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Tolleranze dimensionali delle armature per calcestruzzo: cosa prevede la UNI 11967-1

La norma UNI 11967-1 introduce tolleranze dimensionali chiare per le armature non assemblate in acciaio per c.a., migliorando la sicurezza produttiva e l’affidabilità in cantiere. Il documento fissa le deviazioni ammissibili per forme e ingombri, semplificando i controlli di conformità progettuale.

Lo spirito con il quale è stata realizzata la norma UNI 11967-1 è quello di permettere a tutti i trasformatori, a partire dai più piccoli e meno attrezzati per arrivare a quelli maggiormente strutturati, di produrre le armature seguendo dei requisiti che permettono di poter realizzare le armature per c.a. rispettando innanzitutto la sicurezza degli operatori di produzione.

Pertanto, si ritiene che uno degli aspetti fondamentali della nuova norma sia quello di aver finalmente evidenziato quelle che sono le tolleranze dimensionali ammissibili per gli elementi di armatura, requisiti che fino ad oggi non erano espressi in maniera chiara in alcun documento esistente.

La UNI 11967-1:2025
La norma UNI 11967-1:2025 definisce i requisiti per la produzione e la lavorazione delle armature non assemblate destinate al calcestruzzo armato, fornendo utili linee guida per garantire che le armature siano adeguate in termini di sicurezza, resistenza e durabilità.
Si applica alle armature prodotte direttamente in cantiere o tramite centri di trasformazione.
La norma UNI 11967-1 riguarda la produzione di armature in acciaio per cemento armato ottenute da barre e rotoli, escludendo altri tipi di armature come reti, tralicci elettrosaldati e acciaio per cemento precompresso.
Per approfondire leggi questo articolo.

  

Focus sulle tolleranze dimensionali degli elementi di armatura

Le tolleranze dimensionali possono rappresentare un aspetto critico di qualsiasi processo di produzione. Nell’ambito dell’edilizia ed in particolar modo nella realizzazione delle armature in acciaio per c.a. il mancato rispetto delle tolleranze può portare ad avere problemi durante le fasi di posa in opera comportando perdite di tempo e dunque costi.

Le tolleranze si riferiscono alla deviazione consentita dalle dimensioni specificate di una determinata armatura.

Più semplicemente, è l'intervallo entro il quale le misurazioni di una parte possono variare pur essendo considerate accettabili.

È fondamentale avere a disposizione delle chiare ed univoche tolleranze perché garantiscono che le armature si adattino correttamente alla posa in opera e rispettino la funzione strutturale prevista dal progetto esecutivo.

I requisiti precedentemente espressi trovano dunque riscontro al paragrafo 5.3 e più precisamente nel Prospetto 2 dove si è voluto evidenziare, per le sagome di armatura maggiormente utilizzate, le deviazioni massime consentite per il rispetto delle dimensioni indicate dai progettisti nei disegni esecutivi.

Tali informazioni permettono dunque di poter stabilire con certezza la conformità, o meno, di un elemento di armatura rispetto al disegno esecutivo di riferimento.

Nel prospetto citato sono state evidenziate le tolleranze su elementi di armatura quali:

  • Dimensioni minime e massime degli ingombri
  • Dimensioni minime e massime dei lati
  • Dimensioni minime e massime delle sovrapposizioni

Nella figura 1, riportata di seguito, troviamo un esempio di un’armatura particolarmente complessa che però può far ben comprendere l’utilità di avere a disposizione delle chiare tolleranze.

  

Esempio di Tolleranze dimensionali degli elementi di armatura
Figura 1 – Esempio di Tolleranze dimensionali degli elementi di armatura ((immagine tratta dalla UNI 11967-1))

  

Per L7 e L (misure di ingombro esterne finite) si applicano le tolleranze e le condizioni come in L della figura sopra, unitamente alle altre limitazioni contenute nel prospetto 2 della UNI 11967-1.

Tutte le altre "L" sono +10mm / -20mm, ad eccezione dei ganci (es: L1) a qui si applicano le tolleranze contenute nel prospetto 2 della UNI 11967-1 (+30mm/-10mm).

Le tolleranze citate sono state espresse tenendo in considerazione la funzione di un singolo elemento di armatura all’interno di una singola parte d’opera nonché l’attività di posa in opera delle armature stesse.

Infatti, un elemento di armatura può diventare inutilizzabile, in base all'intento progettuale, quando la dimensione della stessa non rientra nei limiti di tolleranza predefiniti poiché ciascun processo di fabbricazione presenta un certo grado di imprecisione. Pertanto, è fondamentale comprendere e rispettare le tolleranze dimensionali degli elementi di armatura per ottenere prodotti di qualità e utilizzabili in cantiere.

Infine, il fatto di aver esplicitato nella nuova norma le tolleranze dimensionali degli elementi di armatura può essere di utile indicazione anche a livello progettuale per i professionisti del settore.

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