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Smart & Start: tutto sugli incentivi per le startup innovative. Richieste online su Invitalia

Smart&Start Italia è l'incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative. Finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. La domanda si presenta solo online sulla piattaforma di Invitalia

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Si chiama Smart&Start Italia ed è l'ultimo "ritrovato" del MISE in materia di incentivi alle startup innovative: possono chiedere i finanziamenti le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.

Smart&Start Italia ha a disposizione circa 90 milioni di euro di risorse per finanziare piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, finalizzati alla produzione di beni e l’erogazione di servizi ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Questi piani d’impresa potranno essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.

Le principali novità introdotte, sulla base del decreto ministeriale del 30 agosto 2019, riguardano la semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione, l’introduzione di nuove premialità, l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%, un fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud e un periodo di ammortamento fino a 10 anni.

A partire dal 20 gennaio 2020 le domande con i nuovi criteri per la richiesta dell’agevolazione potranno essere inviate a Invitalia, soggetto gestore della misura.

Chi può chiedere il finanziamento

  • startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi;
  • team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello "startup Visa”;
  • imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.

I requisiti che qualificano un’impresa come "startup innovativa" sono indicati all’art. 25 del D.L. 179/2012.

Smart&Start: cosa si finanzia

Il progetto imprenditoriale deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
  • essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
  • essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.

Alcuni esempi di spese del piano d’impresa:

  • Impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
  • Componenti hardware e software;
  • Brevetti, marchi e licenze;
  • Certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • Licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;
  • Licenze relative all’utilizzo di software;
  • Progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi;
  • Consulenze specialistiche tecnologiche;
  • Costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori;
  • Servizi di incubazione e di accelerazione di impresa;
  • Investimenti in marketing e web marketing.

Alcuni esempi di costi di funzionamento aziendale:

  • Materie prime;
  • Servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • Hosting e housing;
  • Godimento beni di terzi.

Le agevolazioni della misura

Smart&Start Italia offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili.

Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.

Come presentare la domanda

Le domande possono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia dal 20 Gennaio 2020.Per richiedere le agevolazioni è necessario:
  • registrarsi ai servizi online di Invitalia indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario;
  • una volta registrati, accedere all'area riservata per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC):
  • per le società già costituite: la domanda deve essere presentata dal rappresentante legale della società che la deve firmare digitalmente;
  • per le società non costituite: la domanda deve essere presentata dalla persona fisica referente del progetto che la deve firmare digitalmente. Il referente del progetto deve essere uno dei futuri soci della società.
Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.Non ci sono scadenze né graduatorie. Invitalia valuta le domande in base all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi.La valutazione prevede una verifica formale e una valutazione di merito, compreso il colloquio con gli esperti di Invitalia, e si conclude in 60 giorni, salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti.
 
Chi ha presentato la domanda prima del 16 dicembre 2019 e non ha ricevuto l’esito della valutazione, può comunicare con Invitalia tramite PEC all’indirizzo smartstart@pec.invitalia.it indicando preferibilmente nell’oggetto l’ID della domanda. 

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