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Bonus Mobili 2024: beni agevolabili, tetto massimo, intervento di ristrutturazione collegato

Il Bonus Mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio

Continuiamo la nostra rassegna sulle agevolazioni edilizie, dopo il Bonus Verde, con il Bonus Mobili 2024, prorogato per tutto l'anno corrente dalla Legge di Bilancio 2022 come evidenziato, tra l'altro, dal Vademecum aggiornato del Notariato sui bonus edilizi.

Si tratta della detrazione fiscale prevista per le spese sostenute per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (art. 16, comma 2, DL 63/2013 convertito con legge 90/2013).

Al momento non è stata disposta una nuova proroga e pertanto l'ultima scadenza è al 31 dicembre 2024.

 

Bonus Mobili: per quali spese

I contribuenti che beneficiano della detrazione per interventi di recupero edilizio ai sensi dell'art. 16-bis del TUIR (DPR 917/1986) possono ottenere una detrazione dall'imposta lorda per le spese documentate sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Di fatto, si tratta di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

L'agevolazione è stata prorogata dalla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021, articolo 1, comma 37) per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per acquistare mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori con etichetta energetica obbligatoria, e destinati all'arredo dell'immobile ristrutturato

Il massimale agevolabile sul quale calcolare la detrazione nel 2024 è sceso a 5.000 euro.

 

La detrazione

La detrazione, pari al 50% delle spese sostenute, è suddivisa in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un massimo di € 5.000,00 per le spese del 2024 (il massimale per il 2023 era di € 8.000,00).

 

Intervento di ristrutturazione o restauro collegato

Per beneficiare dell'agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali, per le quali poi si andrà a comprare il 'mobile' l'arredo o l'elettrodomestico sul quale si potrà beneficiare della detrazione.

Questi gli interventi necessari per prendere la detrazione:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Costituiscono presupposto della detrazione anche gli interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, purché entro diciotto mesi dal termine dei lavori l'immobile venga successivamente venduto o assegnato.

 

Quando devono essere stati realizzati i lavori

La detrazione è concessa a condizione che i lavori di recupero edilizio siano iniziati dal 1° gennaio dell'anno precedente all'acquisto dei mobili o elettrodomestici.

Se i lavori di recupero sono stati effettuati o iniziati nell'anno precedente all'acquisto e continuati nell'anno dell'acquisto, il limite di spesa di cui sopra è al netto delle spese sostenute nell'anno precedente per cui si è già fruito della detrazione.

Le spese per i mobili e gli elettrodomestici sono computate indipendentemente dall'importo delle spese per i lavori di ristrutturazione che beneficiano della detrazione ai sensi dell'art. 16-bis del TUIR.

 

Mobili destinati ad arredare un ambiente diverso: ok al Bonus

la detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

 

Pagamento: fattura o scontrino?

Ai fini della detrazione lo scontrino è equivalente alla fattura solo se riporta il codice fiscale dell'acquirente e l'indicazione della natura, qualità e quantità dei beni acquistati.

Senza codice fiscale, serve che il pagamnto sia riconducibile al contribuente titolare del bancomat o della carta di credito.

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