CTE- AICAP
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Nell'articolo verrà discussa l’azione termica per la verifica di impalcati di ponti post tesi. La distribuzione di temperatura sarà di tipo lineare e non lineare secondo l’Eurocodice e sarà applicata nella sola direzione longitudinale dell’impalcato.
La memoria presenta la progettazione e l’esecuzione di un intervento di adeguamento sismico di serbatoi metallici esistenti, di stoccaggio di gas liquidi criogenici, aventi capacità pari a 1000 mc ciascuno, tramite il loro isolamento sismico dalle strutture di supporto e fondazione in calcestruzzo armato.
Nell’ambito di un importante intervento di adeguamento sismico realizzato presso una struttura di rilevanza strategica, diversi pilastri in calcestruzzo armato sono stati rinforzati con la tecnica della incamiciatura a basso spessore con microcalcestruzzo premiscelato HPFRC (High Performance Fibre Reinforced Concrete).
La memoria mostra i risultati di una campagna sperimentale su provini fessurati in calcestruzzo fibrorinforzato in regime di trazione, mantenuti sotto carico costante ed esposti a temperature crescenti tra 20 °C e 40° C.
Per via del forte impatto ambientale della produzione di cemento Portland, sono in fase di sviluppo leganti alternativi al cemento Portland, con proprietà similari, ma che necessitano di un minor consumo energetico e contraddistinti da ridotte emissioni di CO2. Tra i possibili sostituti vi sono i leganti ad attivazione alcalina.
La memoria mostra i principali risultati ottenuti da analisi numeriche agli elementi finiti condotte per simulare il comportamento monotono di fondazioni di torri eoliche. I carichi applicati simulano le condizioni estreme prodotte dal vento.
In questo lavoro si intende ripercorrere l'evoluzione normativa degli ultimi decenni con particolare riferimento alla progettazione delle solette da ponte in c.a. Normative meno recenti, non più in vigore, risultano comunque significative nel supportare il processo conoscitivo delle strutture esistenti.
Nel presente lavoro viene analizzato questo problema applicato ad una particolare tecnologia costruttiva con solai di grande luce in elementi prefabbricati precompressi attraverso un caso studio sperimentale e numerico. Per questo, è stata realizzata una serie di prove dinamiche, impiegando tecniche classiche e innovative, su una struttura prototipo con due impalcati realizzata con la tecnologia costruttiva presa in esame.
Il nuovo polo logistico realizzato a Castelguglielmo prevede la realizzazione di una serie di edifici, in particolare un deposito e cinque corpi ancillari, Viste le dimensionicosniderevoli della struttura sono stati introdotti tre giuntiper consentire e contenere le dilatazioni termiche. Ecco nel dettaglio l'intervento.
Analisi dei metodi alternativi per la verifica in duttilità locale degli elementi trave, confrontando tra loro i risultati ottenibili dal rispetto della regola di dettaglio e dal calcolo esplicito, in termini di capacità di duttilità in curvatura.
L’utilizzo di tunnel sommersi galleggianti (SFTs) in calcestruzzo armato rappresenta una possibile soluzione per l’attraversamento di ampi e profondi fiordi ed è, di conseguenza, considerato per la realizzazione dell’autostrada E39 che si svilupperà lungo la costa occidentale della Norvegia.
L’obiettivo del lavoro è colmare, seppur parzialmente, la mancanza di dati statistici relativi all’acciaio e al calcestruzzo ad uso strutturale impiegato nelle decadi ‘20-’40 in Italia. A tal fine, è stata generata una banca dati attraverso la raccolta, catalogazione e analisi dei certificati di prova conservati nell’archivio storico del Laboratorio Prove Materiali del Politecnico di Milano.
La memoria trae ispirazione da un caso studio concernente una nevicata eccezionale caduta a più riprese in una zona montana dell’arco alpino in territorio italiano. In quest’area era presente un edificio prefabbricato industriale con copertura piana composta da tegoli alari Ondal alternati da coppelle shed.
Questa memoria ha per oggetto lo studio di fattibilità di un calcestruzzo con aggregato in ghiaia di vetro cellulare ed è l’inizio di una sperimentazione avviata di recente. Il vetro cellulare è un aggregato eccezionalmente leggero che vanta una buona resistenza a compressione.
