Antincendio
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UNI EN 12845: cosa dice sulle alimentazioni idriche antincendio con serbatoio di accumulo collegato a pompe

Continua la disamina della norma UNI EN 12845 con riferimento alle alimentazioni idriche antincendio composte da una riserva idrica e da pompe di pressurizzazione. Verrà preso in considerazione solo quanto è previsto per i sistemi calcolati integralmente.

Ricordiamo che la norma UNI EN 12845 più in generale specifica i requisiti e fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l'installazione e la manutenzione di impianti fissi antincendio sprinkler in edifici e in insediamenti industriali, ed i requisiti particolari per i sistemi sprinkler. Essa tratta la classificazione dei pericoli, le alimentazioni idriche, i componenti da utilizzare, l'installazione, le prove ed il collaudo del sistema, la manutenzione e l'ampliamento dei sistemi esistenti, ed individua, per gli edifici, le indicazioni costruttive necessarie per garantire una prestazione soddisfacente dei sistemi sprinkler.

In questo secondo articolo ci si concentrerà sulle indicazioni relative alle alimentazioni idriche, contenute a partire dal Capitolo 9.

 

Alimentazioni idriche antincendio composte da una riserva idrica e da pompe di pressurizzazione: cosa dice la norma UNI EN 12845 a partire dal Capitolo 9

Come abbiamo visto nel primo articolo la norma si occupa in più punti di questa tipologia di alimentazione.

Capitolo 9: indicazioni sui serbatoi 

Rimanendo nel cap. 9 – TIPO DI ALIMENTAZIONE IDRICA – possiamo affrontare altri aspetti importanti legati ai serbatoi.

9.3.2.1 – Questo articolo, già citato in precedenza, contiene anche le indicazioni relative a:

  • Protezione dal gelo – chiedendo che, nelle zone soggette al gelo, in caso di serbatoio non protetto (n.b. – non protetto contro il gelo), il livello normale dell’acqua deve essere aumentato di almeno 1,0 m e deve essere prevista la possibilità di sfogo del ghiaccio.
  • Misura del livello in casca – in tutti i serbatoi chiusi, viene imposta la presenza di un indicatore di livello dell’acqua, leggibile dall’esterno.

Anche il rapporto tecnico UNI/TR 11438 del novembre 2016 – INSTALLAZIONI FISSE ANTINCENDIO – GRUPPI DI POMPAGGIO – ISTRUZIONI COMPLEMENTARI PER L’APPLICAZIONE DELLA UNI EN 12845 (SPRINKLER) – si occupa delle alimentazioni idriche formate da riserva idrica con pompe di pressurizzazione. Quindi, per completezza, citiamo anche quanto di interesse per l’argomento che stiamo trattando e che si trova riportato in questo documento.

Il cap. 4 del TR 11438 al punto 4.2.2, ribadisce un’indicazione già presente nel punto 9.3.5 della UNI EN 12845, tale indicazione riguarda l’utilizzo dei filtri sulle condotte di aspirazione delle pompe; essi sono obbligatori tutte le volte che si è in presenza di serbatoi o vasche aperti, anche in caso di disposizione idraulica soprabattente, a monte della valvola di fondo si deve prevedere un filtro: I filtri devono essere sottoposti ad ispezione e pulizia periodica (20.3.4.5 della UNI EN 12845).


UNI EN 12845

Al punto 4.2.3, il TR 11438, fornisce delle importanti indicazioni sul concetto di riserva idrica unica. Dicendo che il frazionamento della riserva idrica in più parti connesse tra loro, sarebbe da evitare, per non creare disservizi all’intero sistema di alimentazione.

Quando si decide di frazionare la riserva, si devono garantire comunque la continuità e l’affidabilità dell’alimentazione idrica. Questo significa, che la portata di progetto deve poter defluire dei serbatoi anche quando questi hanno raggiunto il livello minimo previsto, e deve poter fare per tutta la durata prevista per l’alimentazione (autonomia). 

