Prove diagnostiche e modellazione: due fasi correlate per la verifica di vulnerabilità sismica
Quali sono le linee guida nell’impostazione delle verifiche sismiche per ottenere un modello in linea con la realtà?
Al fine di constatare se un edificio è in grado di mantenere i propri margini di sicurezza anche in caso di evento sismico, è opportuno procedere cercando di verificarne il comportamento durante un terremoto. Per farlo è necessario, per prima cosa, eseguire le verifiche sismiche e, successivamente, effettuare la modellazione, per verificare effettivamente la risposta sismica dell’edificio.
Cos’è la modellazione sismica?
La modellazione sismica racchiude in sé il concetto di “semplificazione di una struttura” e, quindi, la messa a punto di uno schema dell’edificio che permette di individuare punti di riferimento per riprodurre la struttura. Per la scelta di tali punti è necessario eseguire una selezione adeguata ed individuare quelli migliori e che risultano caratterizzanti per eseguire una riproduzione corretta: la selezione su come impostare la semplificazione è fondamentale per il risultato finale del modello.
L’aspetto che si deve sempre considerare, nella scelta dei punti principali per la costruzione di tale modello, è che l’obiettivo delle verifiche sismiche è una riproduzione il più fedele possibile alla realtà: solo in questo modo, infatti, si è in grado di ottenere dei risultati il più vicino possibile a quello che sarà l’effettivo comportamento della parte strutturale dell’edificio.
Per ottenere un modello efficace ed adeguato è consigliabile considerare alcuni aspetti: le tipologie costruttive e i vincoli tra gli elementi strutturali.
Innanzitutto si suddividono gli elementi strutturali in macro-categorie sulla base della tipologia costruttiva individuata e, in secondo luogo, si impostano i vincoli corretti tra gli elementi strutturali di cui è composto l’edificio. Questi due aspetti sono alla base di un modello valido ed adeguato.
È evidente, quindi, che per ottenere un modello efficace ed in linea il più possibile con la realtà, è importante e fondamentale l’impostazione delle verifiche sismiche e la scelta di quali prove ed analisi effettuare. La definizione delle prove e l’impostazione del modello sono due fasi differenti e distinte, ma strettamente legate tra loro, poiché dalla scelta delle prime dipende l’andamento ed il risultato del secondo. Per questo i due momenti vanno valutati nel loro insieme e non singolarmente.
Quali sono le linee guida nell’impostazione delle verifiche sismiche per ottenere un modello in linea con la realtà?
è possibile individuare alcune linee guida nell’impostazione delle verifiche sismiche da seguire per ottenere risultati validi ed in linea con la realtà.
1. Per prima cosa le prove devono essere condotte su tutte le categorie costruttive presenti all’interno della struttura (setti e pilastri in c.a., murature, solai e coperture), poiché ciascuna categoria deve essere caratterizzata dal punto di vista materico ed è opportuno individuare l’eventuale stato di degrado per avere un quadro completo di tutti gli elementi strutturali.
2. È importante distribuire le prove per cercare di indagare tutte le categorie di elementi e, se l’edificio è disposto su più piani, è opportuno cercare di individuare i punti di prova, che non interessano lo stesso elemento su piani diversi.
3. Anche se la documentazione strutturale è esaustiva, non ci si deve limitare ad eseguire prove a campione, bensì cercare di indagare comunque le categorie di elementi individuati. Purtroppo, infatti, è molto frequente che la messa in opera sia differente dalle tavole progettuali e si può così riscontrare una discrepanza nei documenti strutturali.
4. Le analisi sull’edificio devono poter verificare se esso è stato costruito in un unico momento o se è composto da ampliamenti successivi, che permettono di separare il fabbricato in più unità strutturali. Inoltre è importante vedere se il fabbricato ha subito interventi nel corso degli anni che ne hanno modificato parzialmente o totalmente la struttura.
5. Individuare le situazioni critiche o i punti singolari che potrebbero causare un comportamento anomalo nell’edificio, ma che non sono risultati diretti delle specifiche prove. Coloro che modellano non conoscono a priori queste vulnerabilità ed è per questo che è necessario che modellatore e tecnico collaborino, si confrontino e, nel migliore dei casi, facciano parte dello stesso team di lavoro per scegliere al meglio i punti di prova.
Risulta pertanto evidente che le verifiche sismiche dovrebbero essere definite insieme tra modellatore e progettista/tecnico, così da eseguire una campagna di indagine che risponda a tutte le necessità del modellatore e che, allo stesso tempo, permetta al tecnico di offrire la propria conoscenza pratica per evitare situazioni di difficoltà ed individuare i punti di prova migliori.
Sismocert: il supporto completo dall’impostazione delle prove alla modellazione
Il protocollo di indagine SISMOCERT®, sviluppato da Tecnoindaigni Srl azienda leader nella diagnostica edilizia, è il supporto completo per la verifica di vulnerabilità sismica. Attraverso prove ed analisi in situ, un’analisi numerica parametrizzata e la modellazione dell’edificio, è in grado di fornire tutte le informazioni necessarie al progettista per una stesura di un progetto manutentivo efficace ed adeguato.
L’ufficio tecnico dell’azienda è composto da uno staff multidisciplinare in grado di fornire il servizio completo: i modellatori e i tecnici dialogano costantemente per impostare le prove; successivamente i tecnici effettuano le indagini in situ per eseguire le analisi ed individuare le situazioni critiche, supportati da operai specializzati che forniscono assistenza muraria; infine, post prove in situ modellatori e tecnici si confrontano nuovamente per valutare lo stato di fatto dell’edificio, così che si possa eseguire una modellazione il più possibile vicino alla realtà.
Per ricevere maggiori informazioni sul protocollo SISMOCERT®, visita il sito o richiedi la documentazione gratuita.
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