Palancole in acciaio: gli impieghi e le tipologie
Nel Focus dedicato alla Palancole vengono evidenziati i sistemi di impiego, le sezioni disponibili in commercio, le modalità di infissione e le possibili applicazioni pratiche quali il contenimento dei terreni o la realizzazione di banchine fluviali e portuali.
Nel Focus dedicato alle Palancole, realizzato da Fondazione Promozione Acciaio vengono evidenziati i sistemi di impiego, le sezioni disponibili in commercio, le modalità di infissione e le possibili applicazioni pratiche quali il contenimento dei terreni o la realizzazione di banchine fluviali e portuali.
Che cosa sono le palancole
Con il termine palancole ci si riferisce principalmente a dei componenti costruttivi in acciaio, i quali, grazie a un sistema di incastro verticale, possono creare una parete continua infissa nel terreno. Le palancole possono essere laminate a caldo o profilate a freddo e vengono impiegate per contenere le spinte del terreno e dell'acqua.
Palancole: in quali casi vengono impiegate
Le palancole possono trovare impieghi temporanei o permanenti, a seconda degli usi richiesti.
Gli impieghi temporanei, ad esempio, possono riguardare la protezione di aree di scavo all'interno di un cantiere, alla fine del quale il palancolato viene rimosso. In generale, tali impieghi riguardano la protezione degli scavi in condizioni di terreno particolari.
Quando, invece, le palancole vengono impiegate in modo permanente, lo si fa per realizzare banchine e porti, conche di navigazione e frangiflutti, protezione degli argini dei fiumi e dei canali, muri di sostegno, parcheggi sotterranei, sottopassi e, come già citato, per il contenimento di terreni e per la protezione degli scavi.
Palancole: le normative di riferimento di prodotto e per la progettazione
Le normative di prodotto
Le palancole che si trovano in commercio devono essere fornite in accordo alle seguenti normative di riferimento:
- UNI EN 10248-1:1997 - Palancole laminate a caldo di acciai non legati - Condizioni tecniche di fornitura
- UNI EN 10248-2:1997 - Palancole laminate a caldo di acciai non legati. Tolleranze dimensionali e di forma
- UNI EN 10249-1:1997 - Palancole profilate a freddo di acciai non legati. Condizioni tecniche di fornitura
- UNI EN 10249-2:1997 - Palancole profilate a freddo di acciai non legati. Tolleranze dimensionali e forma
Le normative relative alla progettazione
Per quanto riguarda le modalità di progettazione, esse devono rispettare i dettami delle sottostanti norme:
- UNI EN 1993-5: 2007- Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 5: Pali e palancole
- D.M. 17/01/2018: Norme tecniche per le costruzioni
Tipologie e spessori delle sezioni
La sezione più comunemente utilizzata per le palancole è quella ad U, con spessori che vanno da circa 8 mm a poco più di 20 mm.
I vantaggi offerti dalla sezione ad U sono molteplici:
- Ottimizzazione tecnica ed economica sulla base delle specifiche di progetto grazie all’ampia gamma di profili dalle differenti caratteristiche geometriche
- Eccellenti proprietà statiche dovute ad una sapiente distribuzione delle masse (grande profondità h ed elevati spessori delle ali)
- Profili particolarmente adatti al reimpiego grazie alla loro simmetria
- Possibilità di accoppiare e punzonare direttamente in stabilimento, migliorando la qualità e la performance in fase di infissione
- Facilità di fissaggio dei tiranti e dei collegamenti bullonati anche sott’acqua
- Buona resistenza alla corrosione ottenuta tramite la maggiorazione degli spessori nei punti critici.
La sezione a Z, invece, presenta spessori che possono arrivare a 17 mm. A questi due tipi di sezione, inoltre, possono affiancarsi le palancole piatte, che consentono la creazione di strutture cilindriche chiuse.
Come di congiungono
Le palancole vengono affiancate tra di loro tramite un giunto verticale di tipo Larssen. Tale giunto consente, a due elementi contigui, di poter lievemente ruotare tra di loro in modo da generare tracciati che permettano di adattarsi a leggere curvature, in genere intorno ad un massimo di 5°.
Grazie alla sua forma, il giunto tipo Larssen offre automaticamente un’elevata resistenza alla filtrazione, pertanto i sistemi di impermeabilizzazione non sono necessari per applicazioni in cui un flusso d’acqua moderato è consentito, quali i muri di sostegno temporanei. Qualora non siano tuttavia tollerabili anche modeste quantità d’acqua (es. pareti di siti contaminati o di contenimento per spalle di ponte, tunnels, ecc.) si raccomanda l’utilizzo di palancole doppie con giunto centrale impermeabilizzato o saldato.
Testate ed ancoraggi di palancole
Le palancolate, oltre a dover avere una opportuna profondità di infissione, spesso necessitano di un supporto alla testa quando i carichi agenti o le dimensioni della parete sono notevoli. Tale supporto viene eseguito per mezzo di tiranti o di travi di testa in calcestruzzo o profili in acciaio.
Sezione di un sistema protettivo contro esondazioni con palancole e attraverso rivestimento in materiale ceramico
Sezione tipica dell’utilizzo di palancole per la protezione contro le esondazioni mediante l’uso di palancole ancorate.
Infissione delle palancole
La posa in opera delle palancole avviene mediante infissione, la cui profondità dipende dall'entità dei carichi e dalle condizioni del terreno, come precedentemente accennato. Le modalità di infissione sono principalmente tre: mediante percussore, mediante vibro-infissione o attraverso presso-infissione.
La modalità a percussione avviene tramite martelli a caduta libera, martelli diesel e martelli a doppia azione. I sistemi a vibrazione, invece, consentono una riduzione dell'attrito tra palancola e terreno, in modo da facilitarne l'infissione tramite martello. A favore di sicurezza ambientale, le presse vengono impiegate per ridurre notevolmente il rumore derivante dai precedenti sistemi di infissione.
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