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Viadotti in acciaio: lavori di ammodernamento e sistemazione della SS 117 "Centrale Sicula"

Efficienza, leggerezza e durabilità. Queste le condizioni che sono state perfettamente corrisposte dai quattro nuovi viadotti a travata, in carpenteria metallica, realizzati per i lavori di ammodernamento della Strada Statale 117, che mette in comunicazione i comuni di Mistretta e Nicosia nell'entroterra della provincia di Messina.

Il progetto prevede la realizzazione di 4 viadotti e 2 gallerie artificiali

La realizzazione dei viadotti in acciaio in oggetto fa parte di un intervento su larga scala di riqualificazione ed ampliamento della SS 117 “Centrale Sicula”, infrastruttura che collega in direzione sud la regione marittima settentrionale di Santo Stefano di Camastra (provincia di Messina) con quella centrale di Leonforte (provincia di Enna).

Il lotto di riferimento è il B2 compreso fra il km 19+000 e km 23+200 ed i lavori consistono nella realizzazione di un nuovo e funzionale collegamento dell’itinerario Nord-Sud lungo fra i comuni di Mistretta e Nicosia”, mediante l’adeguamento delle caratteristiche geometriche dell’attuale tracciato della S.S. 117 alla categoria C2.

L’intervento principale prevede la realizzazione di 6 opere d’arte principali: 4 viadotti con struttura in carpenteria metallica fra cui:

  • Viadotto Rogillo 1: ml 140,00;
  • Viadotto Rogillo 2: ml 255,00;
  • Viadotto Montagna: ml 307,30;
  • Viadotto Salice 1: ml 334,00.

e 2 gallerie artificiali (Galleria artificiale Salice 1: ml 165,00 e Galleria artificiale Salice 2: ml 125,00).

Il progetto contempla l’allargamento dell’attuale sezione stradale, il sostanziale miglioramento plano-altimetrico del tracciato, la razionalizzazione degli accessi alle proprietà ed ai fondi, l’installazione di barriere di sicurezza conformi alla vigente normativa, la realizzazione di un nuovo corpo stradale e della pavimentazione con l’eliminazione o la riduzione delle continue attività di riparazione del piano viabile (causate dai diffusi movimenti franosi presenti), nonché la realizzazione di importanti interventi per migliorare la stabilità dei versanti, per un investimento complessivo di oltre 58 milioni di euro.

Vista del Viadotto Montagna durante il varo

Descrizione dell’opera

Questo approfondimento è dedicato al Viadotto Montagna ma le caratteristiche tecniche descritte valgono anche per le altre opere d’arte in questione.
La sezione tipo di rilevato è costituita da due corsie, una per ogni senso di marcia, da 3.5 m, da due banchine di 1.25 m e da due elementi marginali (arginelli non pavimentati) di contenimento laterale di 1.25 m, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 9.5 m.

Il viadotto in oggetto è in sistema misto acciaio-calcestruzzo con schema statico a trave continua con sei campate con luci 25 + 45 + 66 + 66 + 64 +41,30 m.

La sezione trasversale dell’impalcato prevede due travi principali in acciaio a doppio T di altezza variabile da 1.75m a 3.25 m, ad anima verticale, poste ad una distanza trasversale pari a 8,00 m e sbalzi laterali di lunghezza pari a 2.375 m.

Sezione trasversale su pila P2/P3/P4/P5

Nel tratto caratterizzato da altezza trave 3250 mm, le travi principali sono collegate trasversalmente da traversi intermedi di tipo reticolare con aste costituite da profilati ad L opportunamente accoppiati con imbottiture; nel tratto con altezza trave 1750 mm i traversi intermedi sono ad anima piena a doppio T.
I traversi di pila e spalla sono realizzati in anima piena a doppio T.

Dettagli costruttivi nodo trave di spina

Nel tratto di viadotto caratterizzato da altezza trave 3250mm, è prevista una controventatura inferiore a rombo ad aste tese e compresse: la sezione trasversale ha in questo caso comportamento torsiorigido alla Bredt. Nel tratto ad altezza trave 1750mm la sezione trasversale resistente è di tipo "aperto" con comportamento alla Courbon.
La sezione stradale prevede due cordoli simmetrici di 0,75 m per l’alloggiamento delle barriere di sicurezza. La rimanente larghezza pavimentata di 11,25 m si compone di due corsie di marcia di 3,50 m e due banchine laterali asimmetriche.
La struttura dell’impalcato è costituita da elementi di carpenteria metallica (profili saldati composti, piastre, angolari, bulloni e pioli) e dal calcestruzzo per il getto di completamento delle solette.
Per i piatti dei profili saldati composti di travi longitudinali e traversi, piatti per coprigiunti ed irrigidimenti, angolari sono stati impiegati acciai con resistenza migliorata alla corrosione in conformità alla norma UNI EN 10025-5 in qualità S355W suddiviso nei gradi J0, J2 e K2 a seconda dello spessore della lamiera.

Dettagli costruttivi nodo trave di spina

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