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BIM ? DIGITALIZZAZIONE ? Questioni di Maturità

Vi sono, all'interno del D.Lgs. 50/2016, quattro temi controversi che, considerati assieme, pongono al Settore una sfida decisiva per le sorti del Comparto:

  • l'obbligatorietà della Modellazione Informativa,
  • la contrazione della Integrazione tra Progettazione ed Esecuzione,
  • la prevalenza dell'Offerta Economicamente più Vantaggiosa,
  • la limitazione del Subappalto.

Si consideri, anzitutto, che il primo rilievo mosso alla gestione della fase transitoria tra il nuovo regime e quello previgente concerne il rallentamento delle procedure di aggiudicazione delle procedure competitive, in una fase ancora critica della congiuntura per il Settore e per la Ripresa degli Investimenti.

Si tratta, naturalmente, di obiezioni più che legittime: purtuttavia, occorrerebbe domandarsi se l'attuale struttura dell'Offerta (alla Domanda Pubblica il testo di legge richiede, invero, una profonda riconfigurazione il cui portato influenzerà tremendamente l'Offerta) sia da considerarsi soddisfacente, ovvero se Professionalismo e Imprenditorialità non debbano, invece, prima di poter accedere ai contratti pubblici, ripensare considerevolmente la propria natura e i propri assetti.

A questo proposito, soccorre il primo tema: porre la sfida, epocale, della Digitalizzazione del Settore delle Costruzioni, esclusivamente in termini di obbligatorietà (di che? dell'adozione degli strumenti nelle attività progettuali?) non ha alcun senso logico, non trova corrispondenza nel recepimento delle Direttive Comunitarie nei maggiori Stati Membri, pur dotati di Piattaforme Nazionali sull'argomento, e, soprattutto, significa non aver analizzato attentamente il riferimento, contenuto nell'art. 26, c. 13, alle Strategie di Digitalizzazione della Amministrazione Pubblica e del Settore delle Costruzioni.

È, infatti, palese che l'intero testo legislativo si pone in termini, costruttivi, di Politica Industriale. Sulla tematica specifica della Digitalizzazione, peraltro, se, nel Regno Unito, le scadenze parziali dell'Aprile e dell'Ottobre 2016 possono suscitare alcune perplessità in materia di effettiva adozione, la Strategia per la Digital Built Britain (al di là, più in generale, della risoluzione dei gravi squilibri territoriali sussistenti all'interno del Regno) propone un cambio di paradigma davvero formidabile, che trova un corrispettivo nella leadership esercitata dai colleghi ed amici britannici in seno allo EU BIM Task Group, al CEN, all'ISO e ai Paesi del Commonwealth.

È, allora, più utile ragionare su obblighi poco rilevanti, che si risolvono in software miracolistici e in sedicenti specialisti, oppure porsi un interrogativo esistenziale?

Ovviamente la Gestione Informativa, come meglio si dovrebbe definire la Modellazione Informativa, trova un ambito elettivo nelle forme di Collaborazione e di Integrazione che, apparentemente, sembrano essere contraddette dalla radicale limitazione, ovvero scomparsa, dell'Appalto Integrato.

Si tratta di un punto decisivo, la cui formulazione, frutto di una opinabile pressione esercitata da alcune Rappresentanze, forse ignare delle conseguenze autolesionistiche della stessa, richiederebbe un correttivo che, probabilmente nella forma dei contratti multilaterali, salvaguardasse l'Autonomia dei Soggetti e, al contempo, garantisse il loro Coordinamento.

La Distinzione dei Ruoli e delle Fasi è, peraltro, in qualche modo, contraddetta dalla necessità di esaltare i valori di originalità progettuale, oltre che organizzativa, delle Offerte Tecniche all'interno di un processo che, gestito «computazionalmente» ha già, presso il Comune di Melzo, sortito esiti straordinariamente positivi per tutte le Parti in causa.

È evidente, tuttavia, che l'evoluzione del Comparto passa attraverso inevitabili processi aggregativi. A questo proposito, al di là dei rilievi più che giustificati, promossi da determinate Rappresentanze, occorre ripensare a fondo Professionalismo, Imprenditorialità e relative Catene di Fornitura.

Il Governo e il Parlamento hanno proposto sfide di Politica Industriale: il Prodessionalismo e l'Imprenditorialità, con l'aiuto dell'Accademia, sapranno raccoglierle? Non è tempo, per gli Attori del Comparto, di diventare  ormai «adulti» sulla scena industriale proposta dal Commissario Oettinger?