Lo scopo di questo lavoro è analizzare le proprietà meccaniche e di durabilità dei calcestruzzi ad altissime prestazioni riciclati (RUHPC) contenenti diverse quantità di aggregato fine riciclato ottenuto dalla frantumazione di calcestruzzi ad altissime prestazioni (UHPC). Il lavoro riassume e confronta i risultati di diverse campagne sperimentali condotte nell'ambito del progetto ReSHEALience
Le barre d’armatura Dual-Phase (DP) rappresentano una valida alternativa al tradizionale TempCore®. La particolare microstruttura, in cui la martensite è inglobata in una matrice ferritica, rende gli acciai DP meno sensibili ai fenomeni di corrosione, con minori decadimenti delle caratteristiche meccaniche soprattutto in termini di capacità di deformazione
I ponti in c.a. presenti lungo le strade italiane sono stati realizzati, per la maggior parte dei casi, nel secolo scorso e devono continuare a garantire la piena funzionalità delle infrastrutture con i carichi attuali. Al fine di valutare i corretti margini di sicurezza di dette strutture, occorre conoscere la resistenza a trazione delle barre di armatura impiegate all’epoca della costruzione.
Questo lavoro si propone di tracciare una relazione che lega la resistenza meccanica del calcestruzzo con l’epoca di costruzione dell’edificio attraverso la raccolta di dati relativi a edifici scolastici in calcestruzzo armato nella provincia di Torino, provenienti da carotaggi effettuati durante le fasi conoscitive degli stessi edifici.
Il presente lavoro riguarda lo studio dell’interazione suolo-struttura attraverso un approccio di tipo FE-BIE. Il problema d’interazione viene studiato servendosi dell’accoppiamento tra il metodo agli elementi finiti, per il calcolo delle sollecitazioni sulla struttura, e equazioni integrali al contorno, utilizzate per descrivere la risposta del sottosuolo elastico e isotropo.
In questo lavoro viene presentata una proposta per la modellazione numerica del recupero in termini di resistenza meccanica, indotto dalla riparazione autogena; in particolare, vengono illustrate la formulazione teorica del modello e la sua calibrazione e validazione.
La memoria mostra i prin cipali risultati ottenuti da una campagna sperimentale effettuata presso il laboratorio LPMSC del Politecnico di Milano con applicazione di carichi laterali ciclici e monotoni su prototipi di torri eoliche su terra con fondazioni superficiali immerse in terreno sabbioso.
L’articolo presenta i risultati di prove di taglio laterale cicliche svolte presso il laboratorio LPMSC del Politecnico di Milano su quattro elementi di muro rivolte alla caratterizzazione del comportamento meccanico del muro a taglio con l’impiego di differenti schemi di disposizione di armatura di parete.
La memoria illustra gli interventi di ripristino e miglioramento sismico del Viadotto Caldarola ubicato sulla SS 77 “Val di Chienti” a seguito del terremoto del Centro Italia del 2016. Ogni impalcato è costituito da 6 travi pre-sollecitate con cavi post-tesi. Il miglioramento sismico è stato ottenuto introducendo degli isolatori in neoprene armato con nucleo in piombo.
Il presente lavoro focalizza l’attenzione sui “Ponti a volta sottile e trave irrigidente”, noti anche come “Ponti ad arco a via superiore - Tipo Maillart”, particolarmente diffusi in Italia e realizzati tra gli anni ’40 e ’60 del secolo scorso. Per semplicità di trattazione e risoluzione, gli schemi di calcolo tipicamente adottati al tempo riflettevano l’idea di una modellazione strutturale semplificata, in quanto modelli più raffinati richiedevano un impegno computazionale che i mezzi informatici dell’epoca non potevano certamente offrire. Ai fini della valutazione delle principali criticità dei “Ponti ad arco Maillart”, il lavoro intende ripercorrere l’idea del progettista del tempo attraverso una analisi parametrica di una struttura tipo presa come riferimento. In particolare, si sono analizzate le variazioni delle sollecitazioni, tanto nell’arco quanto nell’impalcato, al variare dello schema strutturale di calcolo ipotizzato.