Scia 2 in Gazzetta: tutte le modifiche al Testo Unico dell'edilizia
La nuova disciplina sulle autorizzazioni (scia 2) individua le operazioni per ogni procedimento: dall'11 dicembre scatteranno le modifiche al DPR 380/2001 con il passaggio da sette a cinque titoli edilizi e l'ampliamento dell'edilizia privata
La nuova disciplina sulle autorizzazioni (scia 2) individua le operazioni per ogni procedimento: dall'11 dicembre scatteranno le modifiche al DPR 380/2001 con il passaggio da sette a cinque titoli edilizi e l'ampliamento dell'edilizia privata.
Il decreto Scia 2 sarà operativo dal prossimo 11 dicembre, quando scatterà l'entrata in vigore della disposizione pubblicata in Gazzetta il 26 novembre scorso: a differenza dagli articoli della Legge Madia dichiarati incostituzionali dalla Consulta, infatti, il d.lgs 222/2016 si 'salva' perché, attuando l'art.5 della Riforma PA (legge 208/2015), l'espresso obbligo di intesa con Regioni ed enti locali, in Conferenza unificata, essendo la materia di competenza concorrente Stato-Regioni. Tale intesa, appunto, sulla bozza di decreto Scia 2, ha ottenuto con l'Unificata nella seduta del 29 settembre scorso e pertanto è legittima.
Nello specifico, il decreto provvede alla mappatura completa e alla precisa individuazione delle attività oggetto di procedimento di mera comunicazione o segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso, nonché quelle per le quali è necessario il titolo espresso e introduce le conseguenti disposizioni normative di coordinamento. Prevista, inoltre, la semplificazione dei regimi amministrativi in materia edilizia.
Come cambia il Testo Unico dell'Edilizia
Il decreto SCIA 2 rinnova, in 16 articoli, il Testo Unico dell'Edilizia (dpr 380/2001): le novità principali, che potete trovare nello specifico nel Testo Coordinato tra decreto SCIA 2 e 'vecchio' Testo Unico - sono semplificazione dei regimi abilitativi edilizi, che saranno cinque: libera, Cila, Scia, permesso, permesso in alternativa alla Scia.
A essere 'toccato' di più è l'art.6 del Testo Unico (Attività edilizia libera), che conterrà solo gli interventi del tutto liberi, senza comunicazione (a eccezione delle "opere dirette a soddisfare obiettive esigenze temporanee"), che si arricchiscono delle tre fattispecie indicate sopra (pavimentazioni e spazi esterni, pannelli solari, aree ludiche senza fini di lucro).
Viene introdotto inoltre l'articolo 6-bis con gli interventi soggetti a CILA, fattispecie residuale e non più 'concretezza': vi rientrano tutti gli interventi che non siano liberi o che non siano soggetti a Scia o permesso di costruire. Di conseguenza cambia anche l'articolo 22, che ora elenca i casi concreti soggetti a Scia: manutenzione straordinaria pesante, restauro e risanamento conservativo pesante (le versioni "leggere" sono entrambe con Cila, per "residualità"), ristrutturazione edilizia leggera, e poi le varianti al permesso di costruire "leggere" (commi 2 e 3). Infine, viene modificato l'articolo 23 (Super-Scia al posto della Super-Dia), oltre a molte altre piccole modifiche sparse.
Ricapitolando, sono tre le tipologie di interventi edilizi minori che potranno essere fatti in attività libera, ossia senza alcuna comunicazione (oggi serve invece la Cil):
• opere di pavimentazione e finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, entro l'indice di permeabilità;
• installazione di pannelli solari e fotovoltaici a servizio degli edifici (fuori dai centri storici);
• aree ludiche senza fini di lucro ed elementi di arredo nelle aree pertinenziali degli edifici.
SCIA 2: la tabella di riferimento e le conseguenze potenziali del Referendum
La tabella A - Allegato del Decreto SCIA 2 contiene l'elenco dettagliato di tutte le attività soggette ad assenso pubblico in materia di:
• commercio (su aree private, su aree pubbliche, alimenti e bevande, strutture ricettive, etc..);
• edilizia privata (dalle manutenzioni ai grandi interventi);
• ambiente (Via, Aia, rifiuti, dighe, etc..).
Per ogni provvedimento, quindi, la tabella indica quello che serve: comunicazione, SCIA, provvedimento espresso, se scatta il silenzio-assenso. Si fa, quindi, chiarezza, con l'adeguamento da parte di regioni e comuni obbligatorio entro il 30 giugno 2017, con le norme nel frattempo in vigore dopo la pubblicazione in GU. E' chiato che sulle riduzioni di differenze tra norme locali e nazionali entrerà a gamba tesa il risultato del referendum del 4 dicembre: in caso di vittoria del No, restiamo in regime di norme locali concorrenti, con lo Stato a dettare i principi fondamentali e questa tabella a stabilire regole di mero principio. Se passa il Si, invece, il governo del territorio diventa esclusiva materia statale: le regole del nuovo Testo Unico e della Scia 2, cioè, saranno vincolanti per tutti.
Glossario unico in edilizia
E' previsto, infine, un glossario unico in edilizia, per spiegare a tutti quale procedura serve per i singoli e pratici casi di piccoli lavori (ad esempio l'apertura di una finestra o la copertura di un terrazzo). Lo stabilirà un decreto del MIT, da emanare entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del decreto SCIA 2, previa intesa con la Conferenza Unificata
Titoli Abilitativi
In questa area troverai tutte ultime novità sulle normative e sulle sentenze relative ai titoli abilitativi per realizzare interventi di nuova costruzione o su edifici esistenti.