 

alimentazioni-idriche-uni-12845-2.JPG

 

Capitolo 10: sulle pompe

Nel cap. 10 - POMPE – la UNI EN 12845 si occupa dettagliatamente delle tipologie delle macchine utilizzabili ai fini antincendio e di tutti i componenti ad esse correlati. Anche il TR 11438 prende in esame il tema in modo molto approfondito, in particolare nel cap. 6 e nel cap. 8.

alimentazioni idriche antincendio: considerazioni sulle pompe


Prima di iniziare la disamina di questo capitolo fondamentale, diamo conto di due valori fondamentali:

  • 8.2.1 – Dove si dice che la pressione dell’acqua non deve essere maggiore di 12 bar. Questo valore non deve essere superato nemmeno a valvola di mandata chiusa. Ciò significa che le pompe devono avere una curva che garantisca a Q = 0, una prevalenza
  • TR 11438 – Viene ricordato che la UNI 10779 prescrive, per le reti a idranti una pressione nominale dei componenti pari ad almeno 1,2 MPa perciò il rating di pressione dei componenti, incluse le pompe, deve essere almeno PN 12.

E di un'importante indicazione riguardante i giunti flessibili. 

  • Il TR 11438 6.1.2 - indica chiaramente che le tubazioni e/o i giunti flessibili da utilizzare per il collegamento delle pompe antincendio sono solo quelli che rispondono ai requisiti indicati al punto 17.1.4 della 12845. In detto punto, vengono indicate:
    • la pressione di prova che devono sopportare i giunti (quattro volte la max di funzionamento o 40 bar, quale dei due sia il valore maggiore) 
    • Il fatto che i giunti non brucino o comunque non ne venga compromessa l’integrità in caso d’incendio
    • Che il giunto deve contenere una calza interna continua in acciaio inossidabile o in metallo NON ferroso che sopporti la pressione.

Di conseguenza i giunti in gomma non possono essere utilizzati né sulle linee, né in centrale. Anzi, come abbiamo visto, sono espressamente vietati 

Vediamo di seguito i punti più importanti toccati dalla normativa.

UNI EN 12845 – 10.1 – Si comincia con l’indicare quali sono le tipologie di motori che possono essere utilizzati per comandare le pompe principali antincendio:

  • Motori elettrici
  • Motori diesel

La potenza dei motori da utilizzare è legata al tipo di curva caratteristica della pompa. 

  • Si sceglieranno motori aventi una potenza superiore a quella richiesta al picco della curva di potenza, per le pompe con curva caratteristica di potenza senza sovraccarico
  • Si sceglieranno motori aventi una potenza superiore alla potenza richiesta dalla pompa alla portata alla quale corrisponde un NPSHd pari a 16 m, per le pompe con curva di potenza crescente.

Questo articolo, va infatti letto insieme al 10.6.1, nel quale vengono indicate le tipologie di pompe utilizzabili come pompe principali, si tratta di:

  • Pompe centrifughe – che hanno una curva di potenza crescente – da usare sottobattente
  • Pompe verticali immerse a flusso assiale (VTP) – che hanno una curva caratteristica di potenza senza sovraccarico – e che ovviamente sono sottobattente, avendo la parte idraulica immersa all’interno della riserva idrica e tutta la parte di motorizzazione collocata all’interno della centrale idrica, le due parti sono connesse attraverso un albero di trasmissione e una tubazione verticale di mandata.

 

tipologie di motori che possono essere utilizzati per comandare le pompe principali antincendio


Sono tollerate (quindi non sono vietate in alcun modo), le pompe sommerse (vedi anche TR 11438 8.4). Le pompe sommerse, come le pompe centrifughe soprabattente sono da usare solo in casi particolari, là dove non è stato possibile per motivi tecnici usare le macchine centrifughe sottobattente o le VTP. 

tipologie di motori che possono essere utilizzati per comandare le pompe principali antincendio

 

Le pompe centrifughe che si possono utilizzare come pompe principali, sono quelle del tipo normalizzato ad asse orizzontale “end suction”, “back pull-out”, con la possibilità di estrarre girante e supporto senza dover agire sulle tubazioni e sul motore di comando.

Sempre nel punto 10.1 della UNI EN 12845, proprio per rendere possibile quanto sopra, viene chiesto di connettere pompa e motore con un giunto elastico in tre pezzi, o giunto spaziatore.

connessione della pompa e motore con un giunto elastico in tre pezzi

 

Le altre tipologie di pompe ammesse dalla norma sono:

  • Pompe ad asse orizzontale tipo “axial split-case”
  • Pompe orizzontali multistadio (da utilizzare esclusivamente per gli impianti al servizio di “sistemi ad elevato sviluppo verticale”). 

....CONTINUA

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