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Bonus Ristrutturazioni per unità immobiliari in corso di costruzione: i requisiti per l'agevolazione

La detrazione per ristrutturazione edilizia può essere richiesta qualora gli interventi siano realizzati su un immobile che risulta in catasto nella categoria F/3, ma solo a determinate condizioni.

E' possibile richiedere il Bonus Ristrutturazioni edilizie se gli interventi sono stati realizzati su un immobile che risulta accatastato nella categoria F3?

A questa, interessante domanda, ha risposto di recente l'Agenzia delle Entrate sulla "Posta di Fisco Oggi", chiarendo a quali condizioni, per gli interventi sopracitati, sia possibile 'prendere' il Bonus Ristrutturazioni.

Ma andiamo per ordine.

 

Bonus Ristrutturazioni: cos'è

Si tratta di un'agevolazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio, disciplinata dall'articolo 16-bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi - TUIR), che consiste in una detrazione dall'IRPEF 'a regime' (cioè senza scadenza), da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Ma al momento, in virtù del regime speciale per ultimo prorogato dalla Legge di Bilancio 2022, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, il beneficio è elevato al 50% e il limite massimo di spesa è innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare.

 

Bonus Ristrutturazioni per edifici in attesa di definitiva destinazione

Le Entrate spiegano che nella categoria catastale F/3 vengono inseriti, su richiesta di parte e senza attribuzione di alcuna rendita catastale, gli immobili in attesa della definitiva destinazione.

Per tali unità immobiliari la detrazione può essere richiesta solo in presenza di determinate condizioni: l'agevolazione fiscale cioè spetta solo se gli interventi riguardano un immobile in precedenza già accatastato (e, quindi, in possesso dei requisiti richiesti) e che successivamente è stato riclassificato nella categoria F/3 perché, per esempio, i lavori edilizi non sono stati completati.

 

Bonus Ristrutturazioni 2024 al 50%: chi lo prende, per quali interventi, scadenza, tetto massimo

In virtù del regime speciale per ultimo prorogato dalla Legge di Bilancio 2022, per le spese inerenti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, sostenute fino al 31 dicembre 2024, il Bonus Ristrutturazioni edilizie è elevato al 50% e il limite massimo di spesa è innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare.


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Immobili residenziali e relative pertinenze: alla fine dei lavori gli immobili devono rientrare in precise categorie

Inoltre, conclude il Fisco, per richiedere il Bonus Ristrutturazioni è necessario, in ogni caso, che alla fine dei lavori questi immobili rientrino nelle categorie catastali ammesse al beneficio (immobili residenziali e relative pertinenze).

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