Privacy: quanto ci spiano i robot di casa? molto

Può un’aspirapolvere intelligente essere anche spiona al punto di ritirarci nei momenti più intimi ? sì, utilizzando quei dispositivi che dovrebbero essere riservati a gestire i suoi movimenti e a “imparare” le caratteristiche dell’ambiente in deve operare.

iRobot, quell’utile piccolo aspiratore che gira per la casa e ci può spiare 

Ho trovato la notizia sulla rivista del Massachusetts Institute of Technology, la “MIT Technology Review“, e mi è balzato il cuore in gola. L’articolo era anticipato da un’immagine, una donna seduta sul water ovviamente in un momento di intima solitudine, ripresa da un’angolazione molto bassa.

E la scoperta di queste immagini nasce proprio da una raccolta di queste immagini: nell'autunno del 2020, i lavoratori dei concerti in Venezuela hanno pubblicato una serie di immagini sui forum online di scene domestiche banali, anche se a volte intime, catturate da angolazioni basse, comprese alcune che non vorresti davvero condividere su Internet.

E una di questa era proprio la foto suddetta: una giovane donna in una maglietta lavanda si siede sul water, i pantaloncini tirati verso il basso a metà della coscia.

Le immagini erano state scattate da versioni di sviluppo del robot aspirapolvere della serie Roomba J7 di iRobot. Sono stati poi inviati a Scale AI, una startup che contrae lavoratori di tutto il mondo per etichettare i dati audio, foto e video utilizzati per addestrare l'intelligenza artificiale.

Dovrebbero essere immagini protette con i sistemi più rigorosi, ma all'inizio di quest'anno, MIT Technology Review ha ottenuto 15 screenshot di queste foto private, che erano state pubblicate su gruppi di social media chiusi.

Nelle foto i mobili, l'arredamento e gli oggetti situati in alto sulle pareti e sui soffitti sono delineati da scatole rettangolari e accompagnati da etichette come "tv", "plant_or_flower" e "ceiling light", sono le identificazioni delle intelligenze artificiali.

iRobot: si trattava di modelli sperimentali, chi li utilizzava sapeva di essere spiato

iRobot, il più grande fornitore al mondo di aspirapolvere robotici, che Amazon vorrebbe acquistare per 1,7 miliardi di dollari, ha confermato che queste immagini sono state catturate dai suoi Roombas nel 2020.

Ma non si trattava di aspirapolvere messi in commercio, ma prototipi con modifiche hardware e software che non sono e non sono mai state presenti sui prodotti di consumo iRobot per l'acquisto.

Di fatto erano quinti modelli speciali sperimentali dati a utilizzatori pagati che hanno firmato accordi scritti riconoscendo che stavano inviando flussi di dati, compresi i video, all'azienda per scopi di formazione.

iRobot ha dichiarato che i dispositivi erano etichettati con un adesivo verde brillante che diceva "registrazione video in corso" e spettava a quei raccoglitori di dati a pagamento "rimuovere tutto ciò che ritengono sensibile da qualsiasi spazio in cui opera il robot, compresi i bambini".

Ok, e adesso ci fidiamo di più ?

La dichiarazione di iRobots non mi ha tranquillizzato neppure un po’.

Sicuramente i dispositivi messi in commercio sono protetti, ma quanto ? E non ci sono solo queste telecamere in casa: i computer (ricordate il cerotto sulla telecamera del laptop di Bill Gates?), i televisori intelligenti, quelle degli allarmi di sicurezza, quelle che ci compriamo su amazon, i frigoriferi intelligenti di ultima generazione, gli impianti di illuminazione …

La normativa sulla privacy c’è, ma la prudenza non è mai troppa e, in camera e nei bagni, meglio avere dispositivi stupidi ma riservati che troppo intelligenti.

L’articolo originale lo trovate a questo LINK.