Architettura | Calcestruzzo Armato | Comfort e Salubrità | Coperture | Legno
Data Pubblicazione:

Centro Anck’io: la copertura piana in legno su setti in calcestruzzo che dà forma all’architettura sociale

Il nuovo Centro Anck’io a Villafranca si distingue per la sua copertura piana in legno, elemento architettonico dominante che dialoga con i setti in calcestruzzo, definendo un volume leggibile e funzionale. Il porticato, vera “quinta aula” protetta da sole e pioggia, amplia l’uso degli spazi verso l’esterno. Il progetto coniuga qualità costruttiva e cura del dettaglio con un budget pubblico contenuto, rappresentando un modello per l’edilizia sociale contemporanea.

Porticato e copertura integrati: il progetto spaziale del Centro Anck’io tra interno ed esterno

Collocato al margine occidentale dell’abitato di Villafranca, il nuovo Centro Anck’io si inserisce come cerniera tra la città e l’area sportivo-ricreativa che comprende il palazzetto dello sport e il recentemente ampliato Parco del Tione. La struttura, destinata a ospitare attività per famiglie e bambini, è stata inaugurata il 17 marzo 2023 alla presenza delle autorità e della cittadinanza, vera committente finale di un’opera pubblica che punta a coniugare qualità architettonica e funzionalità sociale.

Il progetto architettonico e la direzione lavori sono stati affidati a una rete di studi professionali, guidati dagli architetti Giorgio Nicolò e Antonio Ravalli. Con loro abbiamo approfondito le scelte che hanno dato forma a un’architettura sobria, attenta al contesto e alle risorse disponibili.

La configurazione planimetrica vede l’edificio disegnato lungo i margini viari del lotto, in modo da liberare il fronte sud verso il parco e massimizzare l’integrazione con il paesaggio aperto. Di forma quadrata, il volume presenta due accessi sul lato nord (via della Speranza): uno pedonale, ritagliato nell’angolo nord-est attraverso una sottrazione del volume, e uno veicolare, in prossimità del parcheggio.

Il cuore distributivo è un corridoio longitudinale che attraversa tutto l’edificio, organizzando le funzioni. La testata nord è dedicata ai locali di servizio, liberando così la zona centrale per quattro aule e due uffici, articolati in una sequenza di spazi connessi visivamente e fisicamente grazie a partizioni mobili, armadiature e pareti vetrate. Sul lato sud, un porticato continuo funge da “quinta aula”: spazio esterno coperto, fruibile tutto l’anno, schermato da sole e pioggia.

Ma è in alzato che il progetto rivela la propria cifra architettonica più riconoscibile: una grande copertura piana, composta da una travatura lignea a vista appoggiata su setti strutturali in calcestruzzo. L’architettura si risolve nel dialogo tra due elementi primari – un piano orizzontale e il suo sostegno verticale – mediati da superfici vetrate che moltiplicano la permeabilità visiva.

Questa scelta, che richiede estrema precisione esecutiva, soprattutto nella sagomatura e inclinazione dei setti portanti, testimonia l’accuratezza con cui è stata condotta la progettazione e la realizzazione. Un risultato tanto più significativo se si considera il budget limitato, tipico dell’edilizia pubblica, che però non ha impedito di raggiungere livelli qualitativi paragonabili a progetti analoghi del panorama europeo.

A rendere possibile questo esito è stata la sintonia tra una committenza consapevole e un gruppo di progettisti capace di mettere in campo competenze tecniche, sensibilità progettuale e una costante tensione verso la qualità. 

 

Piastra unica di copertura in appoggio sui volumi sottostanti

Il nuovo edificio è composto da una piastra unica di copertura in appoggio sui volumi sottostanti. Questi ultimi ospiteranno i locali necessari al funzionamento del centro per famiglie: una zona di atrio, un ufficio, due aule per la didattica e gli incontri, una biblioteca e un blocco servizi. L’atrio grazie al sistema di pareti mobili può, unitamente ad uno dei blocchi di aule, trasformarsi in una piccola sala convegni di oltre 120 mq.

Le aule utilizzando lo stesso sistema, possono funzionare separatamente in un numero di quattro, oppure trasformarsi in due grandi aule. Il progetto è concepito come l’unione di più corpi che si affacciano all’esterno, ma che si relazionano anche internamente tra loro mediante l’andamento dei percorsi, l’affaccio su spazi interni e una copertura che tutto chiude e unifica.

L’idea progettuale è partita dall’analisi del progetto posto a base gara, ne ha scomposto gli elementi e li ha poi ricomposti con l’obiettivo di moltiplicare gli spazi aperti verso cui tutti i corpi affacciano. Il sistema dei percorsi, tracciando una sorta di “L”, collega tra loro tutti i locali.

L’unione tra la parti del complesso è garantita dalla copertura, un elemento costruttivo omogeneo in legno lamellare che delimita, con il suo sporto, l’area oggetto della progettazione, si apre al centro grazie a dei lucernai per permettere l’illuminazione attraverso luce zenitale e si modifica solo in prossimità del blocco servizi per permettere il montaggio dell’impianto fotovoltaico integrato.

Questa piastra, in parte sostenuta da setti verticali, è formalmente affine alla tettoia dell’ex mercato con cui si relaziona verso il fronte sud del fabbricato.

 

Il nuovo Centro Anck’io a Villafranca.
Il nuovo Centro Anck’io a Villafranca. (crediti: Marco Totè)

 

Il progetto è stato il vincitore del concorso di architetture in legno Wood Architecture Prize 2025.
"Il progetto ha vinto per la sua capacità di condensare diverse funzioni aggregative di particolare valenza pubblica all’interno di un edificio impostato modularmente, che garantisce una grande flessibilità d’uso degli spazi, inclusi quelli all’aperto ma coperti. L’intero complesso è uniformato dal segno chiaro e semplice della piastra di copertura a cassettoni lignei disassemblabili e riutilizzabili al termine del ciclo di vita del fabbricato."

 


Luogo: Villafranca di Verona
Destinazione d’uso:
Centro per famiglie
Committente: Comune di Villafranca di Verona
Progettisti Architettonici:
Arch. Antonio Ravalli, Arch. Giorgio Nicolò
Collaboratori:
Arch. Simone Pelliconi, Arch. Valentina Zago
Progettista Strutturale:
Ing. Roberto Daducci
Progettista Impianti:
Ing. Andrea Fornari
Fotografo:
Marco Totè
Dati dei Progettisti:

Antonio Ravalli 18 maggio 1961
Giorgio Nicolò 23 marzo 1969
Imprese: Edilconfort,, B.O.N.O. Costruzioni, Falegnameria Cereghini.
Progetto Esecutivo:
Gennaio 2021
Fine dei Lavori:
Dicembre 2022
Dati Metrici:
Superficie Coperta:
548 Mq
Superficie Utile:
332,64 Mq
Altezza media
: 3 Mt

Allegati

Architettura

L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

Scopri di più

Calcestruzzo Armato

Esplora la guida completa sul calcestruzzo e sul calcestruzzo armato, due elementi fondamentali nell'edilizia. Scopri le composizioni, come l'integrazione di fibre metalliche e polimeriche, e le ultime innovazioni che migliorano le proprietà strutturali. Aggiorna le tue conoscenze sui materiali cementizi per una comprensione avanzata e applicazioni ottimali.

Scopri di più

Comfort e Salubrità

Comfort e salubrità: su INGENIO articoli tecnici, guide e normative per progettare edifici sani, confortevoli e performanti.

Scopri di più

Coperture

Tecnologie e soluzioni per coperture edili: tipologie costruttive, materiali, efficienza energetica e innovazione. Su INGENIO trovi articoli tecnici e casi studio per progettare tetti di qualità.

Scopri di più

Legno

Tutto sul legno per l’edilizia: materiali, tecniche, normativa, progettazione e casi studio. INGENIO raccoglie gli articoli più autorevoli per costruire in modo sostenibile, sicuro e innovativo.

Scopri di più

Leggi anche