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Polizza asseverazioni bonus edilizi. Il caos è servito!

Il 25 febbraio è entrato in vigore il decreto 13 che ha introdotto l’obbligo di produrre una polizza per ogni asseverazione. Questa nuova impostazione cosa comporta per i tecnici asseveratori e per il mercato assicurativo?

Il 25 febbraio è entrato in vigore il decreto 13/2022 "Misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia, nonché sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili", il quale ha introdotto l’obbligo di produrre una polizza per ogni asseverazione. Questa nuova impostazione cosa comporta per i tecnici asseveratori e per il mercato assicurativo?


Cosa prevede il nuovo decreto riguardo alle polizze asseverazioni?

L’articolo 2 Misure sanzionatorie contro le frodi in materia di erogazioni pubbliche, al comma 2 recita testualmente:

2. All’articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020 sono apportate le seguenti modificazioni:

a) dopo il comma 13 -bis è inserito il seguente: «13 -bis .1 Il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni di cui

al comma 13 e all’articolo 121, comma 1 -ter, lettera b), espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso ovvero attesta falsamente la congruità delle spese, è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 50.000 euro a 100.000 euro. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata.»;

b) al comma 14, le parole «con massimale adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi oggetto delle predette attestazioni o asseverazioni e, comunque, non inferiore a 500.000 euro» sono sostituite dalle seguenti: «per ogni intervento comportante attestazioni o asseverazioni, con massimale pari agli importi dell’intervento oggetto delle predette attestazioni o asseverazioni».

Come avevo scritto nell’articolo Polizza asseverazioni bonus edilizi, cosa cambia dopo la Legge di Bilancio 2022? , perché si configurasse l’obbligo di assicurare le asseverazioni per i “bonus minori” avrebbero dovuto intervenire sui commi 13 o 14, con questo decreto sono intervenuti sul comma 14 ma non hanno modificato il comma 13 che alle lettere a) e b) fa riferimento agli interventi previsti dai commi 1,2,3 e 4 ma non dice nulla sui “bonus minori”.

Polizza asseverazioni bonus edilizi

Credit: Freepik

Gli interrogativi

È obbligatoria la polizza per i bonus edilizi diversi dal 110%?

Sull’argomento da ultimo è intervenuto il servizio studi del Senato con il Dossier 513 che a pagina 24 ribadisce l’obbligo di una polizza per ogni intervento che comporti attestazione o asseverazione. A mio avviso questa interpretazione non è così scontata se consideriamo che non è stato modificato il comma 13 e la stessa Agenzia delle Entrate con il provvedimento 35873 del 03 febbraio al punto 2.1.d, dice che chi appone il visto di conformità deve verificare la presenza della polizza per gli interventi di cui alle lettere a) e b) superbonus 110, e la presenza delle attestazioni per gli interventi di cui alla lettera c), interventi diversi da quelli citati all’art. 119.

Se d’ora in poi si deve fare una polizza per ogni intervento, che fine fanno le polizze sottoscritte?

La risposta per ora è arrivata solo da alcuni assicuratori ed è la seguente: per gli interventi già in corso valgono le polizze attive, per quelli che inizieranno dopo l’entrata in vigore del decreto i tecnici asseveratori, dovranno richiedere una nuova polizza che varrà solo per l’intervento identificato.

Quindi ogni certificato assicurerà solo la somma dei lavori?

Nel certificato verrà inserito il valore esatto dei lavori ma continuerà ad avere taglio minimo da 500.000 euro, almeno secondo le prime risposte fornite dagli assicuratori, in pratica come mi è successo con un bonus facciate da 8.000 euro dovrà per forza essere asseverato presentando una polizza che avrà massimale di 500.000 euro.

Ma INARCASSA ha dato indicazioni diverse

È vero INARCASSA ha dato indicazione che il certificato deve avere massimale uguale all’importo dell’intervento. Va però ricordato che la convenzione INARCASSA-Assigeco opera in modo diverso rispetto al resto del mercato, nella polizza professionale è attivabile l’opzione gratuita per avere una garanzia di 500.000 euro dedicata alle asseverazioni, che è bene precisare erode il massimale della RC professionale.

Ciò è confermato dalle stesse FAQ che suggeriscono di avere un massimale di almeno 1 milione per fare in modo che la polizza professionale continui a tutelare l’assicurato per tutti gli altri rischi, inoltre è previsto un sistema di garanzie postume diversificate per decesso, cessazione dell’attività o del contratto, la prima è gratuita le altre due per essere attivate prevedono il pagamento di un premio in unica soluzione. Questo meccanismo è possibile perché è l’assicurato che richiede le appendici attraverso la piattaforma online, la quale calcola il residuo e indica se si deve aumentare il massimale della polizza professionale e di conseguenza il premio di polizza. Per quanto a mia conoscenza nessun altro assicuratore mette a disposizione una piattaforma che consente questo tipo di operatività. In alternativa la stessa convenzione propone anche la garanzia con certificato autonomo dalla polizza professionale.

 

Quali sono le conseguenze pratiche?

La prima, si moltiplicheranno i costi perché se prima con un certificato a scalare da 500.000 euro si potevano asseverare ad esempio 4 interventi, ora andranno sottoscritti 4 certificati distinti anche se ogni singolo lavoro vale “solo” alcune decine di migliaia di euro.

Questo impatterà in modo significativo sul mercato assicurativo se non verranno apportate modifiche. Le compagnie assicuratrici funzionano in modo analogo alle banche, se una banca eroga un prestito questo deve essere garantito da riserve, allo stesso modo le compagnie per assumere rischi devono disporre di capitali la cui entità è determinata dagli organi di controllo, in altre parole il mercato assicurativo non ha capacità assuntiva illimitata.

Fin dalle asseverazioni 110% gli assicuratori hanno previsto limiti per singolo certificato es. 2.500.000,00 e per singolo tecnico asseveratore di norma tra 3 e 7,5 milioni. Ora è facilmente comprensibile che se prima il massimale dei certificati derivava dalla somma degli importi da asseverare ora non è più così.

Faccio un esempio, se in precedenza si dovevano asseverare 8 lavori da 100.000 euro l’uno con un certificato da 1.000.000 l’esigenza era soddisfatta, ora invece servono 8 certificati da 500.000 euro che cumulati valgono 4 milioni. Con questa impostazione il tecnico sarà costretto a cercare un nuovo assicuratore una volta che avrà saturato il massimale e a cascata anche l’assicuratore finirà in breve tempo la propria capacità assuntiva.

 

Esiste una soluzione per uscire da questa confusione normativa?

È stata presentata una proposta per assicurare le asseverazioni con un massimale in percentuale sull’importo dei lavori oggetto di asseverazioni sullo stile dei certificati ex Merloni. Questa impostazione a mio avviso è di difficile applicazione perché le garanzie ex Merloni servono a tutelare la stazione appaltante dei maggiori costi di riprogettazione che sono facilmente quantificabili mentre nelle asseverazioni un’impostazione simile nel caso di errore superiore alla somma assicurata potrebbe esporre il professionista a doversi fare carico della parte eccedente.

A mio avviso invece andrebbe seguita la strada della garanzia “cugina” visto di conformità. Per questa garanzia il legislatore ha fornito indicazioni sul testo di polizza, compreso retroattività, postuma e massimale minimo (attualmente 3 milioni) che deve essere adeguato al numero e importo dei visti. Gli assicuratori hanno fornito questa garanzia sia come estensione della polizza professionale, che, come garanzia stand alone, (polizza dedicata). Sarebbe semplice da gestire sia per l’assicurato che per l’assicuratore, potrebbe essere incrementata in caso di necessità, risulterebbe molto meno onerosa dal punto di vista economico.


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