Conservazione e restauro del calcestruzzo armato: online il CONCRETO Code Book di Docomomo International

Nel panorama europeo della rigenerazione urbana, il tema della conservazione del calcestruzzo armato storico richiede oggi un cambio di passo culturale e operativo. A rispondere a questa esigenza è il CONCRETO Code Book, una nuova pubblicazione tecnica edita da DOCOMOMO International e sviluppata nell’ambito del progetto CONCRETO Academy, cofinanziato dal programma Erasmus+.

Perché è una lettura utile per i lettori di INGENIO

Il documento – disponibile in open access – si propone come strumento di lavoro per i professionisti del progetto e del cantiere:

• offre un’analisi realistica e aggiornata delle pratiche attuali di intervento su strutture in calcestruzzo armato,
• raccoglie una ricca bibliografia tecnico-scientifica,
• mappa standard, normative e linee guida utili per la progettazione e l’esecuzione,
• propone raccomandazioni concrete su formazione, tecnologie, ruoli e competenze.

Alcuni dati contenuti nel documento
Osservando l’evoluzione storica della produzione annuale di cemento la figura 1.3 mostra come si sia passati da pochi megatoni nel secondo dopoguerra a 4000 megatoni nel 2020. Sebbene in Europa si producano “solo” 176 megatoni (dati 2022), si tratta comunque di quantità enormi di cemento destinate all’edilizia. Anche se è impossibile determinare con esattezza quanto calcestruzzo sia presente negli edifici europei, questi dati rendono evidente che la quantità è enorme, e che abbiamo una responsabilità collettiva nel prendercene cura – sia in un’ottica di tutela del patrimonio culturale, sia per la necessaria riqualificazione e adattamento degli edifici alle esigenze presenti e future.

Formazione e occupazione per la transizione verde nel settore edile

Sebbene il numero di posti di lavoro nella costruzione tradizionale non sia destinato a crescere significativamente, la transizione ecologica potrebbe generare fino a 2,5 milioni di nuovi posti entro il 2030.

Per affrontare questa sfida, sarà necessario riqualificare il 25% della forza lavoro dell’edilizia, ovvero circa 3 milioni di lavoratori entro il 2027.

A questo scopo, servono programmi formativi specifici, non solo nel campo della formazione professionale, ma anche nell’istruzione universitaria per architetti e ingegneri, che dovrà evolvere per affrontare i temi del restauro e dell’adattamento dell’architettura del XX secolo.

Studi recenti (Getty Institute e DOCOMOMO, 2022) mostrano segnali positivi, ma la domanda di formazione interdisciplinare è ancora alta. È necessario promuovere un approccio integrato tra ricerca e pratica, combinando tecniche tradizionali e innovative per garantire la durabilità e la conservazione del patrimonio in calcestruzzo storico a livello europeo.

Conservazione del calcestruzzo: un'indagine europea per capire cosa (non) funziona

Attraverso questionari distribuiti a progettisti e artigiani in Italia, Spagna e Turchia, interviste a esperti e una revisione critica delle fonti tecniche, il Code Book fa emergere i principali ostacoli alla conservazione efficace del calcestruzzo:

• frammentazione delle competenze;
• assenza di linguaggio comune tra progettisti e imprese;
• approccio troppo legato alla logica della “riparazione” e non alla cultura del restauro.

Dalle interviste a esperti europei emerge un quadro dinamico ma ancora poco strutturato della conservazione del calcestruzzo. Si tratta di un settore in evoluzione, che sta integrando nuove tecnologie, materiali e approcci progettuali, ma che non è ancora riconosciuto come ambito specialistico autonomo.

Gli operatori coinvolti – architetti, ingegneri, restauratori, artigiani – evidenziano criticità comuni, ma propongono soluzioni differenziate e talvolta contrastanti, a dimostrazione della complessità del tema.

I punti chiave emersi dall'indagine

• Importanti progressi sono stati fatti di recente in termini di materiali e metodi di intervento;
• Serve una normativa specifica e condivisa per guidare gli interventi sul calcestruzzo storico;
• È urgente formare professionisti specializzati in tutte le fasi del processo, dalla diagnosi al cantiere;
• La conservazione del calcestruzzo è un’operazione di equilibrio tra sicurezza, durabilità e valore estetico.

Un documento per la pratica, non solo per l’accademia

Lontano da un’impostazione esclusivamente teorica, il Code Book si rivolge a chi lavora ogni giorno con il calcestruzzo ammalorato: dai professionisti specializzati nel recupero dell’edilizia moderna ai tecnici comunali, fino ai formatori delle scuole edili e ai restauratori che operano in contesti ordinari.

SCARICA QUI IL CONCRETO CODE BOOK

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Una lettura consigliata per chi vuole aggiornare le proprie competenze nel settore del restauro strutturale del calcestruzzo, e contribuire a una nuova cultura tecnica del recupero edilizio.