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Dissesto idrologico, PNRR, cessione dei crediti, caro energia: la formazione dei tecnici punto cardine per vincere queste sfide

Intervista all'On. Pino Bicchielli (gruppo Noi Moderati) membro delle Commissione speciale “Aiuti-quater” e della IV Commissione (Difesa).
Tra i temi il dissesto idrogeologico, il PNRR, i bonus edilizi e il costo dell'energia

Dissesto idrogeologico: necessario un cambio di rotta sulle politiche, ripartendo dalle competenze tecniche

Onorevole Pino Bicchielli, negli ultimi tre mesi si sono susseguiti eventi tragici nel nostro Paese, prima nella Provincia di Ancona, poi nel Cilento ed in seguito ad Ischia, come secondo Lei si può fermare il rischio da dissesto idrogeologico? Ritiene inoltre che il ruolo dei tecnici professionisti sia centrale per affrontare tale sfida?

Il contrasto al dissesto idrogeologico è un punto cardine del Piano di Ripresa e Resilienza, perché il rischio connesso anche agli effetti dei cambiamenti climatici, compromette la sicurezza della vita umana, la tutela delle attività produttive, degli ecosistemi e della biodiversità, dei beni ambientali e archeologici, dell’agricoltura e il turismo. Io sono di Salerno che risulta fra le prime tre provincie d’Italia con i valori più elevati di superficie, edifici, imprese e, ovviamente, popolazione a forte rischio idrogeologico.

Oltre 30.000 famiglie sono a rischio. Non bastano le caratteristiche orografiche a spiegarlo. E’ questione di opere fatte male, risorse sprecate, manutenzione inadeguata. È ora di rivedere l’impianto delle politiche contro il dissesto idrogeologico, aprendo una riflessione su una radicale modifica del sistema di messa in sicurezza del territorio guardando al modello dell’unità di missione sul dissesto idrogeologico. Partire dalle competenze, quindi dai tecnici professionisti, in questo caso, come in tanti altri in un cui è in gioco lo sviluppo economico e il benessere sociale, è essenziale.

 

L'On. Pino Bicchielli

 

Il PNRR è una grande opportunità per l’Italia anche per adeguare le proprie difese contro gli eventi estremi prevedendo interventi di riduzione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico, come forza politica di maggioranza sarete attenti a destinare le giuste risorse per tali obbiettivi?

Le risorse sono fondamentali, e il PNRR le prevede, ma ciò che è ancora più importante è la capacità di spesa. È un dato di fatto che il nostro Paese non riesca spendere i fondi comunitari, per incapacità di progettazione o cofinanziamento. Su questo punto come Noi Moderati, porremo l’attenzione: sprecare risorse pregiudica sia i fondi stessi del Recovery Fund, sia La sicurezza del territorio.

Lei ha fatto parte della Commissione Speciale istituita alla Camera dei Deputati per esaminare ed approvare un decreto-legge rinominato “Aiuti-quater” che introduce misure anche in materia di bonus edilizi, come secondo Lei si può superare l’attuale stallo relativo alla cessione dei crediti maturati e vi saranno ulteriori adeguamenti temporali sulla fine dei lavori già iniziati nella prossima manovra finanziaria?

Si sta ragionando su come sbloccare e rimettere in circolo i crediti fiscali e dare ossigeno alle imprese coinvolte: ci sono varie ipotesi sul tavolo, per esempio, allungare la catena delle cessioni, agevolando le compensazioni incrociate fra istituti bancari, ma anche un sistema che consenta alle imprese, che hanno concesso sconti in fattura e che non riescono a monetizzarli, di trasformare il credito in un finanziamento bancario con garanzia pubblica. Siamo ancora in una fase di discussione, sarà poi il Parlamento a definire in manovra la soluzione più equilibrata e sostenibile anche per i conti pubblici. Anche per quanto riguarda la presentazione della Cilas si sta lavorando ad una soluzione che non renda la norma del dl Aiuti-quater in qualche modo retroattiva.

La situazione geopolitica attuale ha ripercussioni sul costo della vita delle famiglie italiane e del comparto industriale in generale, con aumenti dei costi dell’energia ormai incontrollati e scarsa reperibilità delle materie prime. Il Consiglio dei Ministri ha varato recentemente il decreto sull’invio di armi a Kiev nel 2023 e la fine del conflitto appare ancora lontana, vede spiragli per un negoziato?

La situazione sul campo è complessa e sembra andare verso il cronicizzarsi del conflitto. Ciò che auspico è un ruolo maggiore dell’Unione Europea in linea con i principi della Bussola Strategica. Ma per quanto riguarda il caro bollette il governo si sta muovendo su più fronti: quello dei sostegni, con 21 mld, dei 35 della manovra, dedicati a famiglie e imprese, e quello della riduzione della dipendenza dall’estero, diversificando le fonti di approvvigionamento, sviluppando la produzione nazionale ed efficientando i consumi. Ma è anche allo studio il disaccoppiamento del prezzo dell’energia prodotta da fonti fossili e dalle altre fonti.

Lei ha ricoperto anche il ruolo di Dirigente d’azienda, quanto ritiene sia importante la formazione professionale per un lavoratore pubblico o privato? Geo Network promuove mensilmente percorsi di alta formazione professionale per i tecnici professionisti poiché crede che l’aggiornamento professionale non sia un momento separato dalla vita lavorativa bensì un’integrazione indispensabile.

La formazione continua è uno strumento cruciale in un periodo di grandi trasformazioni dei processi produttivi come quello che stiamo vivendo. Saranno necessarie sempre nuove competenze e il mismatch di competenze che grava sul nostro sistema del lavoro comporta di non essere in grado di valorizzare adeguatamente il capitale umano. Questo implica un gap di produttività del Paese. Dunque, formazione, competenze e aggiornamento, rappresentano i primi elementi su cui costruire un percorso di crescita economica.

Dissesto Idrogeologico

Degrado ambientale dovuto principalmente all'attività erosiva delle acque superficiali, in contesti geologici naturalmente predisposti o per cause antropiche.

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