Emergenza riscaldamento invernale | Energia | Pavimenti radianti
Data Pubblicazione:

Emergenza riscaldamento invernale e crisi energetica: nuovo vademecum ENEA

La nuova guida ENEA sul riscaldamento invernale negli edifici privati ha lo scopo di agevolare l’attuazione delle misure di contenimento dei consumi di metano per il riscaldamento domestico sulla base del recente decreto/Piano del MITE

Dopo la pubblicazione del piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale del MITE e le indicazioni pratiche di ENEA per i cittadini, ecco il vero e proprio vademecum/guida della stessa ENEA intitolato "Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas", inerente l'articolo 1 commi 8 e 9 DEL Decreto MiTE n. 383 del 6 Ottobre 2022 (Piano).

Quali impianti di riscaldamento?

Nella premessa, l'ENEA osserva che le misure di risparmio previste dal Piano MITE si applicano a tutti gli impianti di riscaldamento alimentati a gas naturale, mantenendo escluse le utenze più sensibili per la funzione svolta, quelle per cui le autorità indicate dalla normativa abbiano già concesso deroghe motivate, gli impianti inseriti in particolari contesti e con determinati assetti e gli edifici dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili (che
rispettano gli obblighi di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili di cui all’Allegato 3 del decreto legislativo 8
novembre 2021, n.199).

Le indicazioni del vademecum

Il documento, rivolto al cittadino che si trova nelle condizioni di dover applicare quanto stabilito dal decreto, contiene le indicazioni essenziali per una corretta gestione degli impianti di riscaldamento domestici.

In particolare sono incluse:

  • Indicazioni per l’accensione e lo spegnimento dell’impianto all’inizio e alla fine della stagione di
    riscaldamento;
  • Indicazioni sulla regolazione della temperatura di mandata degli impianti di riscaldamento;
  • Indicazioni per la regolazione della temperatura dell’acqua calda sanitaria;
  • Indicazioni per l’impostazione degli orari di accensione degli impianti di riscaldamento;
  • Indicazioni sui corretti comportamenti quotidiani e su modalità e tempi per garantire il necessario
    ricambio d’aria negli ambienti climatizzati.

Il documento risponde all’art. 1 del D.M. n. 383 del 6 ottobre 2022:

  • comma 8. Al fine di agevolare l’attuazione di quanto previsto al comma 7, ENEA, entro 15 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, pubblica un vademecum contenente le indicazioni essenziali per una corretta impostazione della temperatura di riscaldamento, ivi incluse indicazioni sulla regolazione della temperatura di mandata delle caldaie a gas, sulla gestione delle valvole termostatiche (Capitolo 3: Indicazioni pratiche per la regolazione degli impianti) e su modalità e tempi per garantire il necessario ricambio d’aria negli ambienti climatizzati (Capitolo 10: La gestione dei ricambi d’aria).
  • comma 9. Nel caso di edifici o unità immobiliari dotati di impianti termici, anche centralizzati, non provvisti di un sistema di regolazione che permetta la programmazione della temperatura in base alla scelta dei gradi centigradi, la riduzione di temperatura di cui al comma 7 è effettuata sulla base delle indicazioni fornite dall’ENEA in una apposita sezione del vademecum di cui al comma 8 (Capitolo 8: Impianti non provvisti di sistemi di termoregolazione).

Sistemi di gestione degli impianti di tipo domestico e indicazioni pratiche per la regolazione

La prima parte del vademecum ha lo scopo di indicare le prescrizioni legislative dettate dal D.M. n. 383 del 6 ottobre 2022 e di illustrare al cittadino i principali sistemi di gestione degli impianti di riscaldamento di tipo domestico.

La seconda parte fornisce le indicazioni pratiche per la regolazione degli impianti in funzione dei dispositivi
di regolazione e controllo installati nelle abitazioni.

Indicazioni pratiche per la regolazione degli impianti

Lo schema del capitolo 3 riassume tutto schematicamente, evidenziando:

  • per i sistemi autonomi, caldaie precedenti (gestione ON/OFF) o successive (gestione a livello di zona) al DPR 412/1993, con, per quste ultime, ulteriore differenziazione tra quelle dotate di valvole termostatiche o meno;
  • per i sistemi centralizzati:
    • gestione a livello di singolo ambiente;
    • gestione a livello di zona;
    • nessuna gestione.

Impianti non provvisti di sistemi di termoregolazione

L'ENEA riporta le indicazioni specifiche per la regolazione della temperatura negli impianti non provvisti di un sistema di regolazione che permetta la programmazione della temperatura in base alla scelta dei gradi centigradi, siano essi autonomi o centralizzati.

Si tratta di impianti che non sono stati ancora adeguati (del tutto o in parte) alle prescrizioni del DPR 412/93, relative all’installazione di sistemi di termoregolazione su impianti autonomi e centralizzati nuovi od oggetto di ristrutturazione, né a quelle del D.Lgs 102/14, relative agli obblighi di installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione in impianti centralizzati.

Il mancato adeguamento può essere dovuto alla presenza di impianti molto datati non oggetto di ristrutturazione negli ultimi trent’anni o alla presenza di impianti in deroga rispetto agli obblighi normativi di contabilizzazione per comprovata non fattibilità tecnico-economica dell’intervento.

La gestione dei ricambi d’aria

La ventilazione degli ambienti interni è fondamentale per diversi aspetti:

  • Rinnovare l’aria che respiriamo permette di eliminare i batteri e le sostanze inquinanti. Questi si formano e si accumulano in un ambiente chiuso e isolato dall’esterno: detersivi, mobili, colle e vernici possono liberare nell’aria sostanze maleodoranti e dannose per la nostra salute; umidità, muffe, acari e allergeni si possono accumulare su pareti, finestre e pavimenti, ma anche su tende, divani e mobili. Anche noi contribuiamo a rendere poco salubre l’aria delle nostre case: quando respiriamo consumiamo ossigeno e produciamo anidride carbonica e quando stiamo male diffondiamo batteri e virus.
  • Mantenere il giusto livello di umidità nell’ambiente. Un eccessivo tasso di umidità nei locali può generare fenomeni di condensa sulle pareti, successiva formazione di muffe e creare un ambiente non salubre per gli abitanti. Al di sotto del 40% di umidità in casa il clima diventa troppo secco, le mucose tendono a seccarsi, i batteri e i virus trovano un ambiente favorevole alla prolificazione, favorendo così l’insorgere di malattie respiratorie, raffreddore, tosse e influenza. Al di sopra del 70% di umidità in casa, il clima è troppo umido. Si forma condensa sulle parti fredde dell’edificio, come le pareti perimetrali e le finestre, che può portare alla formazione di muffe e conseguenti allergie.

Allegati

Emergenza riscaldamento invernale

Come comportarsi in piena emmergenza gas metano.

Scopri di più

Energia

News e approfondimenti sul tema dell’energia: produzione, gestione, impatto sulla sostenibilità, innovazioni.

Scopri di più

Pavimenti radianti

I sistemi radianti a pavimento per il riscaldamento e il raffrescamento, insieme ai soffitti e pareti radianti, sono una soluzione...

Scopri di più