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Cura Italia: i 600 euro non spettano a ingegneri e architetti! Paracadute Inarcassa di 100 milioni. I dettagli

Il super decreto economico per l'emergenza Coronavirus stanzia 600 euro per gli autonomi e le partite Iva ma non per quelli iscritti alle Casse Professionali; Inarcassa interviene con una determina d’urgenza stanziando 100 milioni di euro da destinarsi all’assistenza dei liberi professionisti ingegneri ed architetti del Paese

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L'oggetto della discordia è l'articolo 27 del Decreto Cura Italia, firmato nella notte dal presidente Mattarella e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 marzo per far fronte all'emergenza Coronavirus: originariamente, si pensava che questi 600 euro previsti per marzo (quindi non per più mesi, ma neanche una tantum, nel senso che probabilmente si interverrà per ampliare la cadenza temporale in sede di conversione in legge) spettassero a tutti i professionisti (a partita Iva) e ai lavoratori autonomi. In realtà non è così.

600 euro ma non per tutti i professionisti

Nello specifico, l'indennità di 600 euro riconosciuta per il mese di marzo spetta a:

  • professionisti e autonomi iscritti alla gestione separata e co.co.co.;
  • artigiani e commercianti (autonomi);
  • lavoratori stagionali del turismo e del settore agricolo;
  • lavoratori dello spettacolo.

Si tratta, quindi, dei liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 335/1995, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. L’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

La platea complessiva è di oltre 4.854.000 lavoratori. L’indennità è erogata dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020.


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Ingegneri, architetti e altri: c'è un altro Fondo da 300 milioni

Bisogna arrivare all'articolo 44 del Cura Italia, rubricato "Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi danneggiati dal Coronavirus".

Si prevede l'istituzione di un Fondo da 300 milioni dedicato a tutti i lavoratori non coperti dalle precedenti misure, come ad esempio quelli iscritti alle Casse Professionali (avvocati, architetti, ingegneri psicologi, ecc.), i lavoratori domestici e occasionali come i riders.

Come funziona? Ancora non è dato sapersi. Con uno o più decreti del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, sono definiti i criteri di priorità e le modalità di attribuzione dell’indennità di cui al comma 1, nonchè la eventuale quota del limite di spesa di cui al comma 1 da destinare, in via eccezionale, in considerazione della situazione di emergenza epidemiologica, al sostegno del reddito dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 509/1994 e 103/1996.

Il paracadute Inarcassa: 100 milioni extra per Ingegneri e Architetti

Il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro ha immediatamente firmato una determina d’urgenza con la quale si stanziano 100 milioni di euro da destinarsi all’assistenza dei liberi professionisti ingegneri ed architetti italiani. La determina:

  • apporta al Bilancio di previsione 2020 una variazione di 100 milioni di euro, destinando una quota corrispondente dell’avanzo economico alla voce B.7.a.2 “Prestazioni Assistenziali”;
  • per effetto di tale variazione la voce B.7.a.2 “Prestazioni Assistenziali” si incrementa, passando da € 42.275.000 a € 142.275.000, mentre l’avanzo economico si riduce, passando da € 428.134.000 ad € 328.134.000;
  • di sottoporre tale variazione al Comitato Nazionale dei Delegati, ad avvenuta ratifica da parte del Consiglio di Amministrazione, per quanto di competenza.”

Nella prossima riunione del Consiglio – ha dichiarato il presidente Santoro – che si svolgerà in videoconferenza il 25 marzo, sigleremo unitamente un provvedimento di estrema importanza poiché, le misure varate dal Governo non sanano affatto le disparità di trattamento tra dipendenti e liberi professionisti, lasciati interamente a carico delle Casse di Previdenza privatizzate. Una discriminazione tra cittadini di serie a e serie b che ci sconcerta e non fa onore a questo Paese”.