 milioni. I motivi principali sono l'aumento di capitale da parte degli azionisti della Capogruppo per 60 milioni di euro, in parte già utilizzato per rimborsare i creditori come previsto dal piano, il flusso di cassa generato dal Gruppo per circa €38,1 milioni, nonché l'effetto della citata riduzione del debito riferito alla quota di banche e obbligazioni.

È importante sottolineare che, oltre agli effetti delle suddette operazioni societarie, il Gruppo ha continuato a concentrarsi sulla conversione delle proprie performance economiche in flussi di cassa, attraverso una gestione prudente della liquidità sotto la guida del Chief Financial Officer Giampietro Gardellini.

Le attese relative alle performance finanziare per l'anno 2023 mostrano un trend in crescita. Il Gruppo ha già registrato per il primo trimestre risultati record rispetto all'anno precedente.
Nel 2022 il Gruppo ha continuato ad implementare la propria strategia di sviluppo, che si è concretizzata in diverse iniziative. Nel quarto trimestre, Officine Maccaferri ha inaugurato un nuovo hub in Albania per creare il principale polo produttivo per la regione europea e mediorientale. Il sito, trasferito da Vorë (Tirana) a Shijak (Durazzo) e già pienamente operativo, consentirà al Gruppo di beneficiare dell'accesso a un sistema logistico migliorato e a una catena di approvvigionamento delle materie prime più efficiente. Grazie a un programma di investimenti mirati del valore di oltre 4 milioni di euro, il Gruppo potrà ampliare la propria offerta e triplicare la propria capacità industriale, sfruttando le migliori tecnologie presenti sul mercato in termini di efficienza produttiva.

Dalla protezione dalla caduta di rocce in India a quella delle coste statunitensi, dalla riqualificazione del Novo Pinheiros, uno dei fiumi più importanti di San Paolo, alla partecipazione in un complesso intervento di protezione dalla caduta massi a Verbania utilizzando le moderne tecnologie di sensoristica intelligente, all’intervento relativo al Raccordo autostradale Oosterweel in Belgio, fino alla recente fornitura della tecnologia alla base del Museum of the Future a Dubai, uno degli edifici più innovativi al mondo, l’azienda continua a sviluppare sistemi ingegneristici a favore dell’ambiente e del territorio.

Officine Maccaferri è stato inoltre uno dei principali fornitori della nuova tecnologia a rete sviluppata per Ocean Farm 1, una gabbia semi sommergibile per l’acquacoltura offshore, di proprietà della norvegese SalMar Aker Ocean AS. Questo ha permesso alla società di affermandosi ulteriormente come leader di settore nello sviluppo di tecnologie all'avanguardia.

Nel settore del Tunnelling, Officine Maccaferri ha inoltre lanciato il progetto Automated Steel Arch, caratterizzato da una componente molto spinta di innovazione nel settore, in grado di affrontare e ridurre drasticamente i rischi di sicurezza storicamente associati alla fase di installazione degli archi in acciaio.
In termini di aree geografiche, il Gruppo ha conseguito risultati estremamente positivi in tutte le regioni in cui opera.

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