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Bonus Facciate: ok per gli interventi di restauro e risanamento conservativo del portale di una Chiesa

Agenzia delle Entrate: gli interventi di restauro e risanamento conservativo del portale di un edificio religioso prendono l'agevolazione che oggi è al 60%

Dopo alcuni chiarimenti sul Superbonus, le Entrate ne pubblicano uno sul Bonus Facciate ex legge 160/2019 (art.1 commi da 219 a 224 della legge di bilancio 2020), che oggi è al 60% dopo il 'declassamento' operato dall'ultima Finanziaria che peraltro ha prorogato la valenza dell'agevolazione fino al 31 dicembre 2023.

Bonus Facciate: ok per gli interventi di restauro e risanamento conservativo del portale di una Chiesa

La facciata della chiesa

Nella risposta 352/2022 del 28 giugno si 'parla' di una chiesta, il 'contribuente' istante che intende iniziare il restauro e il risanamento conservativo del portale dell'edificio religioso - composto da portone, cornice e lunetta - destinato a svolgere la funzione di porta di ingresso alla chiesa solo per una piccola parte dello stesso corrispondente ad una superficie di 11,97 mq.

La superficie complessiva del portale invece è di mq 48,41 cui si deve aggiungere la superficie della cornice sovrastante il portone e quella della lunetta.

Per questa tipologia di intervento, si chiede se si possa prendere il Bonus Facciate, con eventuale opzione per la cessione del credito corrispondente a tale detrazione o per lo "sconto in fattura" di cui all'art.121 del DL 34/2020.

 

Per cosa spetta il Bonus Facciate?

Le Entrate partono da lontano con l'excursus completo delle regole del Bonus Facciate, sottolineando un passaggio della circolare 2/E/2020 con la quale è stato chiarito che tra l'altro, ai fini del riconoscimento, gli interventi devono essere finalizzati al "recupero o restauro" della facciata esterna e devono essere realizzati esclusivamente sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.

Ad esempiodevono considerarsi ammissibile nell'ambito della norma agevolativa:

  • il consolidamento, il ripristino, inclusa la mera pulitura e tinteggiatura della superficie, o il rinnovo degli elementi costitutivi dei balconi, degli ornamenti e dei fregi;
  • i lavori riconducibili al decoro urbano quali quelli riferiti alle grondaie, ai pluviali, ai parapetti, ai cornicioni e alla sistemazione di tutte le parti impiantistiche che insistono sulla parte opaca della facciata.

 

Il portone ornamentale della Chiesa è una facciata!

In considerazione di quanto rappresentato dall'Istante, il Fisco evidenzia che la funzione del portale della Chiesa non è soltanto quella di consentire l'ingresso all'interno dell'edificio ma lo stesso assume, per la sua dimensione ed imponenza, anche una funzione decorativa e ornamentale,

Per questo motivo si ritiene che nel presupposto che sussistano tutte le condizioni previste dalla disciplina in commento, le spese per l'intervento di restauro e risanamento conservativo del portale possano essere ricondotte nell'ambito della detrazione in esame.

Conseguentemente, l'Istante potrà avvalersi anche delle disposizioni previste 121 del DL 34/2020, il quale stabilisce che i soggetti che sostengono le spese per gli interventi indicati nel comma 2 (tra i quali rientrano anche quelli ammessi al cd. bonus facciate) possono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente, per:

  • la cessione del credito;
  • lo sconto in fattura.

LA RISPOSTA 352/2022 DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE E' SCARICABILE IN FORMATO PDF PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE

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