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Concorso di progettazione per la valorizzazione del Parco della Giustizia di Bologna Ex Sta.Ve.Co

AGGIORNAMENTO- Il concorso a due gradi per la rigenerazione urbana dell’area “Ex STA.VE.CO” con la realizzazione del “Parco della Giustizia di Bologna” è stato vinto dal progetto di Ipostudio e Eutropia Architettura. L'idea progettuale consiste di un “Nuovo Portico per Bologna” che rappresenta la "spina dorsale" della città si unisce al Nuovo Parco della Giustizia che diventa elemento di connessione rispetto ai sistemi limitrofi.

Rigenerazione urbana con una nuova infrastruttura di spazi pubblici: vince il progetto di Ipostudio+ Eutropia Architettura

L’area così chiamata STA.VE.CO., si trova alla base della collina di San Michele in Bosco, lungo il viale di circonvallazione Viale Enrico Panzacchi, sedime della cerchia muraria che oggi non esiste più, e si estende tra il la Caserma D’Azeglio e la Porta Castiglione, a poca distanza dai Giardini Margherita, creando così un’unica “cortina militare” che si concluse presso la Porta San Mamolo in prossimità del Complesso Conventuale della SS. Annunziata.

Il concorso è stato bandito con l'esigenza di ospitare la maggior parte degli uffici giudiziari del capoluogo consentendo l’eliminazione delle locazioni passive presso proprietà di terzi.

GUARDA IL PROGETTO VINCITORE: Concorso Riqualificazione urbana dell'area Ex Sta.Ve.Co di Bologna: il progetto vincitore è di Ipostudio + Eutropia Architettura
Il progetto vincitore del concorso per la riqualificazione dell'Ex Staveco prevede la realizzazione del Nuovo Parco della Giustizia di Bologna all’interno di un’area industriale dismessa del capoluogo emiliano. Si tratta di un “Nuovo Portico per Bologna” che rappresenta in un gesto unico, perentorio e fondativo la rinuncia dell'opera al suo ruolo di “architettura” per farsi “infrastruttura” a servizio della città.

L’obiettivo è mettere a disposizione della Pubblica Amministrazione una infrastruttura di spazi pubblici riorganizzati per consentire un miglior esercizio delle proprie funzioni, organicamente strutturati, quindi più efficienti sia nella fruibilità che dal punto di vista energetico-ambientale, nonché attivare un processo di rigenerazione urbana che apra gli spazi anche ad un uso pubblico per la comunità.

Il proposito è quello di generare, a regime, un risparmio di circa 5 mln €/anno grazie alla chiusura delle locazioni passive oggi attive.

L’opportunità è quella recuperare e rifunzionalizzare un importante ambito del tessuto urbano cittadino ad oggi inutilizzato; al contempo poter destinare a nuove funzioni immobili pubblici e privati liberati.

L’importo lavori per la realizzazione dell'intero compendio, comprensivo degli oneri della sicurezza, è di € 175.854.043,00, al netto di I.V.A., di cui:

  • sistemazione aree esterne (Verde, strade, parcheggi, sottoservizi ecc.) € 16.719.059,00;
  • restauro ed adeguamento sismico edifici esistenti € 104.399.768,00;
  • ristrutturazione edilizia edifici esistenti € 20.808.009,00;
  • realizzazione nuovi edifici € 8.892.207,00;
  • realizzazione parcheggi interrati € 6.000.000,00;
  • realizzazione edifici per attività terziarie € 19.035.000,00.

I partecipanti

Al concorso hanno potuto partecipare tutti gli operatori economici in forma singola o associata, che erano in possesso dei seguenti requisiti di idoneità professionale:

  • professionisti iscritti al momento della partecipazione alla gara, al relativo albo professionale previsto dai vigenti ordinamenti, ovvero abilitati all'esercizio della professione secondo le norme dei Paesi dell'Unione europea cui appartiene il soggetto. Trattandosi di immobile dichiarato di particolare interesse storico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in caso di partecipazione in forma singola, il professionista dovrà essere in possesso di Laurea Quinquennale/Specialistica in Architettura, abilitato all’esercizio della professione e iscritto al rispettivo Albo Professionale. In caso di partecipazione in forma plurima i professionisti incaricati della Progettazione Architettonica, di cui al gruppo di lavoro previsto per il secondo grado della procedura (paragrafo 3.2.2 del presente Disciplinare) devono essere in possesso di Laurea Quinquennale/Specialistica in Architettura, abilitati all’esercizio della professione e iscritti al rispettivo Albo Professionale.
  • le Società e i Consorzi iscritti nel registro tenuto dalla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura.

Il montepremi

Il concorso Ha previsto un montepremi pari a € 350.000,00.

Tale somma è stata così suddivisa:

  • 1° classificato: € 110.000,00 (oltre al completamento delP.F.T.E.);
  • 2° classificato: € 90.000,00;
  • 3° classificato: € 70.000,00;
  • 4° classificato: € 50.000,00;
  • 5° classificato: € 30.000,00.

Queste somme da corrispondere a titolo di rimborso spese.

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