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Calcestruzzo armato con barre FRP: la nuova norma CNR in inchiesta pubblica

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha avviato l’inchiesta pubblica sulla revisione CNR-DT 203 R1, riguardante le istruzioni per la progettazione, esecuzione e controllo di strutture in calcestruzzo armato con barre FRP. Il documento recepisce i più recenti sviluppi tecnologici e normativi del settore e resterà aperto ai commenti fino al 30 giugno 2025.

CNR-DT 203 R1 in inchiesta pubblica: verso la nuova frontiera del calcestruzzo armato con barre FRP

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha pubblicato sul proprio portale la revisione CNR-DT 203 R1 – “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di strutture di calcestruzzo armato con barre di materiale composito fibrorinforzato” – avviando il periodo bimestrale di inchiesta pubblica che si concluderà il 30 giugno 2025.

    

Perché un aggiornamento

Quando nel 2006 il Consiglio Nazionale delle Ricerche pubblicò il DT 203, molti progettisti lo salutarono come un testo quasi pionieristico: per la prima volta un documento parlava in modo organico di calcestruzzo armato con barre in materiale composito fibrorinforzato (FRP).

Da allora sono passati quasi vent’anni e questo settore si è trasformato: a livello internazionale le barre di vetro (GFRP) sono diventate una soluzione quotidiana per strutture, in particolare i ponti esposti a cloruri, le barre di carbonio (CFRP) sono entrate nei rinforzi strutturali più sofisticati e, in generale, l’idea che l’armatura “non debba per forza arrugginire” si è fatta strada nei cantieri di mezzo mondo.

Un’altra spinta al cambiamento è arrivata dall’estero. Negli Stati Uniti l’ACI 440.11-22 è ormai la “bibbia” dell’armatura in GFRP; in Europa l’Annex R dell’Eurocodice 2 introduce le barre non metalliche nel corpo principale della norma.

È per seguire questa evoluzione – e, in molti aspetti, per guidarla – che il CNR ha messo online, da oggi, la bozza di revisione DT 203 R1.

La troverete nell’area “Inchieste pubbliche” del sito del Consiglio: il file si scarica in pochi secondi, ma dentro racchiude un lavoro di anni e il contributo di ricercatori, produttori, progettisti e uffici di controllo.

Fino al 30 giugno 2025 chiunque potrà commentare; l’indirizzo e-mail è semplice da ricordare – coordinatore-norme@cnr.it – e il modulo per le osservazioni è già incluso nella pagina.

    

   

Le barre non metalliche per calcestruzzo armato oggi

Oggi le barre non metalliche in GFRP, CFRP e, in misura più limitata, BFRP e AFRP, sono entrate nelle pratiche progettuali internazionali grazie a:

  • Durabilità superiore rispetto alle armature d’acciaio in presenza di ambienti aggressivi.
  • Peso ridotto, con benefici in trasporto e posa.
  • Maggiore sostenibilità nella filiera produttiva e nella gestione del fine vita delle opere.

Le nuove istruzioni recepiscono questi progressi introducendo criteri aggiornati per:

  • verifiche a stati limite secondo approccio semiprobabilistico;
  • fattori parziali di sicurezza calibrati su un ampio database sperimentale;
  • progettazione in zona sismica, con prescrizioni per armature ibride FRP-acciaio quando sono richieste capacità dissipative;
  • limiti di deformazione e fessurazione in esercizio, cruciali per armature GFRP a modulo elastico ridotto;
  • classi di aderenza barra-calcestruzzo e requisiti minimi di qualificazione (ETA/CVT) secondo EAD 260023-00-0301 e Linea Guida CSLLPP 2021.

   

Cosa si trova nella bozza R1

Il testo si apre con la Premessa che già conosci: un inquadramento chiaro dei motivi del lavoro e dei confini di applicabilità. Subito dopo, l’Introduzione ripercorre la traiettoria delle ricerche e fa il punto sui materiali oggi disponibili sul mercato (GFRP e CFRP in testa, con un cenno a basalto e arammide ancora in fase di studio).

Il cuore della norma, però, è nei capitoli centrali:

  • Materiali e caratteristiche minime: qui scopriamo perché una barra deve avere un certo profilo superficiale, quali prove occorrono per la marcatura CE, quando serve un certificato di valutazione tecnica (CVT) nazionale.
  • Analisi agli Stati Limite: il linguaggio è quello consueto (SLU e SLE), ma le equazioni tengono conto della natura fragile degli FRP e introducono un fattore di riduzione per i carichi di lunga durata.
  • Zona sismica: poche pagine, ma decisive. Se chiediamo capacità dissipative, non possiamo affidarci solo alle barre composite: entra in gioco l’ibritazione FRP-acciaio e vengono indicati i dettagli costruttivi per le zone critiche.
  • Verifiche di esercizio: chi già progetta con GFRP sa quanto conti il controllo delle fessure. La norma propone formule aggiornate per calcolare ampiezza e deformazioni, in funzione del modulo elastico ridotto.

C’è poi, in chiusura, un capitolo che guarda al futuro: pavimentazioni industriali alleggerite, paratie marittime dove la corrosione è un ricordo, rinforzi NSM su strutture esistenti e persino tiranti per gli scavi di metropolitane. È un invito a uscire dalla nicchia dei “ponti anticorrosione” e immaginare applicazioni dove peso ridotto e durabilità aprono nuovi scenari.

    

Struttura del nuovo DT 203 R1

Capitolo
Novità principali
Impatto progettuale
1 Premessa
Campo di applicazione ristretto a barre circolari GFRP/CFRP con marcatura CE (ETA/CVT); esclusi BFRP/AFRP finché non saranno diffuse prove statisticamente significative.
Chiarezza su quali prodotti possono essere prescritti.
2 Introduzione
Riepilogo stato dell’arte, requisiti minimi di qualificazione (profilo, copriferro, aderente).
Uniforma la base informativa tra progettisti, produttori e DL.
3 Materiali
Valori caratteristici, limiti di rigidezza, curve di degrado (temperatura, umidità, fatica statica).
Consente analisi allo SLU/SLE più accurate.
4 Analisi agli Stati Limite
Metodo semiprobabilistico; γM,FRP calibrato su database italiano; verifica di riduzione per creep-ruina.
Allineamento a Eurocodici, riduzione dei margini di conservatività.
5 Progettazione in zona sismica
Introduzione di armature ibride FRP-acciaio se sono richieste capacità dissipative; modelli di duttilità limitata.
Facilita l’adozione in classe d’uso III-IV con elevata importanza sismica.
6 Verifiche di esercizio
Limiti di deformazione e fessurazione specifici per FRP; formule di tension stiffening dedicate.
Cruciali per travi e solette con GFRP a basso modulo.
7 Aderenza e ancoraggi
Classi di aderenza basate su prova pull-out ETA; lunghezze minime di sovrapposizione; dispositivi di bloccaggio.
Riduce il rischio di premature pull-out nei cantieri.
8 Durabilità e vita utile
Modello di diffusione per ambienti clorurati/marini; fattori ambientali di riduzione Cenv.
Permette calcoli di Life-Cycle Assessment (LCA) comparabili.
9 Esecuzione e controllo
Check-list di cantiere, tolleranze di piegatura per barre termoplastiche, criteri di accettazione in opera.
Supporta Direzione Lavori e collaudo tecnico-amministrativo.
10 Campi applicativi emergenti
NSM per rinforzo, pavimentazioni industriali, paratie marine, rivestimenti di gallerie, tiranti in scavo.
Aprono a mercati dove la durabilità è determinante.

Confronto con i principali standard internazionali

Tema
DT 203 R1
Eurocodice 2 Annex R (2023)
ACI 440.11-22
Approccio di progetto
SLU/SLE semiprobabilistico
Informative annex, partial factors
Strength Design (LRFD)
γM,FRP
1.25 (GFRP) – 1.15 (CFRP)
1.50 (uniforme)
1.35 (GFRP)
Seismicità
Capitolo dedicato + armature ibride
Indicazioni qualitative
Non coperto (fuori scopo)
Aderenza
Classi A–C con prove pull-out
Bond coefficient kbond tabellato
Development length empirico
Durabilità
Fattore Cenv; modelli a diffusione
Coefficienti di riduzione
Fattori di riduzione empirici

    

Benefici attesi per il settore

  1. Durabilità: l’adozione di FRP elimina la corrosione da cloruri e CO₂, prolungando la vita utile di ponti e marine works oltre 100 anni.
  2. Manutenzione ridotta: minori interventi di ripristino del copriferro → CAPEX iniziale maggiore ma OPEX drasticamente inferiore.
  3. Sostenibilità: LCA su infrastrutture in GFRP indica un taglio dell’impronta di CO₂ fino al 25 % rispetto al tradizionale calcestruzzo armato, grazie a spessori di copriferro ridotti e assenza di zincatura o vernici anticorrosione.
  4. Leggerezza: peso specifico ≈ ¼ dell’acciaio → gru di cantiere più piccole, riduzione costi di trasporto, facilità nei prefabbricati di grande luce.


Come partecipare all’inchiesta pubblica

  1. Scaricare la bozza integrale dall’area “Inchieste pubbliche” del sito CNR.
  2. Analizzare i punti critici (fattori parziali, limiti di duttilità, lunghezze di ancoraggio, requisiti di prova).
  3. Inviare commenti tecnici entro 30 giugno 2025 a: coordinatore-norme@cnr.it usando il modulo ufficiale.
  4. Indicazioni utili nel commento:
    • riferimento capitolo / paragrafo;
    • motivazione tecnica (con eventuali dati sperimentali o letteratura);
    • proposta di testo alternativo.

   


Prospettive future

  • Versione R2 già prevista per recepire, nel 2028, nuove classi di barre termoplastiche piegabili in stabilimento.
  • Allegato nazionale all’Eurocodice 2: il DT 203 R1 fungerà da base per il documento di applicazione nazionale italiano (NA) non appena l’Annex R diventerà parte integrante dell’EC2.
  • Mercato: la disponibilità di una norma “di casa” faciliterà la qualificazione di produttori italiani di GFRP/CFRP con ETA e, di riflesso, la competitività all’estero.

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