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Addio a Renato De Fusco, storico dell’architettura e del design

Professore emerito dell'Università Federico II di Napoli, si è spento all'età di 94 anni nella sua casa di Posillipo nella notte del 30 aprile 2024. De Fusco è stato architetto, storico dell'architettura e della progettazione, critico e teorico dell'architettura di fama internazionale. Di seguito il suo ricordo.

Il mondo dell'Architettura, del Design, dell'Università e della Cultura in generale, piange uno dei massimi critici e teorici dell'architettura e del design, attivo dal secondo Novecento fino ai giorni nostri. È scomparso all'età di 94, Renato De Fusco, professore emerito di Storia dell'architettura dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e studioso di fama internazionale. Collega e amico dei maggiori esponenti del mondo della cultura e dell'architettura internazionale, da Kenneth Frampton a Joseph Rykwert, da Umberto Eco a Rosario Assunto, da Giuseppe Galasso a Cesare de Seta, con i quali e tanti altri ha condiviso un lungo e intenso viaggio culturale.

 

Il ricordo dell'ateneo federiciano

Come ricorda l'ateneo federiciano, quella di De Fusco è stata una figura di riferimento della scuola di Architettura napoletana, "le sue opere e le sue innumerevoli pubblicazioni, edite dalle maggiori case editrici nazionali e straniere, costituiscono un contributo fondamentale per lo sviluppo della cultura dell'architettura, del design e delle arti dal secondo Novecento fino a oggi. Dedito con grande passione fino alla fine all'insegnamento universitario, ha formato intere generazioni di architetti e studiosi, generando una sua scuola."

 

Lutto nel mondo della cultura a Napoli

Grande cordoglio ha espresso per la scomparsa dell’intellettuale il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Renato De Fusco è stato un amico e un collega. Una persona esemplare, un ricercatore e un grande storico dell’architettura. È stato un privilegio poter beneficiare della sua competenza e della sua sconfinata conoscenza. Sono profondamente addolorato per la sua scomparsa ed esprimo la più sentita vicinanza ai familiari mia, dell’Amministrazione e dell’intera città”.

 

Riflessioni su Storia dell’architettura contemporanea di Renato De Fusco | Fonte: Amor Vacui

  

Chi era Renato De Fusco

Nasce a Napoli nel luglio 1929 in una numerosa famiglia della solida borghesia napoletana. Consegue la maturità scientifica nel prestigioso Istituto paritario Giovanni Pontano, il primo collegio gesuita di Napoli fondato nel 1552.

Dopo la Seconda guerra mondiale, Renato De Fusco iniziò la sua carriera artistica come pittore e nel 1947 si iscrisse alla Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli, laureandosi nel 1953 con una tesi sulla progettazione di una scuola d’arte ispirata al modello del Bauhaus.

Dopo la laurea, decide di trasferirsi a Milano. Nel capoluogo lombardo svolge per un anno l'apprendistato presso lo studio dell'architetto e designer Marco Zanuso. Quest'esperienza gli ha aperto le porte all'editoria specializzata a livello nazionale, consentendogli di avvicinarsi e collaborare con l'ambiente di Casabella-continuità. A Milano, infatti, ebbe modo di conoscere Ernesto Nathan Rogers, il quale gli commissionò un servizio su Casabella riguardante la X Triennale di Milano. Ebbe così l'opportunità in questo periodo di incontrare alcuni dei più importanti architetti milanesi dell'epoca, tra cui Franco Albini, Ignazio Gardella, Claudio Vender, Mario Asnago e Luigi Caccia Dominioni.

Nel contempo, il suo impegno nell'ambito intellettuale e artistico napoletano lo portò ad avvicinarsi al movimento che ruotava attorno alla rivista Sud, fondata da Pasquale Prunas. Questa partecipazione diede vita a uno dei periodi più prolifici della cultura napoletana del dopoguerra, con la creazione del Gruppo Sud. Tale gruppo si divise in due rami principali: uno dedicato alla letteratura e al cinema, l'altro concentrato sul nuovo linguaggio dell'arte visiva, in particolare della pittura e della scultura informale. Questi ultimi si divisero a loro volta tra coloro che si dedicavano principalmente ad un impegno civile e politico e una minoranza concentrata sul linguaggio astratto. Quest'ultima minoranza costituì la sezione napoletana del Movimento di Arte Concreta, un importante gruppo artistico del dopoguerra fondato a Milano nel 1948 da Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Bruno Munari, Gianni Monnet, Ettore Sottsass e Augusto Garau. Tra i fondatori della branca partenopea, oltre a De Fusco, vi erano Renato Barisani, Guido Tatafiore e Antonio Venditti. La fervente attività culturale di Napoli nel dopoguerra, che si contrapponeva alla miseria della ricostruzione postbellica, anticipò di circa quindici anni il lavoro di Lucio Amelio come catalizzatore dell'arte napoletana a livello internazionale.  Agli inizi della sua carriera, fu molto attivo in Italia Nostra.

 

Renato De Fusco
Renato De Fusco (© Università Federico II di Napoli)

 

Attività professionale

Nel 1955, fece ritorno a Napoli da Milano, dando inizio alla sua carriera di architetto e designer. La sua attenzione si focalizzò principalmente sulla progettazione degli interni e sull'arredamento. Nonostante le poche tracce del suo portfolio lavori, De Fusco ha dimostrato un'alta qualità progettuale nella sua attività di architetto. Nel 1956, progettò, insieme a Franco Sbandi, l'insediamento di case popolari in Via San Giacomo dei Capri, a seguito di un concorso vinto. Nel 1957 progettò un edificio per abitazioni in via Domenico Fontana, sempre con Sbandi. Inoltre partecipò alla realizzazione del Rione Canzanella a Soccavo, occupandosi insieme a Giulio De Luca, Giuseppe Bruno, Luigi Mendia e Giuseppe Sambito del settore sud dell'intera lottizzazione urbanistica. Il progetto del Canzanella fu impostato su abitazioni terrazzate digradanti che fungono da copertura a quelle successive, la cui soluzione fu studiata proprio da De Fusco. L'attività professionale proseguì in modo più discreto, concentrandosi sulla progettazione di interni per negozi e attività commerciali.

 

Attività accademica e teorica

Parallelamente all'attività professionale ed artistica, avviò quella accademica e teorica. Durante gli anni universitari, fu assistente di Giulio De Luca, in seguito differito dall'incarico poiché prese parte alle critiche avanzate verso un'opera di De Luca negli anni della speculazione edilizia. Nel 1955 iniziò la sua collaborazione con l'Istituto di Storia dell'Architettura dell'Università Federico II di Napoli, allora diretto da Roberto Pane, suo mentore. Nel 1959, ha debuttato con la pubblicazione di un saggio di grande valore per la comprensione dello sviluppo dell'architettura floreale napoletana, che fino ad allora era rimasta inedita.

Nel 1964 ha fondato e diretto la rivista Op.cit. di selezione della critica d'arte contemporanea (dedicata all'architettura, al design, alle arti visive); una delle riviste più longeve della cultura napoletana, pur restando indipendente dall'organizzazione amministrativa della galleria.

A partire dal 1967 iniziò ad interessarsi al rapporto tra architettura e semiologia.

A partire dagli anni Settanta, instaurò una proficua collaborazione con le case editrici Laterza e UTET che pubblicarono i suoi libri più significativi sulla storia dell'architettura occidentale. Il suo approccio alla ricerca storica non si fondava su ricostruzioni filologiche dei singoli processi, ma si basava interamente su un'analisi critica del pensiero.

Avviò ufficialmente la sua carriera accademica nel 1961 diventando libero docente di "Caratteri dell'architettura moderna". Nel 1972 vince il concorso per diventare docente ordinario di Storia dell'architettura presso la Facoltà di Architettura di Napoli. Parallelamente, insegnò anche Storia del Design presso l'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa.

Ha diretto la collana di critica dell'architettura e design della Franco Angeli di Milano; quella di storia dell'architettura e design della Liguori Editore di Napoli; quella dell'ADI (Associazione per il Disegno industriale) e la collana dei «Trattati per l'architettura moderna» della Editrice Compositori di Bologna.

Nel corso della sua carriera accademica e culturale ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui:

  • Premio Inarch per la rivista Op.Cit (1967)
  • Premio Inarch alla Carriera (2001)
  • Compasso D'Oro alla Carriera (2008)
  • Premio Mannajuolo alla Cultura (2013)

 

Principali pubblicazioni di Renato De Fusco

I suoi scritti sono stati pubblicati dalle più importanti case editrici nazionali e internazionali, rappresentando un contributo fondamentale allo sviluppo della cultura dell'architettura, del design e delle arti dal secondo Novecento fino ai giorni nostri.

  • Il floreale a Napoli, E.S.I., Napoli, 1959.
  • Errico Alvino, architetto e urbanista napoletano dell'800 (in coll.), Napoli 1962.
  • L'idea di architettura. Storia della critica da Viollet-le-Duc a Persico (I edizione), Edizioni di Comunità, Milano 1964; (II edizione), Etas Kompass, Milano 1968, (III edizione) Franco Angeli, Milano 2003. Trad. spagnola Editorial Gustavo Gili, Barcelona 1976.
  • Architettura come mass medium, note per una semiologia architettonica, Dedalo libri, Bari 1967. Trad. spagnola Editorial Anagrama, Barcelona; trad. tedesca, Bertelsmann Fachverlag, Gutersloch 1972.
  • Il codice dell'architettura, antologia di trattatisti, E. S. I., Napoli 1968, II edizione Liguori editore, Napoli.
  • Storia e struttura, teoria della storiografia architettonica, E. S. I., Napoli 1970. Trad. spagnola Alberto Corazon Editor, Madrid s.d.
  • Segni, storia e progetto dell'architettura, Laterza, Roma-Bari 1973 (4 edizioni).
  • Storia dell'architettura contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1974-2007; (6 edizioni); trad. spagnola H. Blume Ediciones, Madrid.
  • La «riduzione» culturale, una linea di politica della cultura, Dedalo libri, Bari 1976; trad. spagnola Alberto Corazon Editor, Madrid.
  • L'architettura del Cinquecento, UTET, Torino 1981.
  • L'architettura dell'Ottocento, UTET, Torino, 1980; rist. Garzanti, Milano, 1992. ISBN 88-11-34016-0
  • Mille anni d'architettura in Europa, Laterza, Roma-Bari 1999. ISBN 8842042951
  • Storia del design, Roma-Bari, Laterza, 1985.
  • Made in Italy. Storia del design italiano, Laterza, Roma-Bari 2007. ISBN 978-88-420-8255-2
    Storia dell'architettura del XX secolo, Progedit, Bari 2014. ISBN 9788861942318

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Fonti biografiche e bibliografiche: Wikipedia e sito renatodefusco.it

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