Superbonus, dati ENEA: trend in calo, ma a gennaio 2023 più di 64 miliardi di investimenti

Il Superbonus inizia a calare. Piano, ma cala.

Del resto le recenti modifiche alla maxi-agevolazione più 'famosa' d'Italia, passata oggi al 90% almeno per quel che concerne i condomini e i lavori nelle case unifamiliari di contribuenti che hanno precisi requisiti a livello reddituale, portano fisiologicamente a una discesa degli investimenti, che - dopo aver 'viaggiato' nel 2022 a una media di 4 miliardi abbondanti al mese - iniziano a scendere sui 3 al mese, in questo caso 2,8.

Il report ENEA

Le 22 tabelle riportano prima i dati nazionali, poi una per ciascuna Regione e infine una tabella riepilogativa con i seguenti dati cumulativi:

• numero delle asseverazioni caricate sul sito dedicato;
• valore assoluto degli investimenti ammessi alla detrazione;
• valori assoluti e percentuali dei lavori già completati.

Il totale degli investimenti al 31 gennaio registrato da ENEA è infatti di 65 miliardi e 239 milioni circa, mentre a fine dicembre si erano registrati interventi per un totale di 62 miliardi e 400 milioni.

Gli investimenti ammessi a detrazione ammontano invece a 49,740 miliardi, il 76,2% del totale.

I dati per tipologia di edificio

A livello analitico, i lavori in condominio con Superbonus toccano i 30 miliardi (totale investimenti), con più di 51 mila asseverazioni, il 13,8% del totale.

Fanno come sempre la 'voce grossa', a livello di asseverazioni, gli edifici unifamiliari: 215 mila le richieste (57,8%), per quasi 25 miliardi di investimenti.

Le unità immobiliari funzionalmente indipendenti, infine, pesano per il 28,5% del totale (106 mila asseverazioni circa), con 10 miliardi di investimento totale.

L'investimento medio, in ogni caso, vede i condomini in testa con 594 mila euro (114 mila le unifamiliari, 97 mila le u.i. funzionalmente indipedenti).

La ripartizione regionale

Come sempre, in testa troviamo la Lombardia, con 11 miliardi abbondanti di investimenti, seguita dal Veneto a 6,3 miliardi, poi il Lazio a 5,8 miliardi, l'Emilia-Romagna a 5,7 e la Campania, prima del Sud, a 4,7. Buono anche il dato della Sicilia (4,2).